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                      Gulfood 2018, un successo. La parola a Pizzoli, Oranfrizer, Zerbinati e Besana

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                      (Copyright: Fm)

                      È terminata il 22 febbraio a Dubai la cinque giorni di Gulfood, la maggiore fiera al mondo del settore food&beverage, l’unica dal respiro veramente globale, con circa 100 mila visitatori. Ne abbiamo parlato in un articolo ad hoc (leggi qui). Di ortofrutta fresca, a parte fragole spagnole e patate di Cipro, ne abbiamo vista poca. Va anche detto però che è diventata l’unica fiera di settore di interesse per l’area, considerato che l’ultima edizione del WOP, lo scorso dicembre, è stata un flop, con visitatori molto sotto le aspettative. A seguire alcune impressioni che abbiamo raccolto durante la fiera da alcune aziende che hanno promosso il made in Italy dell’ortofrutta

                       

                      di Eugenio Felice

                       

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                      Nicola Spanu e Lorenzo Cerretani di Pizzoli (Copyright: Fm)

                      “È la prima volta che partecipiamo a questa fiera”, esordisce Nicola Spanu, responsabile marketing di Pizzoli Spa, azienda leader in Italia nelle patate fresche e trasformate, commercializzate sia a marchio proprio che del distributore. “Il mercato mondiale delle patate surgelate è dominato dai grandi player, non è facile per gli italiani fare esportazione, ma siamo convinti di poter coprire alcune nicchie. Abbiamo già clienti in Giappone e in Africa, siamo qui per esplorare nuovi mercati. In fiera abbiamo riscontrato un interesse elevatissimo, il food italiano sta vivendo un momento di grande popolarità, sono stati giorni densi di contatti, in particolare i tre centrali, con operatori provenienti non solo dal Medio Oriente ma da tutta la fascia che va dall’Africa Occidentale fino al Sudest Asiatico. Il cliente arabo è molto concreto, vuole parlare subito di prodotti, qualità e prezzi. L’esperienza è stata decisamente sopra le aspettative, è una fiera enorme in cui si fa vero business”.

                       

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                      Sara Grasso e Salvo Laudani di Oranfrizer (Copyright: Fm)

                      “Nei prossimi giorni partirà un container di arance rosse e bionde destinate a una delle catene distributive top di Dubai”, ci spiega Salvo Laudani, responsabile marketing di Oranfrizer Srl, azienda siciliana presente con stand al Gulfood per il secondo anno consecutivo. Nei 15 minuti che ci siamo intrattenuti è stato tutto un via vai di persone incuriosite dalle arance rosse. “Sono state giornate molto impegnate e l’export manager Sara Grasso. Noi abbiamo il vantaggio di poter offrire sia le migliori arance fresche che il miglior prodotto trasformato, in particolare il succo, anche in versione biologica. Per quanto questa sia una fiera sul food, come Anuga, Sial e Cibus, abbiamo riscontrato un grande interesse per l’arancia rossa fresca, che qui praticamente non è conosciuta. L’affluenza maggiore di operatori proviene da Medio Oriente, India, Pakistan e Africa. La fiera non è interessante solo per la presenza di catene distributive e importatori, ma anche per tutto il canale del food service”.

                       

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                      Edoardo Ascheri, export manager di Zerbinati (Copyright: Fm)

                      “Grande interesse per burger e zuppe, sia in versione fresca che surgelata, ma anche per le insalate. In particolare, grande successo per le linee biologiche”, ci riferisce Edoardo Ascheri, export manager di Zerbinati Srl, azienda di Alessandria specializzata nei piatti pronti freschi a base vegetale. Le condizioni pedoclimatiche in Medio Oriente rendono praticamente non conveniente la produzione in loco di ortaggi, per cui la crescita economica dell’area è coincisa con un crescente flusso in importazione di prodotti freschi. “È il primo anno che siamo presenti al Gulfood con uno stand: è una fiera molto interessante. Abbiamo reso la proposta per i mercati esteri più appetibile proponendo anche delle linee “frozen” dalla shelf life superiore rispetto ai prodotti freschi: le zuppe dalla scorsa estate e i burger dalla prossima primavera. Siamo già presenti in questa come in altre area del mondo ma l’obiettivo è di ampliare il business con nuovi importatori e distributori”.

                       

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                      Simon Melik, direttore marketing e vendite di Besana (Copyright: Fm)

                      Tra le aziende italiane presenti al Gulfood non poteva mancare una rappresentanza del comparto frutta secca. E che rappresentanza: a Dubai erano presenti, come da diversi anni a questa parte, il leader del mercato italiano, l’azienda ligure Noberasco Spa, e il leader nelle esportazioni, l’azienda campana Besana Spa. Anche in questo caso, grande successo per le linee biologiche, in particolare della frutta disidratata. “È una fiera eccellente, si stabiliscono contatti concreti con operatori di ogni parte del mondo, Americhe comprese”, ci dichiara Simon Melik, direttore marketing e vendite Besana Spa, che esponeva a Dubai all’interno di Italian Food Tradition, un consorzio composto da dodici aziende leader che fatturano complessivamente 1,3 miliardi di euro, di cui il 40 per cento realizzato all’estero. “Siamo qui per promuovere il nostro business in Medio Oriente e Asia, aree dove siamo poco presenti. Grande interesse non solo per gli snack ma anche per ingredienti e delicatessen”.

                       

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