Dalla Redazione
La Spagna è leader europeo nel settore ortofrutticolo, insieme a Italia e Polonia. Nel 2016 il valore dell’export di frutta e ortaggi di questo Paese è salito del 5%, attestandosi a quasi 12,5 miliardi di euro. A veicolare i dati rilevati dal Ministero spagnolo dell’Economia è Fepex, la federazione dei produttori e degli esportatori di frutta e verdura iberici, che comunica anche come a volume si registri invece una leggera flessione, -2%, pari a 12,5 milioni di tonnellate di ortofrutticoli esportati.
Secondo i dati Fepex, l’export di ortaggi spagnoli nel 2016 è stato pari a 5,2 miliardi di euro, per un totale 5,2 milioni di tonnellate di prodotto: la crescita è del 7,5% a valore e del 2,4% a volume. Da rilevare le performance positive per peperoni (+12% a 930,8 milioni di euro), cetrioli (+15% a 547 milioni), cavoli (+7% a 457 milioni), lattughe (+4% a 656,6 milioni). I pomodori in export restano stabili a 959,5 milioni di euro.
La frutta evidenzia invece un calo dei quantitativi esportati: i volumi si contraggono del 5%, pari a 7,1 milioni di tonnellate, mentre il risultato economico segna un +3%, per un totale di quasi 7,3 miliardi di euro. In decisa crescita i piccoli frutti: +23% per i mirtilli (257,7 milioni di euro), +30% per i lamponi (306,5 milioni di euro), e +6% per le fragole (583 milioni di euro). Per le drupacee si registra un andamento irregolare: l’export di pesche aumenta del 7% (387 milioni di euro) a fronte di un calo del 7,7% delle nettarine (413 milioni di euro), mentre le albicocche restano stabili a 115,3 milioni di euro. Le esportazioni di meloni e angurie sono aumentate rispettivamente del 13 e dell’11,5%, portandosi a 303 e 333 milioni di euro.
E l’Italia? Se da un lato il nostro Paese risente della concorrenza spagnola (i dati economici dell’export dicono che quello italiano vale poco più di un terzo di quello spagnolo), dall’altro non resta indietro se si parla di apertura verso i mercati esteri. Nel 2015, secondo i dati Istat elaborati da Fruitimprese, abbiamo esportato oltre 4,5 miliardi di prodotti ortofrutticoli, con una crescita del 10,9% sull’anno precedente. Anche in volume si registra una crescita delle esportazioni italiane, che si attestano a 4 milioni di tonnellate, in crescita del 3,4%.
Ancora non possediamo il dato complessivo del 2016, ma i dati dei primi 11 mesi parlano di un ulteriore sviluppo: a novembre 2016 l’export italiano si attesta a circa 4,3 miliardi di euro, con una crescita a valore del 4,3% rispetto allo stesso mese del 2015. E anche i volumi di frutta e ortaggi esportati sono in crescita: a novembre si parla già di quasi 3,9 milioni di tonnellate esportate (+5,9%).
Guardando invece alle importazioni, l’Italia acquista in generale più prodotti ortofrutticoli dall’estero rispetto alla Spagna, ma il dato è in calo nel 2016.
L’import spagnolo nel 2016 si attesta a 2,9 milioni di tonnellate di ortofrutticoli, per un valore economico di 2,3 miliardi di euro. La crescita è del 17% a valore e del 12% a volume, sempre secondo i dati di Fepex.
In Italia abbiamo invece importato nel 2015 oltre 3,4 milioni di tonnellate di frutta e verdura (+6,7%), per un valore di oltre 3,8 miliardi di euro (+18,6%). In decisa controtendenza le importazioni nel 2016: il dato di Fruitimprese aggiornato a novembre parla di 3 milioni di tonnellate di ortofrutticoli importate in 11 mesi, con un calo del 3,9% a volume. Il valore dell’import italiano di ortofrutticoli a novembre 2016 è di 3,4 miliardi di euro, anche questo in contrazione del 2,4% rispetto allo stesso periodo del 2015.
Copyright: Fruitbook Magazine