Un altro anno di successi per Todis, insegna italiana di proprietà di Iges Srl – società controllata dalla cooperativa Pac2000A Conad – operante nella grande distribuzione organizzata, che chiude il 2023 con fatturato di 1,167 miliardi di euro e con una crescita del +16% a rete totale e del +5,5% a rete omogenea. Anche la quota di mercato è aumentata, passando dal 4,1% al 4,3%, grazie al notevole sviluppo della rete soprattutto nell’area del Lazio. Negli ultimi 5 anni (2019-2023), il sell out di Todis, che sviluppa il suo business con la formula franchising, con 313 punti vendita distribuiti in tutto il centro-sud Italia, ha registrato un incremento cumulato del fatturato del 58,8%.
“Per il 2024 contiamo di superare il 4,5% di quota di mercato e di chiudere l’anno con un incremento di fatturato tra il 6% e l’8%, con una parità in crescita tra il 3% ed il 4%” – ha dichiarato Massimo Lucentini, direttore generale Todis. “Molto dipenderà dall’andamento dei volumi, al momento in ripresa e che per Todis stanno performando meglio del mercato di riferimento, ma soprattutto dalla dinamica dell’inflazione e dei prezzi che nel nostro settore, costantemente attento alla convenienza, sta comprimendo i fatturati che, a progressivo e a parità di rete, stentano a crescere rispetto all’anno precedente”.
Il 2023 è stato un anno di espansione importante per la rete Todis, sempre nell’ottica della prossimità, della freschezza e della convenienza, asset strategici che contraddistinguono la mission dell’insegna, con 38 nuovi punti vendita aperti per un investimento pari a oltre 40 milioni di euro. Nello specifico, alle 13 aperture di store di affiliati previste, si è aggiunta l’acquisizione della rete Fresco Market (“ex” Tuodì), composta da 25 punti vendita, un’operazione che ha rafforzato la leadership di Todis nell’area romana, portandola a raggiungere una quota di mercato nel canale del 37,5% a Roma e nel Lazio del 28,1%. (fonte Nielsen). Per il 2024, l’insegna ha in programma di aprire altri 24 punti vendita con un investimento di circa 20 milioni di euro tra aperture e ristrutturazioni di negozi già esistenti (circa 26).
Anche sul fronte della struttura aziendale, il 2023 è stato un anno fondamentale che ha visto il rafforzamento della funzione “Controllo di gestione punti vendita” (servizio agli imprenditori) e della “Business Intelligence”. Per quanto riguarda l’assortimento, dove la marca privata Todis è protagonista con un’incidenza sui volumi di oltre il 65%, si evidenzia il consolidamento del piano di rafforzamento e revisione di tutta l’offerta della MDD, ad oggi oltre 2.500 referenze.
“La nostra strategia è da sempre incentrata al trading up nel senso della line extension. A differenza della marca industriale famosa, infatti, investiamo non tanto sulla notorietà del brand, ma su nuove linee o ampliamenti di gamma caratterizzati da una migliore qualità intrinseca dei prodotti” – prosegue Lucentini. “Allo stesso tempo, operiamo costantemente anche nel senso del trading down per essere sempre più competitivi, una formula che si sta dimostrando vincente perché ci permette di conquistare l’awareness di una clientela più ampia e trasversale che da noi si trova libera di scegliere in base ai propri gusti e alla loro capacità di spesa”.
Prosegue l’attenzione e l’impegno che l’insegna pone nei confronti della Corporate Social Responsibility: dalle campagne per i clienti – “Da Todis non si butta nulla” – ai packaging ambientali come, ad esempio, il progetto Social Plastic fino al Todis Management: corsi di formazione manageriale, multidisciplinari, della durata di un anno per imprenditori e collaboratori che ad oggi ha coinvolto 400 partecipanti in 3 anni.
In termini di risparmio energetico, l’insegna ha avviato, già dall’anno scorso, una campagna di investimenti diretti sia sui punti vendita di proprietà, sia di natura finanziaria tramite l’accesso a linee di credito agevolate per gli imprenditori affiliati. In questa direzione per il 2024, Todis prevede di mettere a regime direttamente/ indirettamente 5 nuove installazioni di impianti fotovoltaici, oltre a quello messo in funzione nel 2022 presso lo stabilimento di Riano – che permette di evitare l’emissione in atmosfera di 360 tonnellate di CO2 all’anno, circa 9.000 tonnellate in 25 anni (ciclo di vita media dell’impianto) – mentre parallelamente prosegue su tutta la rete l’implementazione della chiusura dei mobili frigoriferi con gli sportelli per una riduzione considerevole dei consumi energetici.
“Per Todis il futuro è digitalizzazione e sostenibilità” – ha concluso Lucentini. “Stiamo lavorando ad un programma di fidelizzazione digitale e ad un piano molto ambizioso di sostenibilità che coinvolgerà direttamente i nostri fornitori di private label. Si tratta di progetti all’avanguardia che non termineranno con la loro messa in funzione, ma ci accompagneranno nei prossimi anni con sviluppi che oggi possiamo solo immaginare e sperare”.
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