di Massimiliano Lollis
Quella di Ocado è nello specifico una nuova joint venture – ribattezzata Infinite Acres – con due aziende specializzate nel settore: la statunitense vertical farm 80 Acres Farms e Priva Holding, fornitore olandese di soluzioni tecnologiche per la coltivazione indoor. La collaborazione si svilupperà nell’arco di quattro anni e si concentrerà nella messa a punto di un sistema di vertical farming che possa venire integrato in sistemi e-commerce anche per il retail.
Come scrive il Guardian, non si tratta dell’unico investimento di Ocado nel settore: il supermercato online ha infatti rilevato il 58% di Jones Food Company, una vertical farm indoor, idroponica e alimentata da energia rinnovabile, che nello stabilimento di Scunthorpe (North Lincolnshire, Inghilterra) con il contributo di Ocado, potrà coltivare 420 tonnellate all’anno di erbe aromatiche come basilico, prezzemolo e coriandolo.
La produzione della vertical farm di Scunthorpe è destinata al mercato britannico, ma grazie a Ocado la Jones Food Company ha in programma di espandere il numero di colture le superfici produttive: secondo Duncan Tatton-Brown – direttore commerciale di Ocado -, entro i prossimi cinque anni il gruppo potrebbe aprire almeno altre 10 vertical farm sul modello di quella di Scunthorpe.
Ocado, che attualmente vende la sua tecnologia robotica per l’e-commerce in tutto il mondo – la catena retail Kroger in Usa è uno degli ultimi acquirenti – vende sulla propria piattaforma i prodotti grocery della catena Waitrose, che dal prossimo anno saranno però sostituiti con quelli di Marks&Spencer, in seguito alla milionaria joint venture stretta con la catena (leggi qui).
“Prevediamo che un giorno – si legge in un comunicato di Ocado – le verdure richieste dai clienti verranno raccolte qualche ora prima di essere confezionate, a pochi metri da dove verranno spedite”.
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