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                      Mandorle velenose? Allerta in Germania, richiami per acido cianidrico

                      In Germania sono stati ritirati dal mercato tre prodotti di marchi diversi a base di mandorle perché potenzialmente nocivi per la salute. Si tratta delle mandorle intere e delle mandorle macinate Alnatura, delle mandorle non pelate di Bio Primo e di quelle di Pural. La ragione del richiamo è un’alta percentuale di mandorle amare nelle singole confezioni: le mandorle amare, infatti, contengono amigdalina, una sostanza che durante il processo digestivo produce acido cianidrico, tossico per l’organismo e perfino letale se ingerito oltre un certo limite

                       Dalla Redazione

                      Mandorle amare? A molti sicuramente è capitato di trovarne una in un pacchetto e di mangiarla, ma forse in pochi sanno che quel tipico sapore amaricante che resta in bocca è dovuto alla presenza di amigdalina, una sostanza che, una volta ingerita, si decompone durante il processo digestivo producendo acido cianidrico. Proprio così, un veleno, tossico per l’organismo e perfino mortale se assunto oltre un certo limite. E la stessa cosa vale per le armelline, ovvero i semi dei noccioli di albicocca.

                      Gli studi evidenziano che un quantitativo compreso tra 0,5 e 3,5 milligrammi (mg) di cianuro per kg di peso corporeo può essere letale, spiega l’Efsa,  che sui contaminanti nella catena alimentare ha stabilito un limite di sicurezza per l’esposizione occasionale (nota come “dose acuta di riferimento” o “DAR”) di 20 microgrammi per chilogrammo di peso corporeo. Ovvero 25 volte meno della più bassa dose considerata letale. Sulla base di questi limiti e dei quantitativi di amigdalina normalmente presenti nelle mandorle amare, si stima per una persona adulta servano mediamente 50-60 mandorle amare per arrivare a una dose letale, mentre nel caso dei bambini possono essere sufficienti anche solo 5 o 6 pezzi per correre seri rischi.

                      Questi limiti hanno fatto scattare i giorni scorsi un’allerta in Germania, dove sono stati ritirati dal mercato tre prodotti di marchi diversi, anche biologici, perché potenzialmente nocivi per la salute. Si tratta delle mandorle intere e delle mandorle macinate della private label della catena di negozi bio Alnatura, delle mandorle non pelate di Bio Primo (richiamate dalla catena Müller Handels) e di quelle di Pural (richiamate da Phag). La causa del ritiro è un elevato tenore di acido cianidrico dovuto appunto alla presenza, nelle singole confezioni, di un’alta percentuale di mandorle amare, come riporta lo Sportello dei Diritti, riprendendo la notizia uscita i giorni corsi su diverse testate tedesche. Durante un’analisi, la sostanza tossica proveniente da esse è stata riscontrata nel prodotto. L’avvelenamento da acido cianidrico può causare nausea e vomito, dolori addominali, febbre, mal di testa, insonnia, sete, letargia, nervosismo, dolori di vario genere ad articolazioni e muscoli, oltre a caduta della pressione arteriosa.

                      Va specificato che, di per sé, il commercio di mandorle amare non è vietato. Questa tipologia più selvatica viene infatti utilizzata, in piccole quantità, per aromatizzare liquori e dolci tipici, come gli amaretti o il marzapane. Il tutto avviene previa cottura, con il calore che neutralizza la tossicità dell’acido cianidrico rendendo quindi sicuro il loro consumo.

                      Ma nel consumo tradizionale le mandorle amare non sono ammesse: se capita di trovarne qualcuna in una confezione, si tratta appunto di un errore e si sconsiglia di mangiarla. Nell’aspetto infatti le tipologie sono molto simili, è difficile riconoscerle visivamente durante i processi di lavorazione e confezionamento. Il loro sapore amaro è già di per sé un deterrente, per questo è difficile mangiarne una quantità tale da avere effetti collaterali importanti.

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