L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
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                      Nasce il marchio ‘Viviana’ per rilanciare il mercato dell’uva da tavola

                      viviana
                      L’iniziativa raccoglie 12 OP, in totale 351 produttori, che cercano così di reagire al calo dei consumi: nell’arco di 13 anni (dal 2000 al 2013) il consumo medio di ortofrutta è diminuito di 138 chili a famiglia, e gli acquisti sono passati da 461chili a 323 chili

                       

                      viviana

                      Il progetto “Viviana, l’uva italiana” – l’iniziativa volta a valorizzare l’uva da tavola, finanziata dall’Unione Europea e promossa da Italia Ortofrutta che da decenni punta all’aggregazione tra produttori del settore – è stato presentato nei giorni scorsi a Fruit Innovation. Sono dodici le Organizzazioni di Produttori (OP) che hanno deciso di aderire al progetto, pronte a riconoscersi e farsi conoscere dal mercato tramite un marchio comune. Una scelta precisa di valorizzazione del settore, che cerca di opporsi con una strategia di inclusività alla forte crisi che da qualche anno lo attraversa. I consumi infatti sono calati senza sosta: solo nel 2010 le famiglie italiane acquistavano annualmente 8.254.164 tonnellate di ortofrutta l’anno, scese a 8.187.742 nel 2011, a 8.023.756 nel 2012 per arrivare alle 7.843.229 tonnellate del 2013 (fonte Ismea). Riassumendo, nell’arco di 13 anni (dal 2000 al 2013) il consumo medio di ortofrutta è calato di 138 chili a famiglia, e gli acquisti sono passati da 461chili a 323 chili. Dati che non lasciano spazio all’indifferenza e richiamano i player del settore a una presa di coscienza – e a una soluzione – più tempestiva possibile.

                       

                      I consumatori oggi non si accontentano di un’informazione di prodotto orizzontale, ma accolgono con favore le iniziative volte a fare cultura autentica su quanto arriva nelle loro tavole. Viviana – che raccoglie 351 produttori per una superficie coltivata totale di 4.656 – è un progetto che fa cultura sul prodotto uva da tavola, ottimizzandone l’ampiezza della gamma dell’offerta, l’alto livello qualitativo e, non ultimo, il valore del saper fare dei produttori coinvolti, tutti provenienti da Puglia, Sicilia e Basilicata, territori vocati alla coltivazione di uva da tavola.

                       

                      “Cultura di prodotto, inclusività, valorizzazione: sono questi i perni che reggono l’intero progetto Viviana”, spiega Vincenzo Falconi, direttore di Italia Ortofrutta – Unione nazionale. “La crisi economica ha attraversato il nostro settore in maniera capillare, per questo è necessario creare nuovi valori, rendendo visibile il nostro prodotto attraverso un marchio unico in grado di comunicare al consumatore informazioni utili ad accrescere il valore dell’uva da tavola. I produttori che hanno deciso di partecipare al progetto Viviana – prosegue Falconi – immettono sul mercato uva di prima scelta, superando così la criticità legata alla frammentazione dell’offerta. Questo è il modo migliore per uscire dalla crisi che ha colpito tutti: produttori, consumatori e grande distribuzione”, conclude. Il marchio Viviana riunisce quindi alcune delle migliori organizzazioni esclusivamente italiane di produttori per sviluppare nuove relazioni con la Gdo in un’ottica di partnership. Le OP coinvolte infatti sono in grado di fornire un approvvigionamento costante sia dal punto di vista temporale che di qualità, valori che certamente possono contribuire alla fidelizzazione del cliente. Ed è proprio questo uno dei punti di forza di Viviana: portare nei supermercati un prodotto 100 per cento made in Italy e mettere a sistema una serie di plus che le Organizzazioni dei Produttori coinvolte potevano già vantare, ma che vedranno potenziate grazie al marchio Viviana.