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                      Ortaggi, i trend? BASF-Nunhems: “Taste, convenience, healthy, sustainability”

                      Gli ortaggi dai colori inediti stupiscono e attirano la curiosità del consumatore, quelli dal formato snack e quelli già pronti sono comodi e salva tempo, inoltre c’è la componente salutistica, un aspetto sempre più caro a chi mette nel carrello prodotti alimentari, frutta e verdura comprese. Ma il driver che più di tutti guida l’acquisto, oggi, è il gusto. Ne abbiamo parlato con Claudia Iannarella e Andrea Fiorentini di BASF Vegetable Seeds, azienda sementiera che con il suo brand Nunhems è tra i leader mondiali del breeding varietale. Ecco quali sono le tendenze in atto e quali sono i prodotti innovativi sul mercato e le novità in arrivo

                       

                      di Carlotta Benini

                       

                      pomodori Marinda Nunhems

                      Il gusto è al centro dell’innovazione sul pomodoro: qui i costoluti Marinda di Nunhems

                      “Il consumatore oggi non è più disposto a prescindere dal gusto quando acquista frutta e verdura, questa è una tendenza molto chiara. Mangiare frutta e verdura non è e non deve essere una scelta ‘punitiva’, ma un acquisto di soddisfazione sia per il corpo che per il palato. Non a caso nel 2018 a crescere moltissimo in Gdo sono stati i prodotti private label delle linee premium, che mettono al centro la qualità e l’aspetto del cosiddetto taste”. Con queste parole Claudia Iannarella, consumer customer manager di BASF Vegetable Seeds, ci racconta quali sono oggi i trend che guidano l’innovazione nel settore orticolo. Da diversi anni BASF – azienda sementiera che con il suo brand Nunhems è tra i leader mondiali del breeding varietale – ha intrapreso un percorso di ricerca volto a identificare nuove varietà di orticole con importanti caratteristiche di gusto e nutrimento, al fine di lanciare sul mercato nuove specie orticole in grado di restituire al palato un ricordo unico, autentico, grazie a un perfetto mix di sapore, fragranza e consistenza. “Oggi più che mai, il gusto è tra i primi driver di scelta nell’acquisto di prodotti ortofrutticoli”, precisa Andrea Fiorentini, customer marketing specialist di BASF.

                       

                      E la grande distribuzione, invece, cosa vuole? “La Gdo a nostro avviso vuole soprattutto soddisfare il consumatore. – continua Claudia Iannarella – I consumi stanno cambiando in maniera rapidissima rispetto al passato, oggi tradurre le esigenze dei consumatori in input da dare ai breeder non è un’impresa semplice. Non è sempre facile conciliare tutte le caratteristiche che si vorrebbero da un ortaggio, in un singolo prodotto. Ma una cosa è certa: tutti i prodotti che hanno performance elevate in termini di taste soddisfano sia il consumatore che la Gdo”.

                       

                      “Quella dell’innovazione varietale è una strada molto lunga: il percorso di ricerca che inizia con il pre-breeding e conduce all’immissione sul mercato di una nuova varietà di orticole richiede in media 15 anni. – continua – Il nostro approccio all’innovazione orticola mira a conciliare le esigenze del consumatore e della Gdo con quelle dei nostri clienti, per dare vita a ‘progetti a sei mani’ che uniscono produzione, distribuzione e azienda sementiera nella messa a punto di progetti unici, in grado di conquistare il consumatore e di creare valore per tutta la filiera”.

