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                      Mele, alleanza tra la trentina SFT e VOG di Bolzano? Georg Kössler frena

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                      La sede di SFT ad Aldeno (Tn), importante realtà delle mele in Trentino (copyright: Fm)

                      Mele, acque agitate in Trentino. Dopo il naufragio di OP Valli Trentine, dopo la chiusura del sodalizio con il Gruppo Apofruit, SFT – Società Frutticoltori Trento, importante realtà delle mele in Trentino con una quota di biologico attorno al 50%, presieduta da Silvano Grisenti, nell’ultimo incontro con i soci dello scorso 7 aprile, ha paventato la reale possibilità di divorziare da APOT e dal sistema melicolo trentino per approdare nel porto della altoatesina VOG, guidata da Georg Kössler, la più grande realtà melicola italiana. Lo stesso presidente di VOG, in una nota stampa, pur non nascondendo una collaborazione in corso con SFT così come con Melinda, ha preso le distanze: “Non intendiamo essere coinvolti nelle discussioni interne del mondo agricolo trentino

                      di Eugenio Felice

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                      La sede di SFT ad Aldeno (Tn), importante realtà delle mele in Trentino (copyright: Fm)

                      SFT – Società Frutticoltori Trento di Aldeno (Tn), rilevante realtà trentina delle mele con circa il 50% di produzione biologica, ha riunito i soci lo scorso 7 aprile per parlare del futuro. Gli ultimi 10 anni hanno visto prima il divorzio dal Consorzio La Trentina, poi il naufragio di OP Valli Trentine (la corsa in solitaria sotto la presidenza di Mauro Coser), infine la chiusura del sodalizio con il Gruppo Apofruit. All’orizzonte, secondo le parole pronunciate dall’attuale presidente di SFT, Silvano Grisenti, c’è ora il consorzio altoatesino VOG, che è anche la maggiore realtà italiana nelle mele per volumi commercializzati. È la strada più percorribile: le alternative sono l’alleanza con un’azienda privata, come la Fratelli Clementi di Laives (Bz), o il matrimonio con il sistema APOT / Melinda, peraltro auspicato a inizio aprile alla fiera Fruit Logistica da Ernesto Seppi, presidente di Melinda.

                      La convinzione del presidente di SFT, Silvano Grisenti, è che da soli oggi non si vada da nessuna parte. “Abbiamo il dovere di essere un ponte verso l’Alto Adige. L’unica speranza come Trentino, anche nel nostro settore, è di ritagliarci una nicchia: la globalizzazione, senza qualità, ci estromette dal mercato“, ha dichiarato durante l’incontro con i soci del 7 aprile, motivando la sua idea di aprire un nuovo capitolo della storia di SFT iniziando un cammino assieme a VOG. “Dobbiamo salvaguardare la storia, voi soci avete avuto coraggio in tempi difficili. Cento posti di lavoro non sono pochi, dobbiamo creare le condizioni perché i dipendenti possano avere certezza nel domani”. “Dobbiamo crescere – ha sottolineato il presidente Grisenti – e la proposta di VOG ci permette di farlo. Questa decisione è anche nell’ottica di una maggiore remunerazione per voi soci e riconoscervi ciò che vi spetta”.

                      Tutto pronto quindi per suggellare il nuovo sodalizio tra la trentina SFT e l’altoatesina VOG? Non proprio. A distanza di qualche giorno è arrivata la parziale smentita di Georg Kössler, il presidente di VOG: “Il focus del nostro consorzio è da sempre quello di commercializzare nel miglior modo possibile le mele dei nostri produttori altoatesini. Questo obiettivo è previsto anche dallo statuto di VOG. Non intendiamo essere coinvolti nelle discussioni interne del mondo agricolo trentino. Manteniamo per tradizione un rapporto di buon vicinato con il mondo cooperativo regionale, sempre nel rispetto dei ruoli, al di là dei rapporti personali. Il nostro intento è quello di rafforzare la collaborazione con i vari soggetti del mondo delle cooperative di tutta la regione, senza interferenze nelle strategie commerciali”. Difficile quindi che la SFT possa entrare a far parte del consorzio VOG, più facili collaborazioni di varia natura.

                      Collaborazioni che peraltro sono già in corso, come ha riferito lo stesso Kössler: “Il nostro statuto prevede che VOG lavori a favore dei soci della provincia di Bolzano. Possiamo quindi ipotizzare degli accordi di natura commerciale con altre realtà, ma non possiamo ipotizzare adesioni. Abbiamo rapporti di buon vicinato con tutte le organizzazioni dei produttori. Ad esempio nel campo dell’innovazione varietale stiamo collaborando con Melinda, mentre con SFT abbiamo avuto di recente quella che si può definire una prestazione di servizio: nelle nostre sale non c’era più capacità libera nella lavorazione e per questo abbiamo chiesto una loro disponibilità. Ma ripeto: non vogliamo interferire in alcun modo con le strategie del mondo frutticolo trentino“. Intanto Melinda ha fatto sapere di essere sempre disponibile al dialogo, alla trasparenza e a nuove aggregazioni con il sistema ortofrutticolo trentino”.

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