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                      Rivoluzione packaging: da Carton Pack nuove soluzioni green per l’ortofrutta

                      Al termine di un’annata particolarmente complicata per le aziende del settore packaging – soprattutto per quelle che fondano il loro modello di business nella produzione di imballaggi in plastica per alimenti e per ortofrutta – Carton Pack reagisce ai mutamenti proponendo alternative sostenibili in termini di impatto ambientale, economico e funzionale. L’azienda annuncia infatti l’arrivo nel 2020 di nuove soluzioni in cartone, PLA e R-Pet e ci dice la sua sulla plastic tax e sulle nuove misure economiche e normative in atto nel settore

                      Dalla Redazione

                      Carton Pack

                      Il packaging sostenibile per ortofrutta CartonShell

                      Il 2019 sta volgendo al termine con la certezza di essere stato un banco di prova importante per molte aziende del settore packaging, soprattutto per quelle che fondano il loro modello di business nella produzione di imballaggi plastici per ortofrutta e alimentare. Sostanzialmente i trend del settore sono in linea con l’anno precedente, nonostante l’influenza sfavorevole di due elementi critici: in primo luogo le condizioni climatiche avverse che hanno destabilizzato e compromesso in particolare le campagne nazionali dell’uva e delle ciliegie, lasciando il fianco scoperto alla concorrenza spagnola e greca in primis. In secondo luogo, il settore ha subito l’impatto mediatico e le caotiche reazioni dovute alla ricerca della tanto agognata e non ben definita “sostenibilità”, che ha demonizzato la plastica e in particolare il settore del packaging per i prodotti freschi e monouso.

                      In questo contesto ci sono aziende innovative e lungimiranti che hanno saputo intercettare per prime i mutamenti in corso adeguandosi alle nuove dinamiche del mercato, proponendo soluzioni alternative in grado di dare una risposta sempre più puntuale al bisogno crescente di sostenibilità – da parte dei clienti, dei consumatori, dell’opinione pubblica in generale. È il caso di Carton Pack, azienda globale specializzata in soluzioni di imballaggio per l’industria ortofrutticola e per l’industria alimentare in genere, che, grazie alla sua consolidata esperienza nel packaging dei prodotti freschi, ha sviluppato alcune soluzioni di innovative e alternative agli standard più diffusi, seguendo l’approccio strategico del “pensiero sostenibile”, che considera la sostenibilità globale come un valore fondamentale del mix di prodotto.

                      Questo seppur in un contesto normativo ed economico (nonché, appunto, mediatico) in cui le aziende del settore si vedono messe sempre più a dura prova, non da ultima per la famigerata “plastic tax” paventata nella manovra 2020 del Governo (leggi qui). “Non è stato e non sarà semplice gestire l’assenza di strategie e di visione globale che oggi domina le cronache, i social network e i mercati – scrive l’azienda in una nota – Un’ulteriore prova è data dall’aumento CONAI previsto dal 1° gennaio 2020, il secondo in due anni, che porta il contributo (in fascia C) da 369 euro a tennellata a 546 euro a tonnellata. Aumento di fatto dovuto all’incapacità degli impianti nazionali di riciclo nel selezionare la maggior parte degli imballaggi che non siano bottiglie, pur esistendo già tecnologie avanzate in tal senso”.

                      “Sarebbe quindi il caso di obbligare a investire, non di tassare – continua l’azienda -; di incentivare lo sviluppo tecnologico verso la sostenibilità ambientale, non di drenare le risorse che necessitano per ottenerlo. La cosiddetta plastic tax diventa un’ulteriore misura volta a immobilizzare se non distruggere l’industria nazionale degli imballaggi e avrà pesanti conseguenze in termini socio-economici e di consumo a valle. A condizione che sia dimostrato che i materiali alternativi alla plastica abbiano realmente un impatto inferiore sull’ambiente e che questi ‘contributi’ siano realmente reinvestiti nello sviluppo tecnologico industriale per ottenere soluzioni virtuose, Carton Pack seguirà sempre lo sviluppo verso una più corretta gestione dei materiali e del loro riutilizzo”.

                      Carton Pack

                      In senso orario: FlatBag, contenitore termosaldabile D2 in R-Pet , alveolo e Carton-PLA

                      Carton Pack continua quindi a innovare nel 2020 e a reagire ai mutamenti proponendo soluzioni “sostenibili” in termini di impatto ambientale, economico e funzionale. È il caso del contenitore termosaldabile D2 in R-PET (100% PET riciclato), nuovo punto di riferimento nella ricerca e ingegneria degli imballaggi termoformati, ridisegnato nei profili del bordo e rinforzato in quelli angolari. Il nuovo layout presenta alcune placche per la migliore distribuzione del peso e l’innalzamento dell’intera struttura. La respirazione ottimale del prodotto fresco (anche se impilato durante il trasporto) è rafforzata da speciali bocche di aerazione studiate per raccogliere l’aria esterna e introdurla dal fondo del vassoio. Il flusso d’aria consente così una totale ventilazione del prodotto contenuto dal basso verso l’alto.

                      FlatBag, a fondo quadro, è invece il risultato dell’ottimizzazione di una lunga esperienza di Carton Pack nel settore delle borse per l’industria alimentare. Realizzato interamente in carta riciclabile al 100%, rappresenta un’ottima soluzione per obiettivi di comunicazione e marketing, mantenendo comunque un appeal eco-sostenibile. La stampa viene realizzata in flessografia utilizzando inchiostri certificati per il contatto alimentare. Esistono varie dimensioni per consentire il confezionamento di una vasta gamma di unità di vendita, da 350 gr. fino a più di 1000 gr.

                      Il CartonShell è l’alternativa in cartone microonda all’ormai ben noto Clamshell in R-PET di Carton Pack. Questo modello brevettato, oltre ad avere una forte resistenza all’umidità e particolari caratteristiche di robustezza strutturale, si presta perfettamente ai processi automatizzati in linea di riempimento e chiusura standard. I materiali utilizzati sono cartone e film cellophane: ciò ne consente lo smaltimento completo nella carta essendo costituito al 100% di materiale cellulosico.

                      Specifico per il confezionamento automatizzato, è invece l’imballaggio Carton-PLA, valorizzato ampiamente dagli operatori del mercato dei prodotti freschi grazie alla sua naturale attitudine all’eco-sostenibilità. Il contenitore, disponibile in varie dimensioni e altezze, è realizzato interamente in cartone micro-ondulato con carte riciclabili al 100%. Il film flow-pack che lo avvolge è in PLA certificato. Il valore di questo sistema di imballaggio risiede in un responsabile abbattimento della quantità di plastica utilizzata (questa confezione ha formalmente sostituito il classico clamshell in RPET) senza compromettere l’integrità del prodotto, la sua presentazione (appeal) e la facilità di trasporto.

                      Tra le soluzioni di confezionamento in Alveolo, infine, Carton Pack ha di recente sviluppato una vasta gamma che spazia dalle soluzioni in carta agli alveoli in R-PET e CartonPET.

                      Le linee guida della progettazione e ingegnerizzazione di prodotto in Carton Pack sono la ricerca di un equilibrio sostenibile nell’utilizzo dei materiali plastici e l’impiego di materiali riciclati e riciclabili per un più virtuoso processo industriale.

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