                       

                      carciofo Violì BASF Nunhems

                      Violì, il carciofo italiano di alta qualità

                      Se taste è la parola chiave, l’aspetto della convenience è il secondo fattore che fa tendenza, parlando di ortaggi. “I consumatori vogliono praticità. Vogliono prodotti ad alto contenuto di servizio, salva tempo, facili da consumare, in ogni occasione, e in formati comodi da gestire, che possibilmente consentano di non sprecare nulla”, precisa Claudia Iannarella. E qui veniamo al terzo aspetto fondamentale: la lotta al food waste e in generale la sostenibilità ambientale. “Quello con cui abbiamo a che fare è un consumatore evoluto, – sottolinea Andrea Fiorentini – che è disposto a pagare un prezzo maggiore per un prodotto alto di gamma, ad una sola condizione: la promessa estetica deve essere mantenuta, con un riscontro al palato prima di tutto”.

                       

                      Infine c’è l’aspetto della salubrità e del salutismo. “Tutto ciò che è healthy oggi è di tendenza. -precisa Claudia Iannarella – Il nostro settore ha un grande potenziale, in quanto l’ortofrutta per definizione fa bene alla salute: si tratta solo di essere bravi a comunicarlo e di lavorare per essere più attrattivi, laddove altri settori, a volte, dimostrano di essere più abili di noi in questo”. Su questo aspetto già all’ultima edizione di Fruit Logistica a Berlino BASF ha lanciato la campagna #JoinTheMovement For a Better Tomorrow che ha l’obiettivo di incentivare il consumo di frutta e verdura coinvolgendo gli attori più rilevanti della filiera. Questo sarà anche uno degli argomenti cardine del prossimo evento BEFE – Business Event For Expert, in programma il prossimo autunno.

                       

                      Entrando dunque nello specifico, quali sono le ultime innovazioni messe in campo da BASF -Nunhems, che conciliano le quattro parole chiave: taste, convenience, healty e sustainability? L’anguria Perla Nera (leggi qui) è un caso esemplare: colpisce per il colore scuro della sua buccia e il rosso brillante della sua polpa, è un’anguria midi, di medie dimensioni, comoda da gestire e con un formato che permette di evitare gli sprechi. Le sue performance gustative sono superiori alla media, inoltre si contraddistingue per una croccantezza e un gusto unico. Non da ultimo, questa anguria è seedless e ha una shelf-life superiore rispetto alle angurie tradizionali.

                       

                      perla nera basf nunhems

                      Perla Nera, l’anguria fashion di Nunhems, prodotta da Francescon, Giardina e Peviani

                      Poi c’è il melone, un altro prodotto su cui BASF ha investito moltissimo negli ultimi anni, concentrandosi sulle varietà ad alto gusto, che garantiscano contemporaneamente performance elevate in campo. È il caso di Honey Moon, storica varietà di melone liscio di Nunhems con un elevato grado brix, unica per aroma e sapore e della nuova linea Tiarè, risultato di una lunga ricerca volta a migliorare la presentazione del frutto.

                       

                      Anche i pomodori costoluti, per il consumo fresco (Marinda, Maremagno, Marycrisby, Marmarino in primis) sono frutto di un progetto focalizzato sul gusto che ha reso Nunhems leader di questa particolare tipologia. “Abbiamo anche nuove varietà in fase di trial – rivela Fiorentini – con un forte accento sul gusto, che stiamo cercando di conciliare con alcune caratteristiche basilari richieste dai nostri clienti, come resistenze e performance in serra e in campo, al fine di garantire reddito al produttore”.

                       

                      Novità in cantiere? “Presto tornerà sui banchi Perla Nera, il progetto realizzato da Francescon, Giardina e Peviani con la nostra varietà Fashion, che ha conquistato Gdo e consumatori. – concludono Iannarella e Fiorentini – Vedremo un consolidamento sul mercato del progetto di carciofi di alta qualità Violì (leggi qui). Abbiamo inoltre altre varietà e progetti in rampa di lancio sul comparto angurie seedless, ma siamo ancora in fase di trial. Sui meloni invece ci sono novità in arrivo per l’autunno, che riguardano proposte ad alto gusto. Per i pomodori, grazie al sapiente lavoro dei nostri breeder, sono in arrivo nuove varietà e tipologie, sia a bacca piccola che sul segmento insalataro”.

                       

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