L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
                      L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      Spaghetti-Il-Salvagente-12-2020

                      Spaghetti al pomodoro, uno dei simboli della cucina italiana nel mondo

                      Gli spaghetti più sani? Lo svela Il Salvagente, “leader nei test di laboratorio contro le truffe ai consumatori” (così si definisce), nel numero di dicembre 2020 che potete trovare in edicola. Sono state analizzate 20 marche diverse di spaghetti che si possono acquistare al supermercato. Le analisi svelano una frequente presenza di tracce di glifosato – in 7 pacchi su 20 testati – definito un “pericoloso erbicida”. Nessuna delle paste analizzate presentava comunque residui o tracce superiori ai limiti di legge. Precisiamo che l’attenzione de Il Salvagente va prima di tutto alla salute degli italiani e quindi alla presenza negli spaghetti di largo consumo di pesticidi e micotossine ma considera anche il profilo organolettico con un panel di 10 degustatori selezionati. Non mancano le sorprese: La Molisana e De Cecco promosse a pieni voti, La Marca del Consumatore – fresca di debutto – si prende un 9, Esselunga non prende la sufficienza, pesanti bocciature per Eurospin Tre Mulini, Garofalo, Lidl Combino e Agnesi

                      Dalla Redazione

                      Spaghetti-Il-Salvagente-12-2020

                      Spaghetti al pomodoro, uno dei simboli della cucina italiana nel mondo

                      Gli spaghetti più sani e buoni? Lo svela Il Salvagente, “leader nei test di laboratorio contro le truffe ai consumatori” (così si definisce nel sito web e sulla rivista), nel numero di dicembre 2020 che potete trovare in edicola fino a fine mese. Attenzionata in particolare la presenza di glifosato ma anche di altri pesticidi e micotossine. “Pubblichiamo – si può leggere nel sito web de Il Salvagente – le analisi di laboratorio su 20 marche di spaghetti, e in base ai risultati ottenuti siamo in grado di ipotizzare che quel carico d’oltreoceano – il grano canadese – finisca nei nostri piatti con il suo bagaglio ingombrante di erbicida probabile cancerogeno per la Iarc: in 7 prodotti abbiamo trovato tracce di glifosato (Rummo, Eurospin Tre Mulini, Agnesi, Esselunga, Garofalo, Divella, Lidl Combino) e in 6 (Divella, Esselunga, Eurospin, Garofalo, Lidl e Rummo) il grano veniva anche da paesi extraeuropei. Di certo il glifosato non viene solo dall’estero, come testimonia la concentrazione – seppur contenuta e al di sotto dei limiti di legge come per gli altri campioni – riscontrata negli spaghetti Agnesi con grano 100% italiano“.

                      Butta la pasta: 7 marchi su 20 hanno il glifosato“. Così titola Il Salvagente. Le analisi svelano una frequente presenza di questo erbicida tra i marchi di pasta venduti nei supermercati, seppure in quantità di gran lunga inferiori ai limiti di legge e quindi non pericolose per i consumatori. Il Salvagente non considera solo l’aspetto della salute ma anche quello del palato: le 20 confezioni di spaghetti sono finite sotto la lente di un panel di 10 degustatori selezionati e allenati secondo le norme Iso di riferimento. Hanno valutato gli spaghetti (colore, vivacità, fermezza, collosità ed elasticità) cotti secondo una specifica procedura in base ai minuti indicati sui pacchi. Quale pasta viene promossa? Quale pasta viene bocciata, considerando sia i residui che il palato? Per saperlo bisogna recarsi in edicola per acquistare la vostra copia de Il Salvagente oppure acquistare la vostra copia digitale dal sito web de Il Salvagente. In questa sede possiamo dire che vengono promosse a pieni voti (10 su 10) La Molisana e De Cecco, seguono a stretto giro Coop Italia, Alce Nero e La Marca del Consumatore, che ha debuttato proprio nel 2020. Non prende la sufficienza Esselunga. Pesanti bocciature per Eurospin Tre Mulini, Garofalo, Lidl Combino e Agnesi (l’unica definita però “eccellente” al palato da Il Salvagente).

                      Spaghetti-Il-Salvagente-12-2020-cover

                      Spaghetti in copertina nel numero di dicembre 2020 de Il Salvagente

                      Che prezzo? La qualità non è alla portata di tutti e chi vuole risparmiare deve accettare dei compromessi. Gli spaghetti La Molisana e De Cecco, le prime marche della classe secondo Il Salvagente, hanno un prezzo rispettivamente di 1,80 euro / kg e di 2,70 euro /kg. Tra le migliori marche follower la più conveniente è Coop Italia (1,38 euro / kg), segue La Marca del Consumatore (2,14 euro / kg), mentre la più cara del lotto è Alce Nero con gli spaghetti biologici Senatore Cappelli con un prezzo di 4,34 euro / kg. E i peggiori della classe? I prezzi oscillano dai 2,58 euro / kg della napoletana Garofalo (proprietà spagnola) ai 2,20 euro / kg della ligure Agnesi (proprietà Colussi) ai 0,65 euro / kg di Eurospin Tre Mulini e i 0,59 euro / kg di Lidl Combino, che è anche la pasta in assoluto più economica tra le analizzate. Quindi dal servizio de Il Salvagente emerge che se è vero che chi spende poco difficilmente mangia bene, è vero anche che chi spende tanto non sempre mangia bene, vedi esempio Garofalo. Va detto comunque che in nessuna delle 20 paste esaminate sono stati rilevati residui chimici superiori ai limiti di legge, nessun pericolo quindi per i consumatori.

                      Chiudiamo con il Don o Deossinivalenolo, la micotossina nota anche come “vomitossina” particolarmente pericolosa per i bambini: tutti i campioni sono al di sotto del limite di legge previsto per gli adulti (750 mcg / kg) ma in tre casiGarofalo, Agnesi e Lidl Combino – le concentrazioni sono superiori al limite previsto per i bambini sotto i tre anni (200 mcg / kg). “Pur non essendo espressamente paste pediatriche e quindi non costrette a rispettare quel limite più severo, a nostro giudizio – scrive Il Salvagente – sarebbe meglio non condividerle con i più piccoli“. Il Don è capace di creare disturbi gastrointestinali specialmente nei bambini. “È un vero e proprio paradosso creato dalla normativa comunitaria – scrive ancora Il Salvagente – che pone sullo stesso piano chi ha compiuto tre anni e un giorno e un adulto che ne ha 60 e quindi non tutela i più giovani. Anche perché se per la normativa si diventa adulti a tre anni e un giorno, l’apparato digerente del piccolo consumatore resta quello di un bambino di tre anni”. Il Salvagente auspica quindi l’introduzione di un limite intermedio o l’abbassamento di quello per gli adulti.

                      Copyright: Fruitbook Magazine