Dalla Redazione
Supermercati plastic free? Mentre nel nostro Paese Lidl Italia ha appena annunciato il suo impegno a ridurre di almeno 20% nei prossimi sette anni gli imballaggi di plastica, introducendo al contempo quelli riciclabili per la propria private label (leggi qui), in Europa questa spinta green si fa motore di un cambiamento sempre più evidente all’interno della Gdo. Così mentre in Olanda, ad Amsterdam, la catena Ekoplaza inaugura il primo supermercato con un reparto interamente privo di plastica (leggi qui), in Gran Bretagna c’è chi, il packaging fatto di materie plastiche, lo elimina del tutto nei propri prodotti a marchio.
Stiamo parlando di Iceland Foods, retailer leader nel mercato britannico dei prodotti surgelati, che gioca la sua scommessa per l’ambiente anche nel gesto quotidiano di riempire il carrello. La catena, come riporta anche un articolo su Repubblica, ha annunciato un piano per arrivare a bandire, entro la fine del 2023 la plastica dalle confezioni dei prodotti delle linee private label.
Il direttore generale di Iceland Foods, Richard Walker, appassionato di surf, spiega così le motivazioni dell’impegno del gruppo, in un post sul blog aziendale: “Ogni minuto scarichiamo negli oceani un tir di plastica (12 milioni di tonnellate l’anno è la stima di Greenpeace). Una pura follia, che deve essere fermata”.
La scommessa dei supermercati, che hanno anche lanciato sui social una campagna green contraddistinta dall’hashtag #TooCoolForPlastic, è quindi quella di sostituire tutta questa plastica – 1 milione di tonnellate l’anno, per la rete di punti vendita Uk – con nuovi materiali per il packaging, dalla carta alle più recenti tecnologie disponibili.
Oltre all’impegno verso l’ambiente, ci sono i numeri e il marketing a sostenere questa scelta di Iceland. Un sondaggio citato dalla stessa nota del gruppo, sulla base delle risposte di 5 mila consumatori, dice infatti che l’80% dei clienti supporta una simile scelta. E che il 91% sarebbe più propenso a consigliare a familiari e amici di fare acquisti presso i negozi “plastic-free”, mentre quasi il 68% segnala che altri supermercati dovrebbero emulare questo piano.
Greenpeace, convolta positivamente dal progetto, ha sottolineato che Iceland ha indicato la via alle altre catene, invitate a fare altrettanto. La catena britannica si è impegnata anche a tenere un reporting cadenziato dei progressi che riuscirà a mettere in campo verso l’obiettivo del 2023.
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