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                      Il vertical farm di ZERO tra le tecnologie eccellenti a Expo 2020 Dubai

                      ZERO

                      ZERO, società di Pordenone ad alto impatto tecnologico attiva nel campo del vertical farming, è tra le aziende protagoniste del Friuli Venezia Giulia Regional Day che si tiene al Padiglione Italia il 25 febbraio. Infatti, ZERO è tra le imprese eccellenti invitate dal Friuli Venezia Giulia a partecipare al Regional Day che si è tenuto per l’intera giornata di venerdì 25 febbraio 2022 presso il Padiglione Italia a Expo 2020 Dubai. Tre sono gli ambiti su cui la Regione ha deciso di puntare dando visibilità alle principali attività produttive del territorio: logistica, ricerca e turismo (Qui è possibile rivedere la diretta).

                      Durante il suo intervento dal titolo “Vertical Farming made sustainable”, Daniele Modesto, ceo di ZERO, ha illustrato le principali caratteristiche degli impianti di coltivazione che sfruttano la tecnologia proprietaria di ZERO. Le vertical farms consentono un sostanziale risparmio di acqua – oltre il 95% rispetto all’agricoltura intensiva – e una produzione per unità di superficie centinaia di volte superiore alla coltivazione tradizionale in campo. Modesto ha proseguito presentando al pubblico Future Farming District, uno dei più grandi siti di vertical farming al mondo, che nascerà dalla rigenerazione di un complesso di archeologia industriale situato a Capriolo, in provincia di Brescia. Si tratta di un modello di ecosistema circolare integrato, unico nel suo genere, scalabile ed esportabile in altri contesti, che abbina la produzione locale di energia pulita da fonti rinnovabili a impianti di coltivazione in vertical farm di taglia e configurazione flessibile.

                      Ma ZERO è anzitutto una società R&D, come ha ribadito il suo ceo, che lavora per migliorare continuamente le proprie tecnologie con le quali realizza progetti. Da qui, l’ambizione di creare la prima Molecular Farm verticale che usi le piante come bioreattori per esprimere proteine di interesse farmaceutico, oppure vaccini e anticorpi monoclonali. Quello di ZERO è un modello di business vincente che sta già dando i suoi frutti: l’azienda non cede la propria tecnologia, ma genera valore sfruttandola con i partner dei progetti ai quali mette a disposizione una soluzione chiavi in mano per capitalizzare la loro posizione di riferimento con uno strumento differenziante che offre un vantaggio competitivo misurabile e la capacità di scalare rapidamente.

                      “L’agricoltura è uno degli ultimi grandi ambiti ad essere stato raggiunto dall’innovazione tecnologica. Viviamo un momento di forte accelerazione, per cui non è sufficiente dotarsi di nuovi strumenti tecnologici. Occorre piuttosto che questi diventino pervasivi lungo tutta la catena del valore e che le aziende siano inserite all’interno di ecosistemi della tecnologia applicata all’agricoltura. Sono quelli che io chiamo “distretti interdisciplinari” che facilitano l’incontro tra competenze d’eccellenza. È proprio nell’ottica della contaminazione tra saperi ed esperienze che le PMI dell’agroalimentare possono tornare a essere competitive a livello internazionale. Basta guardarsi in casa e scoprire nuove filiere con valore aggiunto” Daniele Modesto, ceo di ZERO

                      Nella foto ZERO_Expo2020Dubai: (a sinistra) Zeno D’Agostino, Presidente ADSP Mare Adriatico Orientale, (al centro) Daniele Modesto, CEO Zero e Massimiliano Fedriga, Presidente Regione Friuli Venezia Giulia, (a destra) Diana Battaggia, Head UNIDO ITPO Italy.

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