L’Osservatorio Immagino di GS1 Italy nella sua decima edizione dedica un capitolo ai “super ingredienti” presenti nei prodotti che spopolano nel carrello degli italiani. Sono 27 in tutto e sono presenti nelle etichette di oltre 6 mila referenze sugli scaffali di supermercati e ipermercati: le vendite complessivamente crescono del +2,6% sfiorando gli 1,4 miliardi di euro. Superfrutti e semi sono i comparti che registrano le crescite più interessanti. Dalla mandorla al mirtillo, dall’avocado al cocco, passando per matcha, acai e alga spirulina: ecco i “fantastici 27” food trend

di Carlotta Benini

Uno dei 27 super ingredienti sono le bacche di acai, che superano i 2,6 milioni di euro di sell-out (+12,4%)

Dai semi ai superfrutti, dai mirtilli all’avocado, dal matcha all’alga spirulina: sono 27 gli ingredienti top per il benessere fisico e per fare prevenzione a tavola che spopolano nel carrello degli italiani. L’Osservatorio Immagino monitora la segnalazione di questi ingredienti sulle etichette dei prodotti presenti sugli scaffali della Gdo, in quanto considerati un patrimonio aggiunto in termine di valore nutrizionale e salutistico o di aumento delle performance organolettiche e “olistiche”. Nell’anno concluso a giugno 2021 il fenomeno dei cosiddetti “ingredienti benefici” ha mostrato un trend espansivo: le vendite delle oltre 6 mila referenze di questo paniere sono cresciute del +2,6% a valore, sfiorando gli 1,4 miliardi di euro in supermercati e ipermercati. A dirlo sono i dati raccolti nella decima edizione dell’Osservatorio Immagino, il monitor di GS1 Italy che ogni sei mesi fotografa il carrello della spesa degli italiani incrociando i dati di vendita Nielsen con le informazioni che compaiono in etichetta. La decima edizione dell’Osservatorio (leggi qui) ha seguito l’evoluzione di 11 panieri, per 125.431 prodotti totali.

Copyright: Osservatorio Immagino GS1 Italy

Analizzando il paniere dedicato ai “Fantastici 27”, emerge che oggi il 5% di tutto il giro d’affari dei prodotti monitorati dall’Osservatorio Immagino è fatto appunto da referenze che evidenziano on pack la presenza di uno dei 27 super-ingredienti, raggruppati a loro volta in sei macrofamiglie. Sono state escluse dall’analisi acque e bevande alcoliche.

La più importante di queste macrofamiglie è quella dei SUPERFRUTTI, che ha il 2,3% di quota a valore sul totale del largo consumo rilevato e il 3% della numerica assortimentale. È anche quella che ottiene il maggior fatturato aggiuntivo: tra giugno 2020 e giugno 2021, infatti, aumenta il sell-out del +6,8% portandolo a quasi 647 milioni di euro. A crescere, in particolare, è la domanda (+4,3% contro il +2,5% dell’offerta), a riprova dell’interesse degli italiani per questi prodotti, arrivati in supermercati e ipermercati a 2.322 referenze. Tra i cinque superfrutti individuati dall’Osservatorio Immagino la mandorla, con i suoi 360 milioni di euro di sell-out (+7,3%), è l’ingrediente benefico con il maggior fatturato. È segnalata sulle etichette di 1.191 prodotti di largo consumo, tra food e non food. Positiva anche la performance dei prodotti che segnalano on pack l’utilizzo come ingrediente del mirtillo: le vendite segnano un +1,8% e aumenta anche il sell-out dei mirtilli come frutto fresco. Negli ultimi 12 mesi continua anche il fenomeno cocco: i 396 prodotti che lo segnalano in etichetta segnano un +12,9% nel loro giro d’affari. Perde inceve quota l’acqua di cocco, altro claim monitorato. L’anno mobile finito a giugno 2021 conferma anche il momento d’oro dell’avocado, con 43 referenze a scaffale e quasi 16 milioni di euro di vendite, ma soprattutto con una crescita del +34,6% del sell-out.

Un’altra delle sei macrofamiglie analizzate dall’Osservatorio Immagino riguarda i cosiddetti SUPERFOOD, l’area più sensibile alle mode alimentari, che registra un complessivo calo di vendite ma al contempo anche prodotti in forte crescita. Il paniere conta 167 referenze a scaffale e accusa un -10,4% nelle vendite, che si attestano a circa 10,6 milioni di euro. Tra i quattro superfood monitorati a soffrire di più è il goji, che perde quasi un quarto del suo giro d’affari, pari a 6,3 milioni di euro. Per un superfood che soffre, ce ne sono altri tre che hanno il vento in poppa. A partire dal matcha che guadagna un +11,5% nelle vendite, vicine a 2,6 milioni di euro. Vendite in aumento del +12,4% anche per l’acai, che supera i 2,6 milioni di euro di sell-out. Ed è boom per l’alga spirulina, con un giro d’affari che cresce del +63,2% superando i 2,6 milioni di euro.

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La macrofamiglia delle SPEZIE vede un andamento piatto delle vendite (-0,6%) degli 840 prodotti con in etichetta uno dei tre claim monitorati. Complessivamente il giro d’affari delle spezie è superiore a 91 milioni di euro. In particolare cresce la cannella, con un sell-out a +10,4%, mentre si registra una battuta d’arresto per lo zenzero, che perde il -1,7% di vendite su base annua per effetto della riduzione del -3,6% dell’offerta, che comprende 512 prodotti. Dato negativo anche per la curcuma: il sell-out evidenzia un calo del -3%, influenzato dal taglio di quasi il -6% dell’offerta, che ora ammonta a 228 referenze.

È in buona salute il variegato mondo dei SEMI, reduce da anni di crescita ininterrotta. Nei 12 mesi conclusi a giugno 2021 il giro d’affari raggiunge lo 0,4% di quota su quello dell’intero paniere del largo consumo confezionato rilevato dall’Osservatorio Immagino. In cifre si tratta di oltre 98 milioni di euro di sell-out generati da 493 referenze e in aumento del +8,2% rispetto ai 12 mesi precedenti, grazie a una domanda molto dinamica (+8,1%). Cinque i claim monitorati nel mondo dei semi, tutti con un andamento positivo nei 12 mesi rilevati: semi di zucca (+6,3% di vendite), semi di lino (+7,5%), semi di chia (+0,5%), sesamo (+19,2%), canapa (+22%).

L’approfondimento dell’Osservatorio Immagino sul paniere dei 27 super-ingredienti comprende anche la macrofamiglia dei SUPERCEREALI e delle FARINE, stabile, con un giro d’affari che sfora i 450 milioni di euro (-0,3%), e quella dei DOLCIFICANTI, che resta in sofferenza perdendo un altro -5,1% di sell-out e fermandosi a 163 milioni di euro.

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