L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
                      L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA

                      Lidl US: scricchiola l’espansione in USA. Ennesimo cambio al vertice

                      Ennesimo cambio al vertice per Lidl US: Michal Lagunionek, ceo dal 2021 ed ex presidente di Lidl Polonia, lascerà il posto a Joel Rampoldt, primo americano “outsider” del settore che diventa quindi il quinto ceo di Lidl US da quando l’insegna del Gruppo Schwarz ha aperto il primo punto vendita sul suolo americano nel 2017. Ad attendere Rampoldt varie sfide: recuperare quote di mercato, puntare sulla redditività dei punti vendita più che su nuove aperture e fidelizzare un pubblico, quello americano, che sembra essere più fedele ai suoi negozi abituali e ai prodotti di marca, visto che l’MDD in Usa è a quota 17%, contro una media di più del 30% circa in Europa

                      Di Valentina Bonazza

                      Da quando, nel 2017 (leggi qui), Lidl ha fatto ingresso sul suolo americano – con i suoi primi dieci punti vendita Lidl nella East Coast – ha nominato quattro diversi amministratori delegati e un susseguirsi di presidenti dei CdA. Notizia di questa settimana, Lidl ha deciso di nominare come prossimo amministratore delegato di Lidl US l’americano Joel Rampoldt, consulente di gestione e ad di AlixPartners.

                      Joel Rampoldt prenderà quindi il posto di Michal Lagunionek, ceo dal 2021, che a sua volta aveva sostituito, dopo tre anni di incarico, Johannes Fieber. Alcune testate riportano che Michal Lagunionek si prenderà un “breve anno sabbatico” con l’intenzione di tornare in Europa in autunno. Veterano del settore alimentare con oltre 20 anni di esperienza, prima di arrivare in America Lagunionek ha ricoperto il ruolo di presidente di Lidl Polonia.

                      Non è quindi del tutto una sorpresa che Lidl US abbia nominato un altro nuovo CEO, in questo caso Joel Rampoldt. La novità – come sottolinea anche Winsight Grocery Business – è che ora a capo dell’insegna ci sarà una figura diversa dei precedenti ceo di Lidl US: un americano e “outsider” al mondo di Lidl, che per giunta non viene dal mondo dei discount in quanto non sembra aver mai ricoperto una posizione dirigenziale presso un rivenditore al dettaglio.

                      Una mossa quindi che fa pensare che Lidl stia puntando a fare un lavoro diverso (e forse più efficiente) negli USA per accaparrarsi con continuità i consumatori americani, che sembrano più fedeli ai loro negozi di alimentari locali e ai prodotti di marca di quanto Lidl abbia probabilmente stimato. Nel corso di questi anni, Lidl US ha apportato modifiche alla sua strategia immobiliare, ha modificato l’aspetto dei suoi negozi e ha iniziato a offrire la consegna a domicilio. Ma a quanto pare non basta, visto che solo dall’inizio del mese Lidl US ha chiuso 11 negozi di alimentari nella parte orientale del Paese e che a febbraio 2023 ha licenziato circa 200 dipendenti della sede centrale di Arlington, in Virginia.

                      Lidl USA

                      Lidl US

                      Tutto questo in un contesto, quello del mercato americano, che vede 1.000 miliardi di dollari di spesa annua in generi alimentari, e altri gruppi emergenti, come Aldi (presente in USA dagli anni ’70), Dollar General e Grocery Outlet, che stanno sottraendo quote di mercato ai negozi di alimentari tradizionali, vista anche l’inflazione galoppante che ha spinto molti consumatori statunitensi a cercare insegne dai prezzi più bassi.

                      Sembra quindi un compito non così facile quello cui spetta a Rampoldt, il quale, fa sapere Grocery Dive – crede nel vantaggio competitivo delle marche private, che attualmente in USA detengono una quota di mercato del 17%, minore rispetto a quella europea.

                      Come sottolinea la rivista europea RetailDetail in un articolo di questa settimana, “L’amministratore delegato del gruppo Lidl, Kenneth McGrath, insiste ora sulla redditività e sulla scelta oculata delle sedi” più che su nuove aperture. Similmente alla strategia che sta cercando di adottare Amazon con i suoi Format Amazon Fresh e Amazon Go (leggi qui per approfondire).

                      Così, dopo la chiusura di punti vendita non redditizi, dal punto di vista geografico, Lidl si sta concentrando sulla costa orientale, dove è alla ricerca di nuove sedi più redditizie. È prevista anche l’apertura di un centro logistico in Pennsylvania e il lancio di un panel di clienti per comprendere le esigenze locali.

                      Tutto questo anche perché le interruzioni della catena di approvvigionamento e l’inflazione hanno messo sotto pressione il settore non-food di Lidl, più grande di quello della maggior parte delle altre insegne e ad alta rotazione (leggi qui). Inoltre – fa sapere Grocery Dive -, il Gruppo Schwarz (cui appartiene Lidl) ha portato avanti investimenti al di fuori del suo core business, tra cui quello per l’acquisizione di XM Cyber nel 2021, che hanno assorbito le risorse dell’azienda.

                      Ad oggi, Lidl gestisce più di 12.000 negozi in 32 Paesi nel mondo, impiegando oltre 360.000 dipendenti. Lidl US è presente con i suoi punti vendita in Georgia, South Carolina, North Carolina, Virginia, Maryland, Washington, D.C., Pennsylvania, Delaware e New Jersey.

                      Copyright: Fruitbook Magazine