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                      Natural Branding, l’obiettivo? Diminuire il rischio di frodi e salvaguardare l’ambiente

                      natural Branding_Pere Carreffour

                      La quarta edizione di Fresh Retailer ha visto una nuova area espositiva chiamata “Inspiring packaging showcase” dedicata, come suggerisce il nome, alle soluzioni di packaging innovativo. Tra gli espositori, uno si differenzia per la totale assenza di packaging. Stiamo parlando di Natural Branding, nato dalla tecnologia sviluppata da Laserfood che nel 2016 intraprende la collaborazione con la multinazionale JBT Corporation per la commercializzazione, la distribuzione e lo sviluppo delle macchine. Grazie alla “marchiatura laser” questa tecnologia si propone di diminuire il rischio di frodi alimentari e l’impatto sull’ambiente

                      di Valentina Bonazza

                      Natural Branding

                      (copyright: Fm)

                      Soluzioni di packaging innovativo, la tecnologia Natural Branding è stata sviluppata da Laserfood già nel 2006 a Valencia. L’azienda è stata creata con l’intento di trovare una soluzione ad un problema importante nel settore della frutta e verdura fresca: l’assenza di un’identificazione permanente su ogni frutto. Nel 2007, Laserfood ha così avviato il progetto Laser Mark grazie anche al sostegno del programma di Innovazione tecnologica dell’Unione Europea, che cercava di contribuire allo sviluppo di tecnologie rispettose dell’ambiente. Infatti, la tecnologia Laser Mark riduce l’impatto di carbonio del 99,9%, oltre ad apportare molteplici benefici ambientali come la riduzione dello spreco di risorse come inchiostro, plastica, colla o carta ed evitare le emissioni di gas serra generate dal trasporto degli adesivi. Infine, a differenza degli adesivi, questa tecnologia garantisce costantemente il diritto dei consumatori europei di essere informati sul produttore e sull’origine dei loro prodotti.

                      Inizialmente, la tecnologia Natural Branding è uno svilippo di packaging alimentare innovativo ed è stata utilizzato principalmente su agrumi e meloni, ma, con la crescita della domanda, “abbiamo continuato la nostra ricerca e abbiamo iniziato ad applicare il Natural Branding a nuovi prodotti ortofrutticoli. – ci spiega Stephane Merit, business development di JBT Laser Food – Oggi è possibile marcare la maggior parte della frutta e della verdura fresca, come i kiwi e le nettarine, che sono frutti fantastici con cui lavorare, purché si sappia come farlo. Infatti, ogni buccia di frutta è diversa e ogni frutto reagirà in modo diverso al Natural Branding. Per esempio, una mela Golden non è contrassegnata allo stesso modo di una mela Gala. Inoltre non si può marchiare una banana come si farebbe per un’anguria. Tutto questo è un know-how unico che Laserfood ha sviluppato nel nostro laboratorio e facciamo continue ricerche per poter offrire la più ampia gamma possibile di soluzioni e packaging innovativi.”

                      Natural Branding

                      La tecnologia Natural Branding ha così avuto inizio in Spagna e Carrefour è stato il primo supermercato a chiedere ai suoi fornitori di angurie di contrassegnarle con la tecnologia Natural Branding. “Carrefour offriva un’anguria premium senza semi, ma si sono accorti che i clienti toglievano l’etichetta dall’anguria premium per ‘spacciarla’ per un’anguria normale e pagare quindi un prezzo inferiore. – ci spiega Stephane Merit –  Introducendo la nostra tecnologia, hanno risolto il problema”.

                      Natural Branding ha avuto un notevole successo nel Nord Europa, dove i consumatori chiedevano modi più ecologici per identificare la frutta che acquistavano. “L’Olanda, la Svezia, la Germania sono diventati mercati importanti per noi, – continua Merit – “ il settore biologico ha rappresentato un’enorme opportunità di crescita anche per Laserfood. I principali fornitori di frutta e verdura biologica in Europa sono nostri clienti: Eosta (leggi qui) e Biofreshi in Olanda, Lehmann Natur in Germania, Agricolli Bio in Italia (l’azienda è specializzata nella produzione di kiwi biologici e forniscono, tra gli altri, Lidl e ICA)”. Anche i principali rivenditori europei propongono frutta marchiata con la tecnologia Natural Branding: il già citato Carrefour, poi ancora LidlAldiEdekaNettoICAJumboDelhaizeRewe e altri. “Abbiamo anche clienti in Francia, come Philibon, il più grande fornitore francese di meloni charentais che possiede 4 macchine Natural Branding e Clairettes, specialista di pesche e nettarine di qualità superiore che ne possiede due” conclude Merit.

