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                      MUJI inaugura a Tokyo l’ortofrutta minimal che punta su qualità e Km zero

                      Nel quartiere Yurakucho di Tokyo la multinazionale MUJI apre uno store nuovo di zecca, dove in un corner dalle linee minimal è possibile acquistare frutta e verdura fresca di stagione. Sono solo 300 le referenze disponibili –  tutte coltivate a livelli ridotti o nulli di pesticidi – all’insegna della qualità e con un occhio di riguardo per prodotti locali e varietà tipiche. Per la catena specializzata in abbigliamento e arredamento si tratta di una prima assoluta. La finalità dell’iniziativa, però, è ambiziosa: qui si vuole insegnare ai cittadini di Tokyo che il cibo non è una semplice commodity

                       

                      di Massimiliano Lollis

                       

                      Il nuovo store MUJI a Yurakucho (Tokyo)

                      Non c’è niente da fare: quando si tratta di design minimalista i giapponesi hanno sempre qualcosa da insegnare, perfino nell’ortofrutta. Un esempio di questi giorni viene dal quartiere Yurakucho a Tokyo, dove in uno store da due piani appena rinnovato la multinazionale giapponese MUJI ha inaugurato un corner ortofrutta nuovo di zecca e molto speciale. 

                       

                      Qui frutta e verdura vengono infatti presentate al pubblico all’interno di cassette e scaffali realizzati completamente in legno chiaro. L’arredamento, caratterizzato da linee essenziali e allo stesso tempo naturali, assieme alla presenza di frutta e verdura fresca (perfino pannocchie di campo) evoca l’idea di un vero e proprio mercato di campagna.

                       

                      Cassette in legno chiaro e minimal contraddistinguono il reparto ortofrutta di MUJI

                      Dal punto di vista dell’assortimento, la disponibilità è piuttosto limitata: appena 300 referenze, un numero esiguo per una catena che potrebbe permettersi ben altri volumi. Ma si tratta di una scelta ben precisa, dettata dalla volontà di puntare sulla qualità dei prodotti. “Nel punto vendita di Yurakucho – promette l’azienda sul suo sito web – venderemo sempre prodotti di qualità e gustosi, rifornendoci sempre tramite produttori che utilizzano piccoli o nulli quantitativi di pesticidi”.

                       

                      In più, la catena punta su prodotti di stagione e su varietà rare e locali di frutta e verdura, sempre all’insegna del gusto e perfino a discapito della perfezione estetica. Nello store, infatti, saranno venduti anche articoli che, pur non rispecchiando gli standard commerciali di forma e misura, possono ugualmente soddisfare il palato dei consumatori più esigenti.

                       


                      Nelle intenzioni dell’azienda, le finalità del nuovo reparto frutta vanno però ben oltre la semplice vendita di prodotti freschi, che pur rappresenta una prima assoluta per la multinazionale giapponese specializzata in abbigliamento e arredamento. “Il nostro obiettivo per il reparto ortofrutta – continua l’azienda – è poter offrire ai clienti l’opportunità di conoscere il mondo dei produttori e dei luoghi dai quali provengono i prodotti e ripensare così la propria relazione con il cibo”. 

                       

                      In effetti l’iniziativa si rivolge proprio ai cittadini di Tokyo che, vivendo lontani dalla realtà della campagna, finiscono spesso per considerare il cibo come una semplice commodity e non come il risultato di un lungo e paziente percorso produttivo. Proprio per consolidare la relazione tra i consumatori che vivono nelle città e il mondo della produzione agricola, l’azienda prevede di applicare sui prodotti in vendita cartelli con informazioni sui produttori ma anche con ricette e consigli per un consumo ideale e gustoso. Oltre al pane appena sfornato, nella panetteria con caffetteria al primo piano c’è poi la possibilità di consumare zuppe prodotte direttamente con la verdura venduta al reparto.

                       

                      Pannocchie fresche per un’ambientazione agreste nel centro di Tokyo

                      L’iniziativa – accattivante e probabilmente in fase ancora sperimentale – entra così a far parte del più grande disegno di sviluppo della multinazionale giapponese, che in questo momento sta portando avanti progetti ambiziosi e milionari nel settore alberghiero. Sono infatti in via di realizzazione due hotel marchiati MUJI: quello nella città cinese di Shenzhen – che sarà pronto prima della fine di quest’anno – e quello che sorgerà a Ginza (Tokyo) entro i primi mesi del 2019.

                       

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