Dalla Redazione
Re-innamorarsi del pomodoro. Questa la promessa del pomodoro Monterosa dichiarata nel pieghevole che viene inserito nelle confezioni da due o tre frutti, che presto troveremo nel canale grande distribuzione. Si tratta di una varietà piuttosto recente, nata nel 2012 sulla costa del Maresme, in Catalogna. Tra i suoi “genitori” ci sono il pomodoro Pera di Girona e il costoluto genovese. Un mix di “sangue” catalano e italiano che regala al Monterosa un aspetto intensamente mediterraneo. In Italia viene coltivato da due anni, in Sicilia, rispettando rigorosi disciplinari in termini di qualità, responsabilità e sostenibilità. Licenziataria esclusiva per l’Italia è la società Farmers Group, con sede a Verona, amministrata da Theo Liberi.
“I primi due anni ci sono serviti per conoscere la varietà in termini agronomici e per portarla alla sua massima espressione. Abbiamo puntato sul canale tradizionale, in particolare i Mercati all’ingrosso, che servono i negozi specializzati e la ristorazione, raccogliendo un crescente apprezzamento e le quotazioni più elevate nella tipologia costoluto”, ci spiega Theo Liberi. “Quest’anno – aggiunge – abbiamo iniziato con la produzione anche nel Lazio e in Veneto, così da garantire il Monterosa anche durante i mesi caldi. Questo ci permette di offrire il pomodoro coltivato in Italia per 12 mesi l’anno. L’investimento in produzione dovrebbe portarci a un volume di circa 800 tonnellate nel 2021“.
“Stiamo quindi prendendo contatto con diversi gruppi della grande distribuzione nazionale – aggiunge Theo Liberi – per discurere di programmi e dei diversi aspetti commerciali. Abbiamo studiato delle confezioni, da due o tre frutti, entrambe da 500 grammi, che rispondono sia a requisiti di sostenibilità, essendo un vassoio in cartoncino 100% riciclabile con flowpack in NatureFlex, un film 100% compostabile e biodegradabile, sia a requisiti di comunicazione, grazie al pieghevole informativo inserito in ogni confezione”.
“Il punto di forza del Monterosa – conclude Theo Liberi – è comunque il mix di sapore intenso, consistenza compatta, notevole succosità e profumi ben percepibili. Insomma, le qualità le ha tutte, va solo fatto conoscere di più, a livello di volumi siamo pronti per fare programmi di un certo tipo. E mi raccomando, come detto nel pieghevole informativo, il Monterosa si raccoglie ancora verde, ma va gustato quando diventa di colore rosa intenso”.
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