                      Natural Branding

                      (copyright: Victor Balaguer 2016)

                      Ma come funziona esattamente? I prodotti ortofrutticoli che si intendono personalizzare vengono fatti passare sotto ad un fascio di luce che viene indirizzato sulla parte di buccia che si vuole marchiare, in questo modo, le cellule colpite si ritraggono (è un processo simile a quando si prende il sole sulla spiaggia) mentre le cellule che non vengono colpite restano “addormentate”. Inizialmente non si noterà nulla, in quanto la marcatura è molto tenue, però nel giro di poco meno di dieci minuti la marcatura diventa visibile. Questo perché  viene spruzzato un liquido di contrasto sulla marcatura appena fatta: le cellule che hanno ricevuto la luce reagiscono al liquido di contrasto cambiando il loro colore, mentre le altre cellule rimaste “all’oscuro” non subiscono cambiamenti.  L’unità Laser Mark permette così di personalizzare sul posto le grafiche grazie ad un sistema di caricamento intuitivo e una rapida memorizzazione delle grafiche vettoriali che si vogliono apporre sull’ortaggio.

                      I vantaggi di Natural Branding sono diversi e a tutti i livelli della catena, ed è per questo motivo che la Commissione Europea ha sostenuto il loro lavoro e ha approvato un regolamento nel 2013 per dare un quadro giuridico alla tecnologia: “Poiché il marchio è permanente, è ora possibile eliminare le frodi – a differenza degli adesivi, infatti, il marchio Natural Branding rimane sul frutto – così gli acquirenti non possono togliere il marchio nei negozi e cambiare il prezzo del prodotto, ad esempio. – ci fa notare Stephane Merit – Inoltre, i fornitori con un marchio forte sono sicuri che nessuno lo userà su altri prodotti, nessuno copierà il proprio prodotto. I prodotti biologici possono ora essere identificati senza la necessità di utilizzare involucri di plastica”.

                      Natural Branding

                      (copyright: Fm)

                      In realtà, uno degli sviluppi importanti grazie a Natural Branding è l’eliminazione degli adesivi di plastica e degli imballaggi di plastica sulla frutta. “Il miglior packaging oggi – afferma Merit – è l’imballaggio che non c’è e Natural Branding lo permette. È  inoltre possibile applicare un numero di tracciabilità su ogni frutto, migliorando la sicurezza alimentare. Un altro vantaggio del Natural Branding è che non c’è nulla sulla buccia della frutta a vantaggio non solo dei consumatori, ma anche dell’ambiente”. Anche il marketing ne può trarre un notevole vantaggio da questa tecnologia. Basti pensare che con questo sistema è possibile marcare qualsiasi tipologia di logo, marchio, slogan o messaggio in modo molto flessibile, senza doversi preoccupare delle scorte di adesivi, talvolta costosi. Nell’attuale contesto di riduzione degli imballaggi e dei problemi legati alla plastica, è quindi difficile trovare degli svantaggi per la tecnologia Natural Branding.

                      A chi fa notare che la produttività non possa essere paragonabile ai sistemi tradizionali di “bollinatura”, l’azienda risponde che fin dalla nascita di Natural Branding gli sforzi sono stati indirizzati costantemente verso l’aumento della produttività delle macchine. Inoltre “dal punto di vista tecnico – prosegue Merit – abbiamo lanciato un nuovo sistema che permette di rilevare automaticamente i frutti che entrano in macchina. Questo avanzato sistema di visione artificiale è già installato nelle macchine presso i nostri clienti”. Ma questo sarà il futuro del Natural Branding  perché migliora notevolmente il funzionamento della macchina e aumenta la flessibilità e la produttività. Così la maggior parte delle nuove macchine ora sarà dotata della visione artificiale. Dal punto di vista commerciale, l’azienda si sta espandendo sui mercati esteri dell’Asia e dell’Oceania, per questo era presente all’Asia Fruit Logistica Asia di Hong Kong a settembre e continua a rafforzare il marchio Natural Branding in tutto il mondo come sigillo di riconoscimento per la loro tecnologia.

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