L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
                      L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA

                      Mele, 193 mila tonnellate vendute a gennaio. Assomela fa il punto sulla stagione

                      Mele Assomela previsioni

                      Mele: foto Shelley Pauls, Unsplash

                      Il 13 febbraio scorso il consueto comitato marketing di Assomela ha esaminato le giacenze italiane e la situazione di mercato, nonché le previsioni di produzione dell’Emisfero Sud, ed è stata l’occasione per un confronto sui principali temi di discussione a livello europeo. Le vendite di mele per il mercato fresco del mese di gennaio sono state piuttosto vivaci e hanno sfiorato le 193.000 tonnellate, superando leggermente la media dello stesso periodo delle passate cinque stagioni.

                      Per le varietà, la Golden Delicious, la cui giacenza al 1° febbraio di 419.801 tonnellate, rimane superiore di 27% rispetto alla scorsa stagione e registra vendite nel mese di gennaio superiori del 8% in confronto allo stesso mese della stagione passata. La situazione per la Red Delicious presenta un minimo record per lo stock nel mese di febbraio con 63.877 tons, ben 42% inferiore rispetto alla scorsa stagione e darà ancora più spazio alle altre varietà, tra cui in modo particolare le varietà club, dove i piani di vendita procedono regolarmente così come inizialmente impostati. Le vendite di Gala in gennaio sono procedute come previsto dai piani di decumulo, esattamente come per la Granny Smith con la giacenza più bassa degli ultimi cinque anni sfiorando appena le 53.000 tonnellate. Buona prestazione anche per la varietà Fuji, con vendite in linea con gli anni precedenti e stock al 7% sotto i dati della scorsa stagione.

                      Le previsioni per la produzione dell’Emisfero Sud

                      Il comitato marketing ha anche analizzato le previsioni di produzione dei paesi dell’Emisfero Sud, utili per comprendere le dinamiche del mercato mondiale di mele nei prossimi mesi. A livello produttivo, secondo i dati di WAPA, la produzione dei paesi dell’Emisfero Sud dovrebbe crescere dell’1,1% rispetto al 2023, raggiungendo 4.775.530 tonnellate, pur restando il 4% inferiore alla media del triennio precedente. Si prevede anche un aumento delle esportazioni (+8%), privilegiano le aree dell’Estremo Oriente, mentre le esportazioni verso l’Europa dovrebbero rimanere stabili. La Gala rimane la varietà principale con un raccolto che dovrebbe avvicinarsi a 1,6 milioni di tons, seguita da Fuji, Cripps Pink e Granny Smith.

                      Dalla crisi di Suez ai dossier in UE

                      Questo contesto, pur con le incertezze derivanti dalla situazione geopolitica internazionale, conferma prospettive abbastanza positive per il prosieguo della stagione commerciale, anche se permane alta la pressione dei costi dei fattori di produzione, della logistica e dell’inflazione sulla redditività delle aziende.

                      Per quanto riguarda la crisi in atto nel Canale di Suez, Assomela auspica una rapida risoluzione della situazione, che sta gravemente impattando l’export di mele, in maniera diretta ed indiretta.

                      Per quanto riguarda i dossier europei, il neo direttore Missanelli si trova questa settimana a Bruxelles per alcuni primi incontri istituzionali e per seguire da vicino i dossier che preoccupano il settore melicolo e frutticolo, primi tra tutti il rinnovo del Captano, principio attivo fondamentale oggi per coltivare mele, e il regolamento imballaggi, che si trova ora in fase di avanzata discussione. “Il rinnovo del captano è fondamentale per la coltivazione di mele – dichiara Missanelli – e stiamo cercando di organizzare una posizione ancora più forte da sottoporre a tutti i livelli per contrastare la pericolosa tendenza a sottovalutare le valutazioni finora fatte a livello comunitario”.

                      Per quanto riguarda il regolamento imballaggi, Assomela, in continuità con quanto già espresso in passato, auspica che il comparto ortofrutticolo venga tutelato dal rischio di essere preso di mira con obiettivi ideologici e distanti dalla realtà, come sarebbe il divieto indiscriminato dell’uso di imballaggi, proposto dalla Commissione e replicato dal Consiglio. Gli imballaggi non sono un vezzo del settore produttivo, ma contribuiscono a una corretta informazione, a tutela dei consumatori a prevenire dagli sprechi alimentari e da possibili rischi microbiologici. I produttori sono da lungo tempo impegnati ad usare materiali sempre più sostenibili e meno impattanti dal punto di vista ambientale.

                      Copyright: Fruitbook Magazine