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                      Melograno, accordo tra Masseria Fruttirossi e B&B Frutta. Ecco i dettagli

                      Masseria-Fruttirossi-melograno-q
                      È stato siglato a fine aprile l’accordo strategico tra Masseria Fruttirossi di Castellaneta (Taranto) e la B&B Frutta di Verona, per la commercializzazione in esclusiva dei melograni, prodotti dall’azienda pugliese su un’estensione di 250 ettari. L’obiettivo per il 2020 è di raggiungere un quantitativo di 11 mila tonnellate, contro le 900 del 2017. Dal 2018 la produzione sarà tutta certificata biologica. 12 ettari sono dedicati alle bacche di goji e a quelle di aronia. Il magazzino è in fase di completamento e dal 2018 si occuperà anche della trasformazione: succhi di frutta freschi, arilli per la quarta gamma, buccia per l’industria farmaceutica e per la cosmesi. B&B Frutta metterà a disposizione la sua quarantennale esperienza nel settore melicolo. LoMe Super Fruit è il marchio che accompagnerà i frutti sul mercato

                       

                      Dalla Redazione

                       

                       

                      Non una semplice collaborazione commerciale ma un progetto condiviso, quello tra la Masseria Fruttirossi di Castellaneta (Taranto) e la B&B Frutta di Verona. Oggetto dell’accordo, siglato a fine aprile, è il melograno, frutto simbolo di abbondanza e di longevità, ricco di molteplici proprietà terapeutiche e antitumorali, prodotto in buona parte proprio nelle campagne del Tarantino, territorio divenuto leader in termini di superfici investite in Puglia (con una quota di impianti di circa il 70 per cento) e in Italia (40 per cento), secondo la Confagricoltura. Masseria Fruttirossi dispone di 250 ettari in un unico appezzamento, tutti già piantumati e in produzione: 40 sono della varietà precoce Ako (la raccolta inizia a settembre), 200 sono della varietà Wonderful, 12 sono invece destinati alle bacche di goji e di aronia.

                       

                      Masseria-Fruttirossi-lome-melogranoParliamo quindi di un investimento importante, che nel 2020, in piena produzione, darà un output di 11 mila tonnellate di melograni, tutti da agricoltura biologica (è ora in corso la conversione), mente quest’anno la prima produzione sarà di circa 900 tonnellate. Adiacente all’azienda agricola è anche in fase di completamento il magazzino, con la macchina calibratrice per la selezione e il confezionamento che entrerà in funzione questa estate. Ci sono anche le celle per la conservazione dei frutti – si parla di 6 mesi ma siamo ancora in fase di sperimentazione – mentre dal prossimo anno l’azienda si occuperà anche della fase di trasformazione, con succhi di frutta, arilli sgranati per la quarta gamma, buccia per l’industria farmaceutica, quella zootecnica e della cosmesi. Del frutto insomma non si butta via niente.

                       

                      Masseria-Fruttirossi-lome-aerea

                      Una veduta aerea della Masseria Fruttirossi di Castellaneta

                      In particolare, per i succhi di frutta, è in corso una collaborazione con l’Università di Foggia per ottenere un estratto fresco e biologico con shelf life di 90 giorni, mentre per la parte agronomica c’è una collaborazione con l’Università di Bari. L’accordo con la B&B Frutta permetterà a Masseria Fruttirossi – che aveva uno stand all’ultima edizione di Macfrut – un accesso agevolato alla grande distribuzione italiana ed estera, partner di riferimento per l’azienda scaligera, che esporta mele in tutti i continenti e ha un’esperienza quarantennale. I melograni inoltre, a differenza dei kiwi, possono viaggiare senza problemi assieme alle mele. È già stato definito anche il marchio che accompagnerà i prodotti: LoMe Super Fruit, acronimo di Love Melograno, ma anche di Love Me. I primi frutti? Arriveranno sul mercato nazionale nel mese di settembre. In quale catena distributiva? Lo scopriremo presto!

                       

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