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                      Spesa online? Con Macai la nuova frontiera è il quick commerce

                      Macai cambia veste e da e-commerce di prodotti alimentari e freschi diventa “quick commerce”, ovvero un servizio di spesa a domicilio in soli 15 minuti. Si parte a Milano, dove la startup fondata ad aprile 2020 da tre giovani imprenditori, già forte di un fatturato di diverse centinaia di migliaia di euro, apre il 20 maggio il suo primo dark store. Si tratta di un negozio fisico ma chiuso al pubblico, dove viene stoccata la merce, consegnata in un quarto d’ora da rider in diverse zone della città. L’obiettivo a fine 2021 è di aprire 40 nuovi dark store, di cui un terzo in Europa

                      Dalla Redazione

                      Macai quick commerce

                      Nasce ad aprile 2020, in pieno lockdown, ad opera di tre giovani imprenditori che hanno colto le sfide poste dai mutati scenari di mercato per creare un nuovo supermercato online capace di differenziarsi dai competitor per la struttura snella e l’offerta consumatore-centrica. Oggi, dopo poco più di un anno, con oltre 100 province italiane servite e un fatturato di diverse centinaia di migliaia di euro, Macai è al giro di boa, pronto a scommettere su nuovi orizzonti.  L’e-commerce fondato da Giovanni Cavallo, Lorenzo Lelli ed Edoardo Tribuzio (già attivi nel settore del food delivery di alta gamma con la app Mymenu), dopo avere preso forma per dare risposta alle tante difficoltà vissute dagli italiani in piena pandemia (leggi qui), si evolve in un nuovo modello di spesa, che vede al centro non più lo store digitale, ma il dark store, un vero e proprio supermercato fisico, ma chiuso al pubblico.

                      Il primo dark store di Macai inaugura la sua attività giovedì 20 maggio a Milano: si tratta di un magazzino nel centro della città da cui verranno organizzate le consegne della spesa a domicilio nell’arco di soli 15 minuti, come riporta il Sole 24 Ore. Il servizio di base resta lo stesso – ovvero vendere online prodotti alimentari di fornitori globali e prodotti freschi locali di fornitori selezionati – ma cambia la modalità con cui si raggiunge il consumatore e soprattutto cambiano le tempistiche di consegna, che diventano express. Con la spesa a casa entro un quarto d’ora, infatti, l’e-commerce si evolve in “quick commerce”.  

                      Nello store è stoccato un po’ di tutto, dai prodotti freschi, ortofrutta compresa, a quelli confezionati e in scatola, dalla pasta artigianale ai vini pregiati, passando per il non food, per un assortimento variegato che conta migliaia di prodotti. “Le componenti e le variabili fondamentali di questo nuovo progetto sono la velocità e la qualità”, spiega Giovanni Cavallo al Sole 24 Ore. “In questa prima fase, per fornire al cliente un’esperienza di consumo più snella, il servizio è attivo solo tramite app e bastano pochi tocchi per ordinare la spesa che verrà recapitata presso il domicilio indicato entro 15 minuti”, continua il giovane imprenditore milanese.

                      Macai quick commerce

                      Il nuovo servizio express offerto da Macai parte appunto a Milano, coprendo le seguenti zone: Stazione Centrale, Repubblica, Turati, Moscova, Quadrilatero della Moda, Isola, Loreto, Corso Buenos Aires, Zara, Città Studi, Cassina de Pomm, Casoretto, Maggiolina, Lazzaretto, Varesine. Per fare la spesa non c’è un ordine minimo, si paga online con carta di credito e PayPal e il costo di spedizione è di 1,90 euro. Il servizio è attivo 7 giorni su 7 fino alle 22. I corrieri di Macai sono rider muniti di biciclette, che progressivamente saranno esclusivamente elettriche.

                      Il progetto ambizioso dei tre startupper milanesi punta anche all’estero. Entro la fine del 2021, infatti, l’obiettivo è di aprire 40 nuovi dark store, di cui un terzo in Europa. In Italia si parte da Milano per poi arrivare a breve nelle altre città del Nord. Per accelerare e concretizzare il piano di sviluppo, e raggiungere a fine 2021 una base di utenti attivi mensili superiore alle 100 mila unità, l’azienda, conclude il Sole 24 Ore, sta lavorando a un primo aumento di capitale con investitori istituzionali italiani, statunitensi e inglesi.

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