La storica azienda catanese è fra le prime realtà italiane ad esportare agrumi in Cina. Da gennaio partiranno dal porto di Gioia Tauro i primi container: il viaggio è lungo (dai 30 ai 45 giorni), ma il prodotto promette di arrivare integro grazie una gestione efficiente della catena del freddo. Intanto vola l’export verso gli Stati Uniti, mercato di riferimento da oltre 30 anni: quest’anno la previsione è di spedire 30 container di prodotto. Le arance sono il core business della Altieri Giacomo & Figlio, che è specializzata anche in diverse varietà di mandarini, limoni e uva da tavola. “Ora stiamo investendo su nuove varietà di Tarocco a polpa rossa e su innovative cultivar a pigmentazione precoce”, rivela Pascal Altieri, che oggi affianca il padre Giacomo alla guida dell’azienda

di Carlotta Benini

Fior d’Arancia è il marchio della storica azienda siciliana specializzata in agrumi

L’export oltremare fa parte del dna dell’azienda, la prima realtà agrumicola del catanese ad avere portato le arance Moro negli Stati Uniti, più di 30 anni fa, nel periodo di pieno boom economico del mercato statunitense. Da allora la Altieri Giacomo & Figlio si è specializzata nell’esportazione di un’ampia varietà di arance, mandarini, limoni e uva da tavola, facendo dell’internazionalizzazione il punto di forza del proprio business.

Oggi si affaccia una nuova, importante sfida per la storica azienda di Palagonia (Ct), che si apre al mercato cinese. Da gennaio, infatti, dal Porto di Gioia Tauro partiranno le spedizioni dei primi container di agrumi siciliani a marchio Fior d’Arancia, il brand aziendale, che racchiude una storia lunga oltre 40 anni, fatta di passione per la tradizione agrumicola, di innovazione e di spirito imprenditoriale. Valori che si sono tramandati dal fondatore, Giacomo Altieri, al figlio Pascal, che oggi affianca il padre nella guida dell’azienda.

Giacomo Altieri è stato il primo imprenditore catanese a portare arance Moro negli Usa, 30 anni fa

“Per l’export verso la Cina siamo un’azienda pilota. – esordisce Pascal Altieri – È una sfida impegnativa, le lunghe distanze prevedono un trasporto di circa 45 giorni, 30 con nave veloce. Il prodotto deve essere molto resistente per non subire stress durante il viaggio, ma contiamo di vincerla, questa sfida. La catena del freddo è fondamentale, con una temperatura uniforme a zero gradi durante tutte le fasi logistiche i nostri agrumi non dovrebbero avere problemi di shelf life”.

Per fare previsioni sui volumi che saranno destinati al mercato cinese e sulla distribuzione in loco ancora è presto. “Partiremo con i primi container nel nuovo anno. – spiega Altieri – Abbiamo contatti con alcuni buyer, ma per ora non c’è nulla di definito”.

Nel frattempo l’azienda conta di implementare anche l’export verso gli Stati Uniti. “È un mercato storico per noi, principalmente serviamo la zona di New York e, attraverso i nostri distributori, siamo presenti in varie piattaforme e supermercati. Quest’anno prevediamo di esportare 30 container di agrumi”.

Da gennaio partiranno i primi container di agrumi della Altieri Giacomo & Figlio verso la Cina

Le arance sono il core business della Altieri Giacomo & Figlio, che vanta un parco varietale ampio: i 50 ettari destinati ad agrumi sono suddivisi far diverse varietà di arance, mandarini, e limoni. “Ora stiamo investendo su nuove varietà di Tarocco a polpa rossa e su innovative cultivar a pigmentazione precoce, sia interna che esterna. – rivela Pascal Altieri – I primi impianti entreranno in produzione fra qualche anno, per poi viaggiare alla volta della Cina e degli Stati Uniti”.

L’azienda è pioniera anche sul fronte dei canali di vendita. Da circa un anno, infatti, ha anche un servizio di e-commerce che sta crescendo “con sviluppi interessanti, sia a volume che a valore”. Sul mercato nazionale gli agrumi della Altieri Giacomo &Figlio sono presenti nelle principali insegne della grande distribuzione – sia a marchio Fior d’Arancia che a marca del distributore – nel canale all’ingrosso e nei punti vendita al dettaglio. In Europa l’azienda esporta in Germania e in Francia.

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