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                      Amazon Fresh in Uk: risultati deludenti, nuove aperture in stand-by

                      Amazon mette in pausa il progetto espansionistico del format senza casse “just walk-out” Amazon Fresh in Gran Bretagna, oggi presente a Londra con 19 punti vendita. Alla base di questa scelta sembrano esserci vari fattori: dai risultati di vendita deludenti rispetto alle aspettative, al contesto economico incerto passando per l’inflazione galoppante, che spinge i clienti verso i discount. A questo si aggiunge anche la volontà da parte di Amazon di offrire una soluzione a un problema “inesistente”, ovvero quella di azzerare le code alle casse: coda che nella realtà dei fatti non è presente nel contesto altamente competitivo – e ad alta concentrazione di store – in cui opera Amazon Fresh

                      Dalla Redazione

                      Amazon mette in pausa il progetto espansionistico del format senza casse “just walk-out” Amazon Fresh in Gran Bretagna, abbandonando le trattative su decine di nuovi siti possibili per i prossimi punti vendita Amazon Fresh in Uk.

                      Il primo punto vendita Amazon Fresh just walk out (senza casse) è stato aperto a Londra il 4 marzo 2021. Si estendeva su una superficie di 233 mq e si trattava del primo negozio “just walk out” di Amazon ad aprire fuori dagli Stati Uniti (leggi qui). Ad oggi sono 19 i punti vendita a Londra e l’obiettivo, per il colosso dell’e-commerce, era quello delle 260 aperture entro il 2024 (leggi qui). Aperture che dovranno aspettare: come riporta il Sunday Times, Amazon avrebbe deciso, a causa di vari fattori, di “congelare” per qualche tempo (dai 12 ai 18 mesi) il progetto espansionistico, abbandonando così le trattative in essere su decine di nuovi siti possibili per i prossimi punti vendita Amazon Fresh in Uk.

                      I fattori che concorrono a questa decisione. Prima di tutto i risultati di vendita deludenti rispetto alle aspettative: la maggior parte dei punti vendita Amazon Fresh non ha raggiunto le previsioni di vendita, ai quali si aggiunge anche il fatto che di per sé la costruzione di un punto vendita high-tech come Amazon Fresh ha costi più alti rispetto a un “minimarket” tradizionale. A scoraggiare poi alcuni clienti sono da un lato l’obbligo di avere sul proprio smartphone l’app di Amazon, che consente l’accesso al negozio – e che permette il pagamento -, dall’altro la difficoltà nell’acquistare gli alcolici, in quanto i clienti devono aspettare che un dipendente conceda loro l’accesso a una particolare sezione del negozio. Inoltre, nei negozi Amazon Fresh non si possono acquistare le sigarette e i biglietti della lotteria.

                      Insider ha riferito che a questo si aggiungono anche le tensioni con Whole Food, insegna che Amazon ha acquisito nel 2017 per 13,7 miliardi di dollari e la riorganizzazione del board manageriale dei suoi punti vendita: un primo scossone da quando Tony Hoggett, ex Tesco, è approdato in Amazon per dirigere i punti vendita fisici.

                      Un altro punto dolente è quello di voler risolvere un problema inesistente: ovvero quello delle code alle casse. Londra vede supermercati e minimarket quasi ad ogni angolo: con così tanti punti vendita disponibili, i tempi di attesa alle casse sono già trascurabili, e di conseguenza la tecnologia senza casse di Amazon offre ben poco in termini di risparmio di tempo. Londra e il mercato britannico in generale è già di per sé altamente competitivo. Tesco express, Sainsbury’s Local, co-op si susseguono nella City e alcuni marchi, come Tesco e Sainsbury’s, godono di molta fedeltà tra i propri clienti; quindi per Amazon Fresh, insegna di fatto nuova nel settore, fa fatica a rubare loro quote di mercato, soprattutto dopo una pandemia che vede i clienti più propensi a ritornare alle loro vecchie abitudini.

                      E nemmeno il lavoro sul prezzo dei prodotti ha dato i risultati sperati. Il mese scorso Amazon Fresh aveva annunciato che avrebbe eguagliato i prezzi della rivale Tesco su centinaia di prodotti, al fine di essere percepito come meno caro. Se di per sé il ragionamento può aver senso, c’è da dire che in un contesto macroeconomico come quello attuale, i clienti, per risparmiare, approdano direttamente sui discount. I negozi senza casse di Amazon sono più costosi in fase di realizzazione. Inoltre, in un contesto in cui i clienti mirano al risparmio, la tecnologia del punto vendita passa in secondo piano rispetto alla possibilità di grandi acquisti a poco prezzo. Il discount tedesco Aldi che supera Morrisons ed entra per la prima volta nei Big Four UK ne è la prova. In effetti, l’inflazione in Gran Bretagna sta toccando cifre record: ad agosto i prezzi dei prodotti alimentari in UK è aumentato del 12,7% e si prevede che l’inflazione supererà il 18% a gennaio 2023 in Uk: si tratterebbe della più alta degli ultimi 50 anni.

                      In USA la situazione è differente. Lo sviluppo di Amazon Go negli Stati Uniti prosegue a gonfie vele e ad oggi conta 25 negozi in tutto il Paese, tra cui un Amazon Go Grocery di oltre 2.300 mq, così come la sua private label, che conta anche prodotti plant based.

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