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                      La mela Pink Lady protagonista del “Piatto del cambiamento”, firmato dallo chef Pietro Leemann

                      L’Associazione Pink Lady Europe ha da sempre un’attenzione particolare ai temi della sostenibilità, scritti nero su bianco nella propria “Carta degli Impegni”, un manifesto condiviso da tutti i soci e che pone 14 impegni che riguardano la sostenibilità, sociale, economica ed ambientale, con obiettivi concreti e raggiungibili entro il 2030.

                      Pink Lady, in occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità, lancia “Il Piatto del cambiamento”, un’iniziativa originale e iconica realizzata in collaborazione con lo chef Pietro Leeman dello storico ristorante Joia di Milano, primo ristorante vegetariano europeo insignito della stella Michelin e poi della stella verde Michelin per il suo impegno in cucina sostenibile.

                      “Il Piatto del Cambiamento” nasce in piena sintonia tra gli obiettivi di sostenibilità della mela Pink Lady e la filosofia green dello chef: l’iniziativa prevede l’inserimento nel menù del ristorante, dal 22 maggio (Giornata mondiale della Biodiversità) al 5 giugno (Giornata mondiale dell’Ambiente), di un esclusivo dessert dalla ricetta sostenibile e dal nome evocativo “La vie en rose”: un gioco di sorbetti a sfera, nel quale la mela Pink Lady, con il suo colore rosso rosato unico e il perfetto equilibrio dolce/acidulo è utilizzata nella sua interezza (polpa, succo e buccia) in ottica di riduzione degli sprechi.

                      “Un tributo alla Natura, ma anche alla speranza e al cambiamento, racchiuso in un piatto – spiega Pietro Leemann (in foto)-. Il dessert ‘La vie en rose’ vuole diventare un simbolo di positività e ottimismo e invita a una riflessione per formare, a cominciare dalla tavola, un gusto sempre più etico”.

                      Ma c’è di più, i commensali che ordinano questo dessert, ricevono in omaggio un piatto particolare, un’opera realizzata con la tecnica giapponese del kintsugi moderno che prevede l’utilizzo di oro per riparare le crepe negli oggetti, firmata dall’artista toscana Gioia Di Biagio. “Kintsugi è un’antica tecnica giapponese che significa letteralmente riparare con l’oro”, spiega Gioia Di Biagio. E così come il kintsugi ci insegna che la fragilità degli oggetti può essere trasformata in un punto di forza e perfezione, riportando in vita un modo diverso e anche più bello e prezioso di vedere le cose, così il cambiamento può partire anche da ciascuno di noi che, con le proprie scelte e abitudini, può contribuire alla salvaguardia del ianeta.

                      La collaborazione vuole essere una virtuosa iniziativa di sensibilizzazione verso la questione del cambiamento climatico, perché quello che mangiamo ha un impatto importante sull’ambiente e tutti possiamo fare qualcosa per provare a garantire al nostro pianeta un futuro migliore, passando anche dalla tavola.

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