di Eugenio Felice
In periodo di inflazione galoppante – nei primi 11 mesi del 2022 ha raggiunto l’11,8% in Italia – e di economia che boccheggia con gli stipendi che non salgono, abbiamo fatto un giro nei supermercati classificati come campioni del risparmio, i discount, per vedere il prezzo della mela più prodotta e venduta in Italia, la Golden Delicious che raggiunge l’apice della sua qualità nei terreni collinari e montuosi del Trentino e dell’Alto Adige. La città presa in esame, per comodità, è Verona, dove ha sede la nostra redazione.
Per poter fare un confronto corretto abbiamo considerato solo le Golden Delicious vendute sfuse, senza quindi alcun tipo di imballaggio. Siamo stati da Eurospin, da Lidl, da MD, da Aldi e da Prix Quality. I prezzi li vedete nella tabella qui sopra: variano dai 99 centesimi al kg di Aldi, un prezzo in offerta rispetto agli 1,49 euro al kg del prezzo non in offerta (come indicato dal cartellino), passando agli 1,49 euro al kg di MD e agli 1,69 euro al kg di Eurospin e Lidl, per arrivare agli 1,99 euro al kg del discount veneto Prix Quality.
Alcune considerazioni. Da Lidl abbiamo trovato il più alto numero di referenze per la Golden Delicious. Oltre a quelle vendute sfuse fornite da VIP Val Venosta a 1,69 euro al kg (piuttosto mature in verità nel punto vendita di Bussolengo), le abbiamo trovate in sacco da 2 kg a 2,69 euro (1,35 euro al kg, fornitore VIP Val Venosta) e sempre in sacco da 2 kg a 2,15 euro (1,08 euro al kg, fornitore B&B Frutta di Verona), in cassetta da 3 kg a 2,99 euro (0,99 euro al kg, fornitore Melinda, marchiate DOP Mela Val di Non), in vassoio di cartoncino da 4 frutti e 650 grammi a 1,29 euro (1,98 euro al kg, fornitore Melinda).
Altra considerazione. Nonostante il 2022 abbia registrato un aumento dei costi generalizzato per il coltivatore e per la centrale ortofrutticola, i prezzi di vendita nei due maggiori discount italiani, Eurospin e Lidl, sono identici a quelli che avevamo rilevato lo scorso febbraio: 1,69 euro al kg. Prezzi non in offerta (al contrario di Aldi che era in offerta a 0,99 euro al kg). Quindi i fornitori, in questo caso i grandi consorzi del Trentino e dell’Alto Adige, hanno avuto un aumento dei costi, ma alla fine sullo scontrino questo aumento non c’è.
Quindi Eurospin e Lidl hanno rinunciato a parte dei propri margini per tutelare il potere d’acquisto degli italiani? Hanno chiesto anche un “sacrificio” ai fornitori? Questo noi non lo sappiamo, ma va considerato che c’è un decreto legge, il 198/21, inerente alle pratiche sleali lungo le filiere agroalimentari, che vieta ai gruppi distributivi di acquistare frutta e ortaggi a un prezzo inferiore ai costi di produzione, prezzo inteso come somma dei costi del coltivatore e dei costi della centrale ortofrutticola (selezione, confezionamento, conservazione, marketing, logistica).
Nel caso delle mele Golden vuol dire che il gruppo distributivo, che si chiami Eurospin o Esselunga, deve pagare oggi al fornitore non meno di 90/95 centesimi al kg (42/45 cent. costo produttore, 45/50 cent. costo centrale ortofrutticola). Un prezzo più basso è illegale e sanzionabile dall’ICQRF con multe pari al 5% del fatturato dell’anno precedente, per salire al 10% in caso di recidiva. Quindi sulle mele di prima scelta vendute a 0,99 euro al kg – alcuni retailer hanno un formato convenienza a questo prezzo – il distributore o ci perde soldi o viola la Legge.
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