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                      Rallenta l’inflazione, +10,1% a gennaio. Crolla il prezzo della verdura nel carrello (-0,9%)

                      Secondo le ultime stime preliminari dell’Istat a gennaio l’inflazione registra un aumento del 10,1% su base annua, in netta diminuzione rispetto al +11,6% del mese precedente. E anche il carrello della spesa rallenta, con prezzi al consumo che passano dal +12,6% del mese scorso al +12,2%. Restano delle tensioni sui beni alimentari lavorati, mentre “crollano i prezzi delle verdure, che passano dal +7% registrato a dicembre nel confronto con lo stesso periodo del 2021 al -0,9% attuale”, rivela Coldiretti

                      Dalla Redazione

                      inflazione verdure

                      L’inarrestabile corsa dei prezzi al consumo sembra segnare una prima battuta di arresto. Secondo le ultime stime preliminari dell’Istat, infatti, nel mese di gennaio l’inflazione registra un aumento dello 0,2% su base mensile e del 10,1% su base annua, in netta diminuzione quindi rispetto al +11,6% del mese precedente. Resta comunque un dato ai massimi storici – un livello così non si registrava da settembre 1984, quando il NIC (indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività) fece segnare la medesima variazione tendenziale – ma questa notizia quanto meno permette agli italiani di tirare un primo sospiro di sollievo.

                      Il rallentamento è spiegato in primo luogo dall’inversione di tendenza dei beni energetici regolamentati – con le tariffe che passano da un +70,2% a un -10,9% su base annua – e al rallentamento dei prezzi degli energetici non regolamentati (da +63,3% a +59,6%) e degli alimentari non lavorati (da +9,5% a +8,0%). Meglio anche per i servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona, che passano da +6,2% a +5,5%.

                      “Rimangono tuttavia diffuse le tensioni sui prezzi al consumo di diverse categorie di prodotti – scrive l’Istat -, quali gli alimentari lavorati (che passano da +14,9% a +15,2%), gli altri beni (durevoli e non durevoli) e i servizi dell’abitazione, che contribuiscono alla lieve accelerazione della componente di fondo. Si accentua inoltre a gennaio, la dinamica tendenziale dei prezzi dei carburanti”.

                      Il carrello della spesa registra un leggero rallentamento su base tendenziale, passando da +12,6% a +12,2%, mentre al contrario si accentua l’inflazione dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +8,5% a +9,0%).

                      E se nel carrello continuano a pesare in particolare i beni alimentari lavorati, scendono invece i prezzi al consumo dei prodotti freschi. Per quanto riguarda le verdure, si registra un crollo dei prezzi sia su base annuale che mensile, sottolinea Coldiretti analizzando i dati Istat relativi all’inflazione a gennaio. “I prezzi della verdura fresca registrano una brusca inversione di rotta – scrive l’associazione degli agricoltori in una nota – passando dal +7% registrato a dicembre nel confronto con lo stesso periodo del 2021 al -0,9% attuale (-1,1% rispetto al mese scorso)”.

                      Un fenomeno che evidenzia le difficoltà delle aziende agricole costrette a fare i conti – sottolinea Coldiretti – con compensi in calo e alle prese con i problemi causati dall’ondata di freddo e gelo alle produzioni dopo il caldo anomalo di dicembre. Ai danni alle colture si sommano, infatti, gli aumenti dei costi a partire dal riscaldamento delle serre, ma anche dei carburanti per la movimentazione dei macchinari, i fitofarmaci e i fertilizzanti, con spese più che raddoppiate, fino agli imballaggi, con gli incrementi che colpiscono dalla plastica per le vaschette, le retine e le buste (+70), alla carta per bollini ed etichette (+35%) fino al cartone ondulato per le cassette (+60%), stesso trend di rincari per le cassette in legno (+60%).

                      “Occorre lavorare per accordi di filiera tra imprese agricole ed industriali con precisi obiettivi qualitativi e quantitativi e prezzi equi che non scendano mai sotto i costi di produzione come prevede la nuova legge di contrasto alle pratiche sleali e alle speculazioni”, commenta in chiusura il presidente di Coldiretti Ettore Prandini.

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