È arrivato sui banchi a novembre, distribuito con successo in alcune catene austriache e tedesche, e ora si prepara a conquistare anche il mercato italiano: Strabena, il nuovo pomodoro campione di gusto di Fri-El Green House, è un prodotto premium, caratterizzato da un aspetto attraente e una dolcezza unica. “Per il debutto nella Gdo nazionale abbiamo messo a punto una confezione che comunica tutti i plus di questo pomodoro”, racconta Davide D’Ignoto, responsabile commerciale mercato italiano dell’azienda ferrarese leader del pomodoro in idroponica, che ci parla anche di una novità esclusiva riguardante la coltivazione fuori suolo nelle serre hi-tech di Ostellato

di Carlotta Benini

Strabena, il nuovo mini plum coltivato fuori suolo in idroponica da Fri-El Green House

Strabena, il nuovo pomodoro campione di gusto a marchio H2Orto, ha fatto il suo debutto in Gdo a novembre e i primi risultati commerciali premiano la nuova scommessa di Fri-El Green House, che coltiva questo speciale mini plum fuori suolo nelle serre hi-tech e a basso impatto ambientale di Ostellato (Fe). Si tratta di un pomodorino elegante e sofisticato, il cui aspetto attraente (nella forma e nel colore brillante sembra una fragola) trova una corrispondenza nel gusto unico, con un tenore zuccherino elevatissimo per questa tipologia (leggi qui). La varietà è di De Ruiter (Vegetables by Bayer) e l’azienda ferrarese leader del pomodoro in idroponica ha l’esclusiva per la produzione e distribuzione sul territorio nazionale e internazionale.

“Dopo i test di successo del 2021, quest’anno abbiamo raddoppiato la produzione di Strabena – esordisce Davide D’Ignoto, responsabile commerciale mercato italiano di Fri-El Green House -. Oggi abbiamo due ettari coltivati in idroponica nelle nostre serre iper tecnologiche”. La commercializzazione per questo primo ciclo invernale si è concentrata all’estero. “Abbiamo lanciato Strabena in alcune principali insegne distributive in Austria e Germania – prosegue -, con ottimi riscontri. I buyer riconoscono che è un prodotto premium da valorizzare, sia per il suo aspetto estetico che per la sua dolcezza esclusiva, con un tenore zuccherino che va dagli 8 ai 10 gradi brix. Tutti all’assaggio hanno confermato l’unicità di questo pomodoro”. “E anche il consumatore è stato subito conquistato – rivela D’Ignoto -. Gli acquisti all’estero sono in crescita, specie ora che ci addentriamo nel periodo natalizio”.

Davide D’Ignoto, responsabile commerciale mercato italiano di Fri-El Green House

E il mercato Italiano? “Con il prossimo ciclo primaverile-estivo Strabena debutterà anche sui banchi della Gdo italiana – racconta il responsabile commerciale mercato interno di Fri-El Green House -, stiamo già facendo pianificazione con alcuni buyer per inserirlo in alcune principali catene”. Il grosso della produzione con la nuova stagione si concentrerà quindi sul mercato interno, ma resterà comunque anche una quota di export (20%, contro l’80% destinato alla Gdo italiana). A partire da quest’anno Fri-El Green House avrà con Strabena una produzione continuativa, garantendo la sua presenza sui banchi per 12 mesi.

L’elegante mini plum dalla dolcezza unica si distingue a scaffale anche grazie al packaging. “Per il debutto sui banchi della Gdo italiana abbiamo messo a punto una nuova confezione dedicata dove sono comunicati tutti i plus del prodotto, dall’origine 100% italiana, al nichel free, alla sostenibilità di tutti i processi produttivi, che fanno di Strabena, così come tutti gli altri prodotti a marchio H2Orto, un perfetto esempio di pomodoro da economia circolare”, spiega D’Ignoto.

Le serre ad alta tecnologia di Fri-El Green House illuminate a led

Fri-El Green House prevede dunque un importante sviluppo di questo pomodoro nei prossimi anni, sulla stregua della felice esperienza condotta con Brioso e con le altre tipologie di pomodoro cocktail, che hanno vissuto una vera e propria escalation in Gdo, diventando in breve tempo un prodotto di largo consumo.

Infine una novità. Nell’ottica di testare le nuove frontiere della produzione in idroponica, l’azienda di Ostellato sta testando nuove tipologie di ortofrutticoli da coltivare fuori suolo, nelle serre ad alta tecnologia. “Dopo l’esotico (leggi qui), abbiamo dato il via a una sperimentazione con il melone – conclude Davide D’Ignoto -. Si tratta al momento solo di test agronomici per vedere come si comporta la pianta e capire le potenzialità della produzione. I risultati ad oggi si sono rivelati molto interessanti, sulle tre tipologie di melone testate (Impero, Charentais e Amarillo, ndr) abbiamo ottenuto una dolcezza e un gusto notevoli”.

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