di Eugenio Felice
Una nuova varietà di mela? Ancora? Dove la mettiamo? Si chiederanno i responsabili ortofrutta della grande distribuzione leggendo della nuova mela Soluna che presto potrebbe essere prodotta anche in Alto Adige, dove è in fase di prova. Una mela distintiva per il suo colore bordeaux scuro, con lenticelle gialle molto accentuate, e una polpa bianchissima che tarda ad imbrunire grazie all’alto contenuto di flavonoidi. Una mela rustica, resistente alle manipolazioni e in grado di reggere a lungo sia nelle celle di conservazione delle centrali ortofrutticole che nella cucina del consumatore finale. La varietà si chiama ANABP 01 ed è attualmente coltivata in Australia. Per gli addetti ai lavori il debutto commerciale della mela, con il brand Soluna, è stato alla fiera Asia Fruit Logistica 2022.
Chi c’è dietro alla mela Soluna? TopStar, una co-venture tra Star Fruits (Francia) e TopFruit (Sudafrica), che ne detiene in diritti a livello globale. Star Fruits è chi gestisce la mela Pink Lady e non è un caso: il papà di Soluna è proprio il breeder australiano John Cripps che ha dato i natali anche alla mela club più famosa al mondo. Lo sviluppo della varietà ANABP 01 è partito nel 1992 mentre i primi campi prova risalgono al 2014. Dopo la presentazione ad Asia Fruit Logistica 2022 del brand Soluna, i primi volumi commerciali sono arrivati nel Sudest asiatico – Hong Kong, Thailandia, Malesia, Singapore, Filippine, Indonesia – e a Dubai, con risultati molto sopra le aspettative. L’esportatore australiano esclusivo è WA Farm Direct e, secondo lui, le vendite non potevano andare meglio.
“Soluna ha sovraperformato le attività di esportazione australiane, con le esportazioni che rappresentano già il 30% del totale delle esportazioni di mele australiane, mentre ANABP 01 rappresenta ancora solo il 2,5% del totale delle piantagioni di mele in Australia con frutteti molto giovani”, ha osservato TopStar. Le vendite di frutta sono state supportate da significative attività di marketing. A livello globale, TopStar ha creato 62 siti di test in 16 Paesi ed entro il 2025 il programma di ricerca ANABP 01 dovrebbe coprire una rete di 115 siti di test in 25 diverse località a livello internazionale. In Europa la varietà viene testata in quattro Paesi: Italia, Francia, Spagna e Svizzera. Nel resto del mondo è in fase di sperimentazione in Brasile, Canada, Stati Uniti, Sud Africa, Messico, Cile e Giappone.
“I primi risultati della ricerca europea hanno fornito ottimi riscontri sul gusto e sull’aspetto della mela Soluna – ha affermato in una nota TopStar – mentre anche i partner americani hanno ricevuto feedback positivi dai campioni di frutta distribuiti. Quest’anno verranno proseguite le ricerche e i test sui consumatori”. Insomma l’innovazione varietale non si ferma, nonostante l’abbuffata – per qualcuno eccessiva – degli ultimi anni, ma è giusto così, perché il mondo dei consumi è in continua evoluzione e bisogna intercettare le nuove opportunità. Sarà venduta in Italia? Probabile, i test sono in corso in Alto Adige, ma nulla è scontato perché non è una varietà facile da produrre. Infine una curiosità: prima di chiamarsi Soluna la varietà ANABP 01 si chiamava Bravo, brand che resta ancora per il mercato australiano, dove è considerata la Louis Vuitton delle mele.
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