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                      Plastic Tax rinviata al 2023. Soddisfatta la Gdo, l’agroalimentare chiede l’abrogazione

                      Plastic Tax rinviata nuovamente. Questa volta al 2023. L’imposta sull’utilizzo di plastica monouso, assieme a quella sullo zucchero (Sugar Tax), che dovevano entrare in vigore a partire dal gennaio 2022, vedono un posticipo di un anno, deciso martedì nel documento programmatico di bilancio approvato dal consiglio dei ministri. Contrarie alcune associazioni ambientaliste, mentre le associazioni di categoria, la Gdo e la filiera agroalimentare si dicono favorevoli e ora puntano sull’abrogazione definitiva per concentrarsi di fatto sull’innovazione e lo sviluppo del settore, invece che indebolire la competitività delle imprese italiane rispetto a quelle di altri Paesi non colpiti dalla stessa tassazione

                      Dalla Redazione

                      Plastic Tax

                      Rinviata nuovamente la Plastic Tax. A comunicarlo è palazzo Chigi nella nella nota che segue l’approvazione del documento di programmazione di bilancio da parte del consiglio dei ministri, in cui annuncia che entrerà in vigore nel 2023. La Plastic Tax è l’imposta sul consumo della plastica monouso che sarebbe dovuta partire già nel luglio del 2020, ma che nel corso del tempo ha subito diversi rinvii (leggi qui). Questa tassa (un’imposta da 45 centesimi al kg sui prodotti in plastica monouso) nasce con l’obiettivo di disincentivare l’utilizzo di prodotti di plastica e, contemporaneamente, di portare progressivamente a una diminuzione della produzione della stessa. Fa riferimento a una direttiva europea 2019/904/UE, pensata per ridurre l’impatto sull’ambiente dei prodotti in plastica nel caso siano disponibili delle valide alternative. Stessa sorte è toccata alla Sugar Tax, l’imposta sullo zucchero che va a gravare sull’industria delle bevande zuccherate e che viaggia in parallelo con la Plastic Tax.

                      La sospensione, che era stata chiesta pubblicamente anche dal presidente di Confindustria Carlo Bonomi pochi giorni fa, trova il plauso di molte associazioni di categoria, politici e imprenditori. Contenta del rinvio la Gdo e la filiera agroalimentare. Di scelta positiva parla infatti il coordinamento di Agrinsieme, che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, e che ora sollecita il governo a valutarne l’abrogazione: “Continuiamo a chiederne l’eliminazione perché si tratta di una misura fortemente restrittiva che indebolisce non solo il settore della trasformazione, ma tutta la filiera”. L’abrogazione della Plastic Tax – sostengono – permette di supportare e far riprendere i processi commerciali, concentrando l’attenzione sugli incentivi all’innovazione, invece che indebolire la competitività delle imprese italiane rispetto a quelle di altri Paesi non colpiti dalla stessa tassazione.

                      “Una transizione concreta è possibile anche senza la necessità di nuove tasse – è il parere di Filippo Gallinella, presidente della commissione Agricoltura della Camera -. Non servono imposizioni ma dialogo, come dimostrano i risultati concreti raggiunti con il protocollo stipulato tra Assobibe e ministero della Salute che ha portato al taglio di circa il 30% di zucchero dal 2015″. Anche il ministro Patuanelli accoglie con positività il rinvio della Plastic Tax, in quanto “La misura avrebbe avuto un impatto importante sull’industria della trasformazione”.

                      Di parere differente alcune associazioni ambientaliste – tra cui Greenpeace – che fanno sapere che per loro è un’occasione mancata: “Perdiamo l’ennesima importante occasione per tassare un comparto industriale inquinante e destinare i proventi a una vera riconversione sostenibile del settore. Il Governo  mantiene l’industria in un passato ancora dipendente dalle fonti fossili”.

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