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                      Leonardo DiCaprio investe in Beyond Meat, l’alternativa vegetale alla carne

                      Il futuro del nostro pianeta dipende anche dalle nostre scelte alimentari: per questo sono diverse le aziende nel mondo che oggi decidono di investire in alternative più sostenibili alla carne tradizionale. Una di queste realtà è Beyond Meat, una start-up di Los Angeles che promette burger vegetali gustosi almeno quanto un vero burger di manzo, ma senza colesterolo né Ogm. Oggi l’azienda è sempre più celebre grazie a numerosi vip che hanno scelto di sostenerla: l’ultimo di questi è l’attore Leonardo DiCaprio, da tempo impegnato in difesa dell’ambiente

                       

                      Massimiliano Lollis

                       

                      Il premio Oscar Leonardo DiCaprio è da tempo molto sensibile alla causa ambientalista, come dimostrano i documentari di denuncia e sensibilizzazione che ha prodotto negli ultimi anni, così come le attività della sua Leonardo DiCaprio Foundation in difesa del pianeta, che nel 2014 lo hanno portato ad essere nominato Messaggero di Pace alle Nazioni Unite. Oggi si aggiunge però un tassello interessante alle sue iniziative “verdi”: il sostegno (anche economico) alla start-up di Los Angeles Beyond Meat, che produce burger vegetali al 100% e – così promettono dall’azienda – gustosi almeno quanto un vero hamburger di manzo e capaci di abbattere le emissioni serra dell’87%,  risparmiando il 95% di terra e il 75% di acqua rispetto alla carne animale.

                       

                      La notizia è stata annunciata il 17 ottobre scorso dall’azienda stessa. In un comunicato, il Ceo Ethan Brown si è detto entusiasta della collaborazione con la star: “Sono elettrizzato nel dare il benvenuto a Leonardo DiCaprio nella famiglia di Beyond Meat. Il suo investimento e il suo ruolo come nostro sostenitore – continua Brown – riflettono una visione condivisa per cui la carne ottenuta direttamente dalle piante, come i nostri Beyond Burger, offrono enormi benefici per la salute, così come per il clima, per le risorse naturali e per il benessere degli animali”.

                       

                      Certamente il tema è uno dei più caldi del momento, e ormai è risaputo come la messa a punto di soluzioni alimentari alternative alla carne tradizionale sia – assieme al vertical farming e alla coltivazione di insetti commestibili (leggi qui) – in cima alla lista delle azioni oggi considerate ideali per cercare di rendere il pianeta più sostenibile e sano facendo fronte alle sfide poste dal riscaldamento globale.

                       

                      I Beyond Burger, disponibili nel reparto carni di importanti realtà della Gdo in Usa

                      “La produzione di bestiame – osserva il nuovo “socio” Leonardo DiCaprio nello stesso comunicato – è uno dei fattori decisivi per la produzione di emissioni di carbonio. Passare dalla carne animale a quella vegetale sviluppata da Beyond Meat è una delle azioni più potenti che si possano intraprendere per ridurne l’impatto sul clima. La capacità dell’azienda di creare carne appetibile e salutare ottenendola dalle piante darà un grande aiuto ai consumatori nell’attivarsi contro il cambiamento climatico”.

                       

                      La produzione e il consumo di carne a livello mondiale, però, non si sono ridotte negli ultimi anni a livello mondiale. Al contrario, secondo la FAO, specialmente su impulso dei Paesi in via di sviluppo, entro il 2050 si assisterà al raddoppio della produzione di carne animale. Con queste premesse – che implicano una serie di fattori che spesso favoriscono, oltre all’inquinamento e al consumo di risorse importanti, anche le disuguaglianze sociali – è sempre più importante trovare delle alternative reali alla carne, per cercare di invertire la tendenza, o perlomeno limitare i danni.

                       

                      E così oggi sono diverse le soluzioni proposte in questo senso: ad esempio, c’è chi propone carne a tutti gli effetti ma creata in laboratorio, per quanto al momento queste siano ancora realtà sperimentali e troppo costose per fare la differenza nei consumi a livello planetario. Tra queste, una delle più quotate è Memphis Meats, che dal 2015 coltiva cellule animali in laboratorio e promette di portare sul mercato gli hamburger entro il 2019, anche se l’idea potrà forse suscitare più di qualche dubbio nei consumatori più scettici.

                       

                      Quello che invece propone Beyond Burger, pur essendo certamente meno futuribile, può però rappresentare una vera alternativa alla carne tradizionale: un mix vegetale (tutt’altro che semplice) composto da piselli, barbabietola, amido di patata e olio di cocco, anche se la lista degli ingredienti è molto più complessa e piuttosto distante dal concetto di genuinità. Il tutto però, mischiato a regola d’arte – promettono dall’azienda – non farà rimpiangere i tradizionali e grassi hamburger bovini “made in Usa”. Dall’azienda ci tengono poi a sottolineare l’assenza di colesterolo, Ogm, soia e glutine.

                       

                      È poi vero che, per quanto i burger vegetali siano ormai ampiamente conosciuti e diffusi, anche in Italia, quelli di BB sembrano ambire alla somiglianza perfetta con quelli tradizionali, tanto che sono stati  direttamente inseriti nel reparto carni delle due più grandi catene di alimentari della Gdo Usa: Kroger e Albertsons Companies. Ma i burger BB, che nei negozi Whole Foods sono già presenti dal maggio 2016, non vengono venduti solamente nei supermercati. BurgerFi, una delle catene fast food più recenti e dinamiche, ha inserito i BB nel menu dei suoi 101 ristoranti, mentre la catena di fast food Epic Burger di Chicago in soli due mesi ha venduto più di 10.000 burger BB nei suoi otto negozi.

                       

                      Dato il successo dei burger vegetali della start-up di Los Angeles, non stupisce quindi che un divo come DiCaprio abbia voluto credere nel progetto, anche perché altri vip lo hanno preceduto. Beyond Meat annovera infatti tra i suoi sostenitori anche Bill Gates e alcuni co-fondatori di Twitter. È però la partecipazione di un ex Ceo di McDonald’s di nome Don Thompson, a far riflettere: che sia la dimostrazione che il cambiamento debba partire proprio dall’industria del fast food per un’alimentazione più corretta e sostenibile a livello planetario?

                       

                       

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