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                      Giappone, tutti pazzi per il Lemon Melon: il melone al gusto limone

                      Meloni venduti all’asta a più di 20 mila euro, angurie quadrate e fragole bianche: la frutta in Giappone è considerata anche un regalo pregiato e non è quindi raro trovarla in vendita a prezzi alti o con forme inconsuete e – soprattutto – curata come fosse una scatola di cioccolatini. L’ultima trovata è il Lemon Melon creato, dopo cinque anni di ricerche, dall’azienda giapponese Suntory Flowers: di fatto un melone che sa di limone. Dal gusto dolce-acidulo e rinfrescante, la produzione quest’anno è limitata a circa 3.800 pezzi. Anche in Italia però possiamo assaggiare un melone che “sa di limone”, o meglio, di lime: si chiama Limelon ed è una varietà messa a punto da un’azienda olandese e prodotta da Agricola Don Camillo

                      Di Valentina Bonazza 

                      meloni Lemon Melon di Suntory Flowers

                      Lemon Melon di Suntory Flowers

                      Che la frutta in Giappone possa diventare un oggetto di lusso è cosa ormai nota: un esempio recente ci è stato dato a maggio, quando due meloni sono stati venduti alla prima asta della stagione a 3 milioni e mezzo di yen, una cifra equivalente a 23.300 euro. Si tratta del prezzo più alto dopo il record di 5 milioni di yen fatto segnare nel 2019. Una scatola di ciliegie da 500 g invece può arrivare a costare anche 10 mila euro. Si tratta ovviamente di casi particolari, in cui questi prodotti vengono coltivati e selezionati per essere perfetti in quanto la frutta in Giappone è considerata anche un regalo pregiato. A questo si aggiunge la ricerca di forme e gusti particolari come le fragole dalla polpa bianca o l’ormai nota anguria quadrata: forma sicuramente più comoda ed efficiente durante la fase di stoccaggio e trasporto.

                      Ora è la volta del melone-limone: all’esterno si presenta come un melone rotondo, non troppo grande, con la buccia chiara tipica del melone bianco e senza strisce. L’interno è bianco e la polpa è croccante, simile a quella di una pera, che poi si ammorbidisce quando arriva a piena maturazione. Chi l’ha assaggiato fa sapere che il sapore zuccherino del melone bianco viene mitigato da una dose ben equilibrata di asprigno tipico del limone, conferendogli quindi un gusto fresco e rinfrescante, perfetto per le giornate torride dell’estate.

                      meloni Lemon Melon

                      Lemon Melon – foto dal sito Suntory Flowers Giappone

                      Si chiama Lemon Melon ed è stato creato dall’azienda giapponese Suntory Flowers – divisione orticola di Suntory che produce principalmente birre, bibite e distillati –  che fa sapere di aver ottenuto questa varietà da un tipo di melone originariamente importato dall’estero, al quale ha lavorato per cinque anni. Il prodotto attuale è quindi il risultato di numerose sperimentazioni sui metodi di coltivazione e sui tempi di raccolta. Questo è il primo anno di commercializzazione del Lemon Melon, oggi prodotto solo da cinque agricoltori della città di Furano, in Hokkaido.

                      La produzione infatti è limitata a circa 3.800 pezzi, che si potranno trovare solo nei negozi della città di Sapporo fino alla fine di agosto a un prezzo (secondo alcune rilevazioni) di circa 3.218 yen (circa 20 euro cad).

                      Il Giappone non è certo l’unico a proporre il Lemon-Melon: in Italia, ad esempio, Agricola Don Camillo propone Limelon, un melone che sa di lime: una varietà messa a punto da un’azienda olandese con la polpa dal tipico retrogusto acidulo, dovuto all’elevato contenuto di acido citrico. È un melone a buccia giallo-verde e liscia, mentre la polpa va dal bianco al verde ed è morbida, succosa e molto dissetante (ne abbiamo parlato qui).

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