È in corso a Dubai dal 18 al 22 febbraio “Gulfood“: la fiera dedicata al food&beverage più importante per l’area che va dall’Africa Occidentale al Sudest Asiatico, probabilmente la più internazionale delle fiere del settore. Oltre 5.000 gli espositori provenienti da tutto il mondo – oltre 180 quelli italiani – con alcune presenze dal mondo dell’ortofrutta italiano, come Pizzoli (patate fresche e trasformate), Oranfrizer (arance fresche e in succo), Noberasco (frutta secca e disidratata) e Zerbinati (insalate di quarta gamma, zuppe fresche, burger vegetali). Tra le novità c’è la Gulfood Discover Zone, dedicata alle aziende che si presentano per la prima volta sul mercato della regione

di Eugenio Felice

Lo sceicco di Dubai Al Maktoum in visita al Gulfood 2018

In Europa abbiamo Anuga e Sial, in Italia Tuttofood e Cibus, nel mondo ci sono diverse altre fiere dedicate al food&beverage. Tra queste c’è Gulfood, e probabilmente, a detta degli operatori che abbiamo interpellato, si tratta della manifestazione di settore più internazionale, con visitatori ma anche espositori da ogni parte del mondo e un grande afflusso di operatori provenienti dall’area che va dall’Africa Occidentale fino al Sudest Asiatico. Le ambizioni non le nasconde nemmeno l’organizzazione della fiera, che lo definisce il più grande trade show al mondo del settore food, con circa 100 mila visitatori nei cinque giorni di manifestazione.

Sara Grasso e Salvo Laudani di Oranfrizer (Copyright: Fm)

Questa 23.esima edizione – la fiera si svolge tutti gli anni – si tiene al World Trade Center di Dubai – dal 18 al 22 febbraio – e vede la partecipazione di oltre 5.000 espositori con più di 120 collettive nazionali, comprese tre new entry che sono Estonia, Serbia e Slovacchia. Come ogni anno, l’evento fieristico è suddiviso in diversi padiglioni dedicati a otto dei più importanti settori commerciali: 1) bevande, 2) lattiero-caseario, 3) oli e grassi, 4) salute, benessere e free-from, 5) legumi e cereali, 6) carne, 7) etnico e 8) i grandi brand da tutto il mondo. Potremmo definirla la grande fiera del cibo confezionato, anche se non manca qualche presenza di ortofrutta fresca.

Nicola Spanu e Lorenzo Cerretani di Pizzoli (Copyright: Fm)

Tra i 182 espositori italiani, sparpagliati nei vari padiglioni tematici nelle collettive nazionali, ci sono alcune importanti realtà dell’ortofrutta del nostro Paese, come Besana (frutta secca e disidratata), Noberasco (frutta fresca e disidratata), Oranfrizer (arance fresce e in succo), Pizzoli (patate fresche e trasformate), VOG Products (succo di mela) e Zerbinati (insalate di quarta gamma, zuppe fresche, burger vegetali, sia convenzionali che biologici). Abbiamo interpellato i diversi operatori e il giudizio generale sulla rassegna è molto positivo, sia sulla quantità che sulla qualità dei contatti. Anzi, la sorpresa, per chi è venuto per la prima volta, è che qui gli affari non si fanno solo con il Medio Oriente.

Edoardo Ascheri, export manager di Zerbinati (Copyright: Fm)

Novità assoluta dell’edizione 2018 è la Gulfood Discover Zone: una zona lounge esclusiva che – oltre ad accogliere i vincitori dei Gulfood Innovation Awards, che premiano l’eccellenza e l’innovazione dell’industria alimentare e delle bevande della regione – vede la presentazione di prodotti da parte di aziende che ne hanno fatto richiesta e di quelle che si presentano per la prima volta sul mercato della regione. Ma non è tutto: a Gulfood 2018 non mancano gli eventi storici come l’ “Halal World Food”, la più grande fiera mondiale di alimenti Halal e l’annuale “Emirates Culinary Guild International Salon Culinaire”, il più grande concorso internazionale per singoli chef.

Prodotti Noberasco in vetrina a Gulfood 2018 (Copyright: Fm)

“Gli Emirati Arabi Uniti – afferma Trixie LohMirmand, vicepresidente della sezione Exhibitions & Events di DWTC, che organizza l’evento – continuano ad essere la “terra delle opportunità” per i fornitori del settore alimentare e occasione di collaborazione con fornitori esteri, che attraverso Gulfood possono consolidare ulteriormente la loro posizione nel mercato del Paese più popoloso della regione”. Il mercato degli Emirati Arabi Uniti è in effetti uno dei più dinamici al mondo, basti pensare che secondo la Camera di Commercio di Dubai le vendite di ortofrutta nella regione raggiungeranno quota 6,2 miliardi di AED (oltre 1,3 mld di euro) nel 2018, cifra che salirà ulteriormente a 7,4 miliardi di AED nel 2021.

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