Dalla Redazione
Nuovo e duro colpo per gli agricoltori spagnoli e per l’economia regionale, dopo l’ondata di maltempo che la scorsa settimana si è abbattuta nella regione di Murcia, con violente piogge, grandine e raffiche di vento che hanno compromesso i raccolti, causando danni a breve e a lungo termine.
In questi giorni sono in corso valutazioni più approfondite per quantificare ulteriori danni e pianificare azioni di ripristino, ma per il momento si stima che siano stati colpiti 3.400 ettari, soprattutto drupacee, mandorli, ulivi e vigneti. Questo senza contare le perdite dovute alle intense piogge che il 12 giugno hanno devastato gran parte della Regione, come riporta Revista Mercados.
Secondo questo primo bilancio il comune di Calasparra è stato il più colpito, con 1.230 ettari danneggiati. Le perdite totali sono stimate in 23.320 tonnellate di produzione, per un valore di 19,4 milioni di euro. Si stima che tra gli 800 e i 1.000 ettari a Cieza e nei dintorni abbiano subito danni, principalmente riguardanti frutti a nocciolo come pesche, albicocche e nettarine.
Antonio Moreno, segretario Agricoltura e Acqua dell’UPA di Murcia, già il 12 giugno aveva comunicato che i danni finora valutati solo a Cieza superano i 2 milioni di chili di frutta, comprese le diverse varietà di pesca gialla (tra cui quelle della Igp “Melocotón” de Cieza’), le nettarine, le albicocche e le pesche piatte che restano da raccogliere nel comune.
Gli agricoltori e le cooperative chiedono aiuto e sostegno urgenti al governo e alle organizzazioni interessate per mitigare l’impatto di queste perdite. Il governo regionale ha annunciato giovedì scorso che chiederà alla Spagna di dichiarare lo stato di calamità naturale in tutte zone della Regione colpite dai temporali registrati la scorsa settimana, per coprire le perdite del settore agricolo e dell’allevamento.
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