L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
                      L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA

                      “Stagionata? Ha un gusto unico”. La zucca Zerbinati con Natoora conquista Londra

                      Da Sermide, nel mantovano, ogni due giorni parte un carico di 10 quintali di zucca: destinazione Londra. L’azienda di riferimento è Zerbinati, storica realtà agricola che da generazioni produce meloni e angurie e che da circa otto anni ha riscoperto l’antica tradizione della zucca, un ortaggio riscoperto e valorizzato nel suo gusto dolce e profumato grazie a un metodo di stagionatura unico, in ambienti riscaldati a pellet. La zucca Delica, marchiata a laser con un codice di riferimento che ne garantisce origine e tracciabilità, e sigillata con ceralacca, arriva nelle cucine dei migliori chef di Londra grazie a Natoora, start up che importa ortofrutta fresca e tipica dalle zone più vocate d’Europa e la rivende on line, nei migliori negozi e supermercati di Londra e ai ristoratori. Ora sta investendo anche nell’apertura di negozi fisici: dopo quello a Selfridges, a Londra, è in arrivo un nuovo punto vendita a Sloane Square. E presto Natoora sbarcherà a New York

                      di Carlotta Benini

                      natoora-delica_4-slider

                      La zucca Delica di Zerbinati conserva un gusto e una dolcezza unica grazie alla stagionatura

                      Una produzione eco-sostenibile e il più possibile naturale, che predilige la qualità alla quantità, e che valorizza stagionalità, territorio, biodiversità. “Il nostro metodo? Coltiviamo i nostri frutti come se li dovessimo mangiare noi”. È questa, in sintesi, la filosofia dell’azienda Zerbinati, storica realtà agricola di Sermide, in provincia di Mantova, che da generazioni produce meloni e angurie e che da otto anni circa ha riscoperto un’antica tradizione di famiglia: la coltivazione della zucca.

                      Non un ortaggio qualunque: quella Zerbinati è una zucca delicata (da qui il nome Delica, appunto), il cui sapore e gusto unico si preservano al meglio grazie al processo di stagionatura a cui sono sottoposti i singoli frutti. “Abbiamo riscoperto un metodo contadino utilizzato negli anni Cinquanta. – spiega Oscar Zerbinati, che oggi gestisce l’azienda di famiglia, insieme al padre Tonino – Le zucche allora venivano messe al sole, una volta raccolte, in modo che si perdesse un po’ di acqua, e sapore e grado zuccherino fossero esaltati al meglio. L’unica differenza rispetto ad allora è che il prodotto viene stagionato in un ambiente con riscaldamento a pellet. Le zucche perdono il 30-40% di acqua e quindi anche il peso si riduce significativamente, ma ne guadagnano in dolcezza”.

                      zucca

                      Con il sigillo, la zucca con Natoora parte per Londra

                      E anche in shelf life. Un altro dei motivi per cui le zucche Delica di Zerbinati sono state scelte da Natoora per la proposta autunno-invernale per i migliori chef di Londra. Natoora è una start up nata nel 2005 a Bethnal Green , nell’east side di Londra, che importa frutta e ortaggi freschi delle migliori zone vocate d’Europa e li rivende online (un’ampia selezione di prodotti è presenete anche sulla piattaforma Ocado), in una rete di negozi e supermercati selezionati di Londra e anche ai migliori ristoratori della capitale britannica. La sua caratteristica esclusiva è la proposta improntata sulla qualità, la stagionalità e il gusto unico dei migliori prodotti della terra. Che hanno una storia alle spalle, anche più che centenaria, e che cambiano di giorno in giorno, a seconda della loro stagione.

                      “Nella scorsa campagna abbiamo effettuato a marzo le ultime spedizioni di prodotto raccolto a settembre dell’anno precedente – spiega Roberto Rossi, referente di Natoora Italia – Tempi di conservazione incredibili per un ortaggio come la zucca. Questo grazie all’antico metodo di stagionatura riscoperto da Zerbinati, che in un certo senso ‘penalizza’ l’azienda, che viene pagata al chilo (il prodotto stagionato infatti perde circa la metà del peso, ndr), ma allo stesso tempo la valorizza per quel gusto unico che nessun altro produttore di zucca è in grado di ottenere”.

