Dalla Redazione
Esselunga è tra i 42 finalisti dell’Oscar dell’Imballaggio 2020, premio dedicato all’innovazione e al design sempre più “responsabile” e sostenibile nell’ambito del packaging. Con il progetto “FeVBio: obiettivo ZeroPlastica”, Esselunga è intervenuta sugli imballaggi dell’intero settore a marchio proprio di frutta e verdura fresca. Si parla di 150 articoli confezionati, in base al prodotto, in sei modalità differenti: vaschette e pellicola, vaschette e coperchi, reti, borse in rete, buste per IV gamma, film per flow pack.
Il progetto, che coinvolge tutti i negozi della catena, verrà completato per la fine del 2020. L’obiettivo è quello di dotare tutti i prodotti freschi della linea a marchio proprio di un packaging compostabile e/o riciclabile, inclusi i componenti accessori come le etichette, puntando quindi a un minor impatto ambientale e al maggiore utilizzo di risorse rinnovabili.
I nuovi materiali utilizzati sono: film bio-compost a base di biopolimeri compostabili, utilizzato come film per accoppiare il cartoncino; di pellicola alimentare prodotta con polimeri a base di poliestere biodegradabile e compostabile, utilizzata come film estensibile per confezionare frutta e verdura in macchina confezionatrice; fibra di cellulosa compostabile, utilizzata sia per vaschette che trasformata in reti per agrumi; naturflex, film trasparente in cellulosa compostabile, utilizzato per confezionare verdure in flow pack e PLA (acido polilattico), anch’esso utilizzato per l’imballaggio di verdure in flow pack, in termoformatura come coperchio di alcuni modelli di vaschette, o come film accoppiato al cartoncino o, infine, come busta termosaldata per le insalate.
Natur Fresh, nello specifico, è una soluzione completa (film e avvolgitrice) di confezionamento compostabile messa a punto da Gruppo Fabbri Vignola, anche’essa finalista del contest, che Esselunga ha adottato per questo progetto. Il film Nature Fresh è compatibile con le avvolgitrici più diffuse sul mercato, è certificato come idoneo alla compostabilità domestica e industriale; si adatta al processo di compostaggio e, grazie alle caratteristiche della biomassa residua, offre un compost ricco di sostanze nutritive. La pellicola infatti è un film in poliestere di origine fossile, certificato compostabile, a base ecovio/ecoflex (polimeri BASF compostabili certificati). Ne abbiamo parlato qui.
Tra i nuovi materiali utilizzati troviamo anche quelli dedicati alle etichette, come la carta termica eco non adesiva accoppiata con film multistrato bio compostabile, utilizzata come etichette per le reti di agrumi, patate e cipolle; e la carta termica eco adesiva accoppiata con film bio compostabile utilizzata per le etichette peso-prezzo.
Tutte le informazioni sul corretto smaltimento del’imballaggio e la comunicazione di prodotto viene fatta direttamente sul packaging. Un progetto che guarda alla sostenibilità economica, in quanto si propone di rendere ancor più efficienti i processi produttivi con una riduzione degli scarti, ma anche alla sostenibilità ambientale, visto il risparmio complessivo stimato di 137 tonnellate di plastica, sostituita da materiali compostabili e smaltibili nell’umido.
L’Oscar dell’Imballaggio è un premio nato nel 1957 e organizzato da Packaging Meeting Srl e promosso dall’Istituto italiano imballaggio, in collaborazione con la Scuola del design del Politecnico di Milano e patrocinato da Altroconsumo, Conai e Brera Design District. Il contest è dedicato a valorizzare le soluzioni che si distinguono in termini di progettualità e design qualitativo. L’assegnazione dell’Oscar dell’Imballaggio si terrà il prossimo autunno in data da definirsi, inoltre, i concorrenti verranno fatti esporre al Best Packaging durante la fiera Ecomondo, prevista per novembre 2020; a Interpack (Düsseldorf, 25 febbraio-3 marzo 2021) e in una sede prestigiosa durante la Milano Design Week 2021, coronavirus permettendo.
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