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                      UK, Amazon Fresh ci riprova: apre a Londra Moorgate il suo 18.esimo pdv just walk-out

                      Dopo aver messo in pausa il suo progetto espansionistico del format senza casse “just walk-out” di Amazon Fresh e dopo aver chiuso dopo solo due anni il primo Amazon Fresh al di fuori dagli USA, che sorgeva a Londra, ora Amazon riparte con l’inaugurazione del nuovo Amazon Fresh dal format senza casse “just walk-out” a Moorgate, Londra, ritornando a quota 18 punti vendita londinesi. Certo, all’inizio dell’avventura fuori dal suolo americano Amazon aveva in mente altri numeri: con l’approdo sul suolo londinese, Amazon puntava a 260 Amazon Fresh da aprire entro la fine del 2024

                      Dalla Redazione

                      Amazon Fresh

                      Amazon Fresh apre a Moorgate (Londra) il suo 18.esimo punto vendita dal format senza casse “just walk-out”. All’interno si possono trovare prodotti ready-to-eat, la private label “by Amazon” e la gamma di prodotti alimentari di alta qualità “Our Selection”, oltre a una serie di prodotti di base come carne, pesce, latticini, frutta e verdura e prodotti da forno. Lo store sarà aperto sette giorni su sette dalle ore 7 alle 23 e all’interno sono presenti anche dei locker per ritirare o restituire gli articoli acquistati su Amazon UK. Si tratta del 17.esimo store a Londra, più uno aperto nel Kent a Sevenoaks.

                      Certo, all’inizio dell’avventura fuori dal suolo americano Amazon aveva in mente altri numeri: con l’approdo sul suolo londinese, Amazon puntava a 260 Amazon Fresh da aprire in Gran Bretagna entro la fine del 2024. La scalata però si è ben presto incrinata tanto che ad agosto del 2022 Amazon ha messo in pausa il progetto espansionistico del format senza casse “just walk-out” Amazon Fresh in Gran Bretagna (leggi qui).

                      Alla base di questa scelta sembrano esserci vari fattori: dai risultati di vendita deludenti rispetto alle aspettative, al contesto economico incerto passando per l’inflazione galoppante, che spinge i clienti verso i discount, senza tralasciare il fatto che è molto costoso allestire, aprire e gestire questi negozi in zone privilegiate di Londra e mantenere di conseguenza prezzi bassi, sempre più richiesti dai clienti.

                      A questo si aggiungono altri due fattori da non tralasciare: da un lato la volontà da parte di Amazon di offrire una soluzione a un problema “inesistente”, ovvero quella di azzerare le code alle casse: coda che nella realtà dei fatti non è presente nel contesto altamente competitivo – e ad alta concentrazione di store – in cui opera Amazon Fresh; dall’altro la limitazione delle modalità di pagamento: un recente sondaggio condotto da YouGov per conto della Payment Choice Alliance ha infatti rivelato che solo il 3% degli adulti britannici non usa mai il contante; il 12% del pubblico britannico è in qualche modo favorevole a una società “senza contanti”; e il 71% degli adulti – 40 milioni di persone – vuole che venga approvata una legge sulla scelta dei pagamenti, che vieti ai negozianti di imporre solo il cashless come metodo di pagamento.

                      Di conseguenza, a due anni dall’inaugurazione avvenuta a marzo 2021, Amazon ha chiuso il suo primo Amazon Fresh al di fuori dagli USA, che sorgeva a Londra a Ealing Broadway: una zona potremmo dire già satura visto che si trovava a pochi passi da Morrisons, Sainsbury’s Local, Tesco Express e Marks & Spencer. Il settore dei generi alimentari nel Regno Unito è sia maturo che altamente competitivo, quindi forse per Amazon è stato un errore sottovalutare la concorrenza.

                      Contemporaneamente ha chiuso altri due Amazon Fresh che nel frattempo avevano aperto sempre a Londra a Wandsworth e East Sheen. Anche oltreoceano le cose sembrano non andare troppo bene visto che Amazon ha messo in pausa l’espansione di alcuni negozi Fresh e Go e sta tagliando alcuni posti di lavoro nei suoi negozi di alimentari Fresh (ne abbiamo parlato qui).

                      Come aveva però già assicurato Amazon, queste mosse non sono una marcia indietro ma sono un riassetto e riorganizzazione di tutte le attività operative e le zone in cui sorgono i punti vendita, in un’ottica di efficienza economica e revisione strategica. Ecco quindi l’apertura, sempre a Londra, del suo 18.esimo punto vendita dal format senza casse “just walk-out” nella zona di Moorgate.

                      Prosegue quindi il tentativo di Amazon di farsi strada nel competitivo mondo del Grocery. Dal 2007, quando ha iniziato a vendere prodotti alimentari online negli Stati Uniti, al 2017, quando ha replicato la stessa mossa nel Regno Unito. Sempre nel 2017 ha acquisito Whole Foods e da lì ha iniziato ad aprire negozi fisici, come il lancio in Gran Bretagna nel 2021 del primo Amazon Fresh.

                      Come riportano alcune testate britanniche, forse però ora la cosa migliore che potrebbe fare Amazon resta un’acquisizione. Si era infatti sparsa la voce, tanto rapida a farsi strada così come ad essere smentita, secondo la quale Amazon avesse intenzione di comprare Ocado (a 800 pence ad azione), il quale ha un forte posizionamento online e un modello di business scalabile, oltre al fatto che detiene una tecnologia e una proprietà intellettuale che potrebbe essere utile ad Amazon. Per altri esperti, invece, Amazon dovrebbe procedere all‘acquisizione di store fisici per riuscire a farsi spazio tra la già forte concorrenza nel grocery alimentare in Gran Bretagna. Senza un’acquisizione, fa sapere Grocery Gazette, “dato l’alto costo di gestione dei siti esistenti senza un ritorno significativo nelle vendite, i negozi fisici Fresh potrebbero scomparire nei prossimi 12-18 mesi”.

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