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                      Mele a polpa rossa nuovi functional food? Lo studio di Laimburg

                      Il Centro di Sperimentazione Laimburg, in collaborazione con l’Università di Trento e la Fondazione Edmund Mach, ha realizzato uno studio che rivela che le mele a polpa rossa, rispetto alle varietà tradizionali, hanno una maggiore concentrazione di antociani e polifenoli, non solo nella polpa, ma anche nella buccia. Quindi potrebbero essere utilizzate come cosiddetto “alimento funzionale”, ovvero come un cibo che soddisfa i criteri di una dieta sana, promuove il benessere dell’organismo e contrasta i processi degenerativi del corpo umano. E sono ancora più preziose se consumate con la buccia

                      Dalla Redazione

                      mele a polpa rossa

                      Le mele a polpa rossa, ricche di antociani e polifenoli, sono i nuovi alimenti funzionali

                      Le mele polpa rossa sono cibi funzionali antiaging? Lo rivela uno studio congiunto realizzato dal Il Centro di Sperimentazione Laimburg insieme all’Università di Trento e la Fondazione Edmund Mach, che ha indagato i componenti rilevanti per la salute presenti in 22 diverse varietà di mele. Tutte e 22 le varietà sono state coltivate sotto le stesse condizioni nel sito di Laimburg: cinque tra queste sono varietà antiche, 12 sono varietà attualmente disponibili sul mercato, cinque varietà a polpa rossa.

                      I componenti rilevanti per la salute che sono stati studiati sono i polifenoli e gli antiossidanti, come spiega una news sul sito del centro di Laimburg. I polifenoli sono composti naturali presenti in piante che presentano caratteristiche bioattive come coloranti, aromi o tannini. Molte classi di polifenoli, come le antocianine, sono ritenute in grado di avere effetti antinfiammatori o di prevenzione dei tumori; si pensa che proteggano le cellule del corpo dai radicali liberi, rallentino l’ossidazione cellulare e riducano i depositi di grasso nei vasi sanguigni. Gli antiossidanti sono composti chimici che rallentano o impediscono completamente l’ossidazione di altre sostanze. Neutralizzano i cosiddetti “radicali liberi” e possono quindi proteggere dallo stress ossidativo, collegato all’invecchiamento e allo sviluppo di alcune malattie.

                      “Nel nostro studio abbiamo esaminato nuove varietà di mele per la futura coltivazione e vendita in Alto Adige – spiega Michael Oberhuber, direttore del Centro di Sperimentazione Laimburg -. I nostri risultati dimostrano che possiamo utilizzare il profilo metabolico delle mele per valutare la qualità dei frutti per i programmi di selezione varietale o per l’identificazione di nuove varietà di mele particolarmente preziose per la nostra alimentazione”. “Tra le varietà di mele esaminate nello studio – aggiunge Peter Robatscher, responsabile del Laboratorio per Aromi e Metaboliti del Centro di Sperimentazione Laimburg -, alcune varietà a polpa rossa si sono dimostrate essere un’opzione promettente, in quanto contengono importanti ingredienti salutari”. Queste varietà, secondo lo studio, potrebbero quindi essere considerate dei “functional foods”, ovvero degli alimenti funzionali che, data la loro ricchezza di molecole benefiche per l’organismo, sono importanti nella dieta quotidiana e si rivelano fondamentali per fare prevenzione a tavola.

                      mele a polpa rossa

                      Anche la buccia delle mele a polpa rossa è ricca di molecole preziose per l’organismo

                      I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista scientifica internazionale “Metabolites”. Si tratta del primo lavoro scientifico che utilizza modelli matematici e statistici avanzati per studiare la relazione tra i polifenoli nella polpa e gli antiossidanti nella buccia. Gli autori sono Adriana Teresa Ceci, dottoranda presso il Dipartimento di Scienze Biomolecolari dell’Università di Trento, il prof. Fulvio Mattivi dell’Università di Trento e Pietro Franceschi della Fondazione Edmund Mach. “Abbiamo scoperto che la concentrazione di composti polifenolici nelle varietà commerciali e a polpa rossa varia significativamente rispetto a quella delle varietà antiche”, spiega Adriana Teresa Ceci. “In particolare, alcune varietà di mele a polpa rossa avevano una concentrazione più significativa di antociani e allo stesso tempo un alto contenuto di altre classi polifenoliche nella polpa. Inoltre, abbiamo trovato notevoli livelli di antociani totali nella parte di buccia esposta al sole”.

                      I risultati dello studio suggeriscono quindi che il frutto dovrebbe essere mangiato per intero, compresa la buccia.

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