Con un’offerta di 23,75 milioni di euro è il gruppo Conad ad avere la meglio su Italmark (l’altro gruppo offerente) nella gara per l’acquisizione di 17 supermercati del gruppo L’Alco, all’asta in seguito alla crisi del gruppo. Con questa acquisizione, Conad andrà a rafforzare ulteriormente la propria presenza in Lombardia

Dalla Redazione

Si chiude un nuovo, importante capitolo nella vicenda della crisi de L’Alco, gruppo distributivo bresciano della famiglia Conter riconducibile ai marchi Despar, Eurospar, Interspar e Altasfera Cash&Carry in Lombardia, per un totale di 44 punti vendita nelle province di Bergamo, Brescia, Cremona, Pavia e Lodi. Il gruppo aveva chiuso il 2019 con un fatturato di oltre 200 milioni di euro, registrando le prime perdite: ma è nel corso del 2020 che si è scatenata l’inesorabile crisi.

Alle 12 di lunedì 8 novembre sono state aperte le buste relative alla gara per la cessione del ramo d’azienda comprendente 17 supermercati (inizialmente erano 15, poi si sono aggiunti i punti vendita di Barbarano di Salò e di Lovere) in capo alla società di Rovato, in concordato da marzo 2021. La base d’asta era di 16,9 milioni di euro. A spuntarla è stato il gruppo Conad, che ha offerto complessivamente 23,75 milioni di euro per l’acquisizione degli store, superando la concorrenza di Italmark (altro gruppo interessato all’acquisto).

Con questa acquisizione, Conad andrà a rafforzare ulteriormente la propria presenza in Lombardia, già piuttosto forte anche alla luce della precedente acquisizione della rete di Auchan/Sma. In ogni caso, si tratta di una buona notizia per gli oltre 250 dipendenti dei 17 supermercati in questione, che dallo scorso aprile, in concomitanza con la progressiva chiusura di tutti i negozi L’Alco, sono in cassa integrazione straordinaria a zero ore.

Adesso l’iter prevede che la vincitrice Conad abbia 60 giorni di tempo per pagare il prezzo d’acquisto, dopo di che vi sarà la sottoscrizione dell’atto di vendita dei 17 negozi e il passaggio alle nuove insegne, come riporta Brescia Today. Tra i punti vendita al dettaglio del gruppo L’Alco, ne restano però ancora una mezza dozzina, che devono essere battuti all’asta nei prossimi mesi.

Si ricorda che è stata invece la catena veronese Migross della famiglia Mion ad aggiudicarsi a settembre scorso, sempre all’asta, gli otto cash & carry a insegna Altasfera in capo alla società per azioni L’Alco (leggi qui), nonché i rispettivi immobili (a Rovato, Lonato, Braone, Busto Arsizio, Crespiatica, San Martino Siccomario, Varedo e Segrate) in bilancio alla controllata L’Alco grandi magazzini.

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