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                      Il radicchio di Verona IGP protagonista di un convegno e una gara tra grandi chef

                      Radicchio chef
                      Si è svolto mercoledì 25 febbraio nel castello di Bevilacqua (Padova) il convegno “Radicchio di Verona IGP. Nutrire il pianeta con eccellenza” cui è seguito il concorso gastronomico Radicchio d’argento dove alcuni noti chef si sono sfidati con ricette a base del pregiato ortaggio coltivato tra Verona, Padova e Vicenza. Il primo premio è stato assegnato al ristorante “Maria Callas”, Verona  per il suo eccellente “Fagottino al Radicchio rosso di Verona “Callas”

                       

                      Tavolo convegno

                      Da sinistra: Denis Susanna, consulente Consorzio Radicchio di Treviso IGP; Alda Piccone, presidente Mercato ortofrutticolo di Bolzano; Stefano Cantiero (giornalista e moderatore); Cristiana Furiani, presidente Cons. tutela Radicchio di Verona IGP

                      Un territorio, nel caso in esame, molto produttivo, pur nelle sue particolarità, ed attraente, quale è il Basso Veronese, che si caratterizza, in inverno, per la produzione d’un vegetale di nicchia, ossia, del Radicchio rosso di Verona IGP – marchio di “indicazione geografica protetta”, attribuito al Radicchio rosso di Verona dall’Unione Europea, avendo essa riconosciuto, nel vegetale in tema, un prodotto agroalimentare di qualità e dalle caratteristiche uniche, dovute al luogo di produzione, nel quale detto prodotto non solo viene coltivato, ma anche, ove necessario, lavorato. Un vegetale, il Radicchio rosso di Verona, eccezionale anche per il fatto che dà il meglio delle sue doti, proprio durante il periodo invernale, da ottobre a marzo, quando, appunto, viene raccolto, dopo essere stato accuratamente seguito da maggio – seminagione – ad ottobre: Radicchio, che costituisce una risorsa d’alto livello, creatrice di lavoro, proprio in un periodo dell’anno, in cui normalmente la campagna tace. Ma, se è vero, che si tratta d’un vegetale di qualità, tale qualità dev’essere valorizzata e venduta e, per raggiungere lo scopo, occorre porre in atto studiate strategie.

                       

                      Chef radicchioDella cosa si occupano la Pro Loco di Casaleone, diretta da Enrica Claudia De Fanti, la quale realizza ogni anno particolari eventi promozionali del Radicchio, che culminano con l’annuale “Concorso Gastronomico radicchio d’Argento” e che, da quest’anno, trovano importante continuità, nell’istituzione della “Strada del Radicchio di Verona IPG”, detto anche “green food della salute”. Una strada, sorta con la collaborazione del Consorzio Tutela Radicchio di Verona di Legnago,voluto e creato da Cristiana Furiani, oggi, sua presidente. La “Strada” segue il tracciato della dismessa ferrovia Ostiglia-Treviso e, attraverso verde, agricoltura, corsi d’acqua, bellezze naturali diverse, disseminate d’arte, tocca le seguenti località: Ostiglia, Bergantino, Gazzo veronese, Sanguinetto, Concamarise, Salizzole, Casaleone, Bovolone, Cerea, Angiari, San Pietro di Morubio, Roverchiara, Legnago, Villa Bartolomea, Castagnaro, Bevilacqua, Minerbe, Montagnana-Pressana, Roveredo di Guà e Colognola ai Colli, proseguendo verso Treviso. Il percorso offre quindici possibilità di degustazione di prodotti tipici e sette opportunità di pernottamenti, in attrezzati agriturismi.

                       

                      Piatto radicchioMa le iniziative promozionali non terminano qui. Perché la presidente del Consorzio, Cristiana Furiani, non solo ha portato il Radicchio rosso di Verona a Fruit Logistica, la più importante fiera mondiale sull’ortofrutta che si tiene ogni febbraio a Berlino, facendo conoscere la rossa specialità della Bassa Veronese in un mercato d’alta potenzialità come quello tedesco, dove anche il colore del vegetale è molto apprezzato, ma lo ha presentato presso Verona in Love 2015, in due distinti ed eleganti stands, situati in Cortile Mercato Vecchio: il primo, denominato Show Cooking in love, proponeva ottime degustazioni a base di radicchio, con protagonista il risotto, sostituibile, per chi l’avesse desiderato, con ravioli, pennette o saporite pizze al “Radicchio”; il secondo stand proponeva, a possibili interessati, sollecitanti confezioni di Radicchio rosso di Verona, realizzate da OP Geofur e da Primo Mattino.

                       

                      Cristiana Furiani, Giovanni Rana

                      Da sinistra: Cristiana Furiani (Cons. Radicchio di Verona IGP), Stefano Cantiero (giornalista) e Giovanni Rana

                      La serata al castello di Bevilaqua si è completata con la valutazione di piatti al ‘Radicchio di Verona IGP’, proposti da cinque ristoratori preselezionati e rigorosamente valutati, sia da adeguata giuria tecnica – tra cui Giovanni Rana – sia dal foltissimo pubblico presente. A valutazioni eseguite, sono stati conferiti i premi dell’XI Piatto d’Argento 2015. Il primo premio è stato assegnato al ristorante “Maria Callas” di Verona – diretto da Guido Morari, da più di quarant’anni attivo nel mondo della ristorazione – per il suo eccellente “Fagottino al Radicchio rosso di Verona “Callas”, mentre il secondo riconoscimento è stato conferito al ristorante “L’Ostro”, Villabartolomea, per il magnifico dessert “Cuore di Radicchio rosso di Verona, in semifino di pianura e salsa di Physalis alkekengi”.

                       

                      Fonte: veronaeconomia.it