di Carlotta Benini
Luisa è un’uva da tavola a bacca gialla con seme erbaceo, cioè morbido e non sensibile alla masticazione. Ha un colore intenso e brillante, che si mantiene costante già dalla prima maturazione, un grado brix elevato e anch’esso costante e una buona croccantezza. Il gusto è aromatico, dolce, con un retrogusto erbaceo, leggermente moscato e lievemente acidulo.
“La particolarità di quest’uva, oltre al sapore unico – spiega Laporta – è la presenza di un piccolo seme morbido, che conserva tutti i benefici e le proprietà benefiche dei semi, lasciando allo stesso tempo al consumatore la percezione di mangiare un’uva seedless”.
La filiera è tutta italiana. Luisa, come già sottolineato, nasce da un progetto di ricerca varietale della società Grape&Grape Group presieduta da Massimiliano Del Core. Anche il clone è italiano. Si tratta di una varietà di uva che negli ultimi anni ha visto un grande sviluppo, per il grande potenziale commerciale e anche per l’ottima conservabilità in pre e in post raccolta. “Viene coltivata nell’areale pugliese e in quello siciliano, su più più di 150 ettari complessivi, con un tasso di crescita importante. – sottolinea Laporta – I nostri soci hanno circa 15 ettari in produzione, in Puglia”.
“La campagna ha un’ampia finestra temporale: la raccolta è partita a fine luglio e si protrarrà fino a ottobre. – continua Michele Laporta – Nei test effettuati negli ultimi tre anni con piccoli quantitativi commerciali, abbiamo potuto verificare la sua ottima shelf life in post raccolta, che arriva fino a 90-100 giorni”.
Ora ci sono quantitativi sufficienti per un vero e propri debutto sul mercato. “Luisa è arrivata sui banchi di una grande catena distributiva italiana. – rivela in conclusione Laporta – È distribuita in vaschette che riportano informazioni semplici e dirette, utili per comunicare al consumatore la novità di quest’uva, ‘dal seme morbido’, con consigli su come conservare al meglio il prodotto e con informazioni sulle sue proprietà benefiche”.
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