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                      Plastic Tax, Montaguti (Infia): “Inutile fardello che rischia di affossare la competitività del settore”

                      Sulla Plastic Tax (seppur ridotta rispetto al contributo iniziale previsto dalla manovra di bilancio, leggi qui) dice la sua Giuseppe Montaguti, presidente e Ceo di Infia, azienda romagnola leader degli imballaggi in plastica per ortofrutta. “Ci opponiamo con forza – chiosa -. Serve solo a ‘fare cassa’ e non porterà alcun beneficio in termini ambientali”
                      Dalla Redazione
                      Infia Plastic Tax

                      Giuseppe Montaguti, Ceo della romagnola Infia, leader degli imballaggi in plastica per ortofrutta

                      “La plastic tax rischia di affossare ulteriormente la competitività di un settore di eccellenza che sta già intraprendendo una transizione verso soluzioni più sostenibili. Dobbiamo evitare il ripetersi di provvedimenti inappropriati che fanno male al Paese”. Secondo Giuseppe Montaguti, presidente e amministratore delegato di Infia, importante azienda del territorio romagnolo che produce imballaggi per il settore ortofrutticolo, la tassa sulla plastica rappresenta un inutile e pesante fardello per le aziende del settore packaging, che rischiano di perdere competitività. Il contributo per gli imballaggi in plastica monouso, inizialmente previsto per un euro al chilo, nel nuovo disegno di legge in procinto di approdare in Senato è stato ridotto del 70% (leggi qui).

                      Già oggi, infatti, il 15% della plastica utilizzata proviene da economia circolare, con un trend in continua crescita, anche sulla spinta delle dinamiche di mercato. Basti pensare che la domanda di polimeri riciclati è salita nel 2018 del 3,1%, a fronte di una discesa dei consumi di materie plastiche vergini.

                      Con 3.000 aziende operanti in tutto il Paese e 50.000 dipendenti diretti, l’industria italiana degli imballaggi di palstica oggi realizza un fatturato di oltre 12 miliardi di euro. “Quella proposta dal Governo nella nuova manovra di bilancio è una tassa senza nessuno scopo ambientale – conclude Montaguti -, serve solo a ‘fare cassa’ e provocherà solo danni all’ambiente, all’innovazione, all’industria e ai lavoratori”.

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