                      E il gusto è il caposaldo di Natoora, che basandosi su questo requisito ha costruito negli anni un network di aziende eccellenti che hanno dedicato la propria vita alla coltivazione del “flavour”, appunto. Quello antico e autentico, che oggi ormai è sempre più difficile da trovare nelle grandi produzioni di massa.

                      Tornando a Zerbinati, l’azienda produce all’anno circa 500 mila chilogrammi di zucca, coltivata su 25 ettari. L’8% di questa produzione viene destinata a Natoora, che in estate importa dall’azienda mantovana anche anguria e melone (retato e liscio). “Per le zucche e i meloni la Zerbinati effettua un lavoro artigianale straordinario – continua Roberto Rossi di Natoora Italia – Il diradamento delle piante viene fatto manualmente, lasciando per ogni impianto un numero limitato di frutti, solo i migliori. Anche la capitozzatura è fatta a mano, avendo cura che la pianta sfrutti al meglio il suo capitale di energia. Ci ha colpito fin da subito questa caratteristica dell’azienda: l’amore e la passione con cui ogni frutto viene coltivato, come se fosse destinato al consumo domestico”.

                      Anche per questo motivo, in campo l’utilizzo di fitofarmaci viene ridotto al minimo. “Facciamo ricorso ad agrofarmaci solo in caso di infestazioni gravi, e sempre in quantità limitata – spiega Oscar Zerbinati – Ma per il resto i frutti crescono in mondo naturale, al limite con l’ausilio della lotta integrata e degli insetti utili”. I frutti migliori, selezionati manualmente appunto, restano sulla pianta. Quelli di scarto vengono comunque valorizzati e impiegati per la produzione di biogas.

                       

                      delica_5-small

                      Zerbinati produce 500 mila kg di zucca all’anno: l’8% è acquistata da Natoora

                      Oltre alle zucche, Zerbinati produce rispettivamente 1 milione e 500 mila kg di angurie e 3 milioni e 3 00 mila kg di melone all’anno. Le destinazioni di riferimento sono i migliori mercati ortofrutticoli italiani, alcune insegne della Gdo che hanno scelto di premiare questa politica della qualità a discapito della quantità (Conad e Tosano ad esempio), e poi i mercati esteri: Svizzera, Germania, Francia, Spagna e Londra con Natoora appunto.

                      Il prodotto, una volta raccolto, viene sigillato con ceralacca, che va a chiudere le ferite di meloni e zucche, a garanzia di freschezza e qualità. Inoltre ogni pezzo viene marchiato a laser con un codice unico, tramite il quale il consumatore, facendo accesso al sito dell’azienda, può risalire al momento della raccolta di ogni frutto, e al trattamento agronomico che ciascun pezzo ha subito.

                      Natoora è stata fondata nel 2005 da un argentino, Franco Fubini, che dopo aver lavorato per Merrill Lynch e Deutsche Bank in Brasile ha mollato tutto per inseguire la sua passione per il cibo di qualità. Fubini è un grande estimatore della cucina e dei prodotti italiani, infatti nell’assortimento di Natoora sono presenti molti prodotti tipici regionali: dalla pesca bianca della Campania a quella gialla di Volpedo, da basilico genovese alle baby melanzane e il pomodoro cuore di bue della Liguria, dai pomodori Camone della Sardegna, al bergamotto di Reggio Calabria e la melagrana siciliana, fino ad arrivare ai prodotti mantovani di Zerbinati, appunto. Natoora acquista prodotti anche in Regno Unito (ad esempio i baby ortaggi e il cavolo verde della Cornovaglia, i pomodorini ciliegini dell’Essex), in Francia e in Spagna.

                      Oggi l’azienda conta 300 dipendenti, fattura circa 90 milioni di sterline e sta iniziando a investire anche in punti vendita fisici. Il primo ha inaugurato a ottobre a Londra, a Selfridges, la catena di grandi magazzini più importante nel regno Unito dopo Harrods. “Avere anche degli store fisici è importante, per noi, perché ci dà la possibilità di comunicare il prodotto, di spiegarlo al consumatore -conclude Rossi – Nell’imminente apriremo un nuovo spazio fisico a Sloane Square  e presto sbarcheremo anche negli Stati Uniti, a New York”.

                      Copyright: Fruitbook Magazine