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                      Maersk Line: container refrigerati sotto controllo h24 con il sistema RCM

                      La compagnia marittima danese Maersk Line ha presentato al Macfrut di Rimini un’importante innovazione: si tratta del sistema RCM (Remote Container Management) che, grazie a dispositivi GPS e GSM, consente al cliente di monitorare costantemente lo stato della merce durante le fasi della supply chain, posizione geografica del container e parametri della catena del freddo inclusi. Il tutto direttamente dal proprio pc o smartphone. L’innovazione – applicata a tutti i container refrigerati della flotta – punta sulla trasparenza e incuriosisce: i vantaggi che ne derivano possono essere rilevanti, ma resta da vedere se lo strumento non diventerà per la compagnia danese una lama a doppio taglio

                       

                      di Massimiliano Lollis

                       

                      Spedire frutta e merce deperibile in tutto il mondo non è una passeggiata: lo sanno bene gli operatori e gli spedizionieri che spesso sono costretti a fare i conti con merce danneggiata e resa invendibile a causa di aumenti di temperatura, cali di tensione e ritardi. Fattori non sempre facili da tenere sotto controllo nel corso di viaggi via mare che in media possono durare anche 25-30 giorni. A Macfrut 2017 il colosso danese dei trasporti marittimi Maersk Line ha presentato al pubblico il sistema RCM (Remote Container Management), un servizio di cui si sapeva già da tempo ma che solo da metà 2017 sarà pienamente operativo e disponibile alla clientela.

                       

                      Il nuovo sistema permette al cliente di tenere costantemente sotto controllo la propria merce e lo stato della sua conservazione in ogni fase della supply chain: una possibilità non certo irrilevante in un contesto in cui aumenta l’interesse per la frutta italiana nel mondo e specialmente in Asia, e in cui i container refrigerati – in termini tecnici “reefer” – sono strumenti fondamentali per l’export dei freschi.

                       

                      “Essendo nel mondo dei container refrigerati dal 1936, per noi si tratta di una parte di mercato fondamentale – ha spiegato Antonio Ascari, sales director di Maersk Italia. In Italia – ha continuato Ascari – Maersk Line sta puntando sulla frutta, e sulla base delle esigenze dei nostri clienti di conoscenza e tracciabilità della merce, ha deciso di sviluppare questo strumento”. 

                       

                      “ll sistema RCM di Maersk – ha spiegato Alvaro Sanchez, responsabile vendite settore Reefer di Maersk Line – prevede un sistema GPS e GSM per ottenere informazioni in tempo reale. Grazie al nostro servizio, il cliente potrà sapere in ogni momento dove si trova il container con la sua merce e come sta performando”. La mole di informazioni – assicurano da Maersk Line – è importante e ora sarà a completa disposizione del cliente, che grazie a un’interfaccia grafica web potrà consultare lo stato della consegna, la posizione e il funzionamento del container che contiene la propria merce, ma anche i parametri relativi alla conservazione della merce, come per esempio temperatura, umidità, livello di CO2 e di ossigeno, il tutto sulla base di filtri personalizzati e con la possibilità di scaricare le informazioni in formato Excel. Sarà inoltre attivo un servizio di notifiche, per cui il cliente riceverà un avviso in base ai livelli di alert definiti con la compagnia.

                       

                      La nave portacontainer Mærsk Mc-Kinney Møller

                      Per quanto riguarda invece i dettagli commerciali, Maersk rende noto che il servizio relativo al sistema RCM – che è già stato applicato alla quasi totalità dei container della flotta Maersk Line, 270.000 unità – sarà disponibile in due pacchetti, di cui una versione “basic” gratuita e una a pagamento, con diversi livelli di approfondimento. Il servizio sta attraversando un processo di test avanzato e il lancio commerciale vero e proprio è previsto per l’estate, tra il terzo e il quarto trimestre del 2017.

                       

                      I vantaggi del sistema RCM possono essere diversi. Decisamente utile a livello operativo è la possibilità di risolvere le criticità in tempo reale: i tecnici a bordo della nave potranno infatti ricevere i dati relativi alle condizioni di ogni singolo container ogni ora, potendo così intervenire sulla singola unità in caso di necessità. Il sistema può anche essere utile per prevenire furti di merce e per snellire i tempi delle procedure di ispezione, che secondo la Maersk verrebbero ridotti da sei ore a solo dodici minuti, oltre al fatto di ridurre al minimo inconvenienti e spiacevoli sorprese a livello di shelf life della merce.

                       

                      È però andando oltre gli aspetti meramente operativi che si possono intuire le ragioni alla base di questo servizio: la parola chiave è infatti “trasparenza” in tutte le fasi della supply chain, in quanto condizione sempre più richiesta da parte del mercato. Certo in un futuro non troppo lontano il sistema RCM potrebbe rappresentare una vera svolta nel settore. Allo stesso tempo, però, non è da sottovalutare che il sistema possa fungere da lama a doppio taglio per le controversie che potrebbero sorgere una volta che il servizio sarà a pieno regime. Se infatti è vero che da un lato la clientela di oggi può essere informata ed esigente, non è scontato che sia altrettanto competente in materia. 

                       

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