L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA
                      L'INFORMAZIONE PROFESSIONALE PER IL TRADE ORTOFRUTTICOLO
                      L’INFORMAZIONE INDIPENDENTE PER PROFESSIONISTI E APPASSIONATI DI ORTOFRUTTA

                      UK, utili a +196% nel 2022 per Aldi mentre Lidl registra perdite per 76 milioni

                      La crisi del costo della vita ha modificato il modo in cui i consumatori britannici fanno la spesa: sempre meno fedeli alle insegne e alle marche, trovano rifugio nei discount. Ne è un esempio Aldi, che in UK ha visto il suo utile operativo crescere del 196% a 178,7 milioni di sterline, rispetto ai 60,2 milioni dell’anno precedente, e per questo annuncia un piano di investimenti per la sua espansione da 1,4 miliardi per i prossimi due anni. Se da un lato questo sembra l’anno d’oro di Aldi UK, dall’altro Lidl UK ha visto nel 2022 una perdita da 76 milioni di sterline, il tutto nonostante un aumento del 19% delle vendite a 9,3 miliardi di sterline nel corso dell’anno. “Abbiamo investito per mantenere i prezzi bassi per i clienti” fa sapere l’ad di Lidl UK, che nel frattempo continua a investire in centri di distribuzione e nuovi punti vendita

                      Dalla Redazione

                      UK Lidl Aldi

                      La crisi del costo della vita – tra Brexit, pandemia, guerra e inflazione – ha letteralmente modificato il modo in cui la Gran Bretagna fa la spesa. I clienti sono sempre meno fedeli ai supermercati come Asda, Morrisons, Tesco e Sainsbury, e trovano rifugio nei discount alla ricerca dei prezzi più bassi. Ne è un esempio Aldi, che ha annunciato di voler investire 1,4 miliardi di sterline nei prossimi due anni per sostenere la sua espansione nel Regno Unito, proprio grazie al bilancio d’oro del 2022, anno in cui Aldi UK ha visto il suo utile operativo crescere del 196% a 178,7 milioni di sterline, rispetto ai 60,2 milioni di sterline dell’anno precedente.

                      Le vendite nel periodo hanno toccato il massimo da 33 anni a questa parte, con un’impennata del 14% a 15,5 miliardi di sterline (erano 13,6 nel 2021), grazie a “una nuova generazione di clienti attenti che hanno voltato le spalle ai supermercati tradizionali a prezzo pieno” fa sapere la catena tedesca di discount.

                      Arrivato in Gran Bretagna nel 1990, nel 2022 Aldi ha superato Morrisons diventando il quarto supermercato più grande della Gran Bretagna, tanto che due terzi delle famiglie britanniche ora fanno la spesa da Aldi. Il discount tedesco sembra essere anche il negozio di alimentari più economico del Regno Unito per il 15° mese consecutivo – secondo il confronto dei prezzi effettuato dal gruppo di consumatori Which? -, che ha sottolineato come le quattro grandi insegne tradizionali sono in media più care del 15%.

                      L’amministratore delegato di Aldi UK e Irlanda, Giles Hurley, ha dichiarato: “La Gran Bretagna fa acquisti molto diversi da quelli di 18 mesi fa: meno viaggi, più prodotti a marchio proprio e cambio di supermercato alla ricerca di un prezzo migliore. Di fatto stiamo assistendo a una nuova generazione di consumatori e clienti che hanno voltato le spalle ai supermercati tradizionali a prezzo pieno a favore di prezzi bassi e trasparenti, per i quali siamo famosi”. Ad oggi Aldi gestisce più di 1.000 negozi nel Regno Unito ma prevede di aprire 18 nuove sedi entro la fine dell’anno e di creare 6.000 nuovi posti di lavoro.

                      Se quindi questo sembra un periodo d’oro per Aldi in UK, lo stesso non si può dire per il rivale Lidl UK che ha dichiarato perdite per 76 milioni di sterline per l’esercizio conclusosi il 28 febbraio, a fronte di un utile di 41,1 milioni di sterline dell’anno precedente, a causa anche degli ingenti investimenti effettuati nel settore. Il tutto nonostante l’aumento delle vendite del 19% a 9,3 miliardi di sterline nel corso dell’anno.

                      Il gruppo inoltre ha fatto sapere di aver aumentato la propria quota nel settore dei supermercati nel corso del 2022. Lidl UK, che compirà 30 anni nel Regno Unito nel 2024, ha comunque sottolineato come le perdite sono dovute al fatto di aver affrontato un “difficile contesto inflazionistico che ha portato a un aumento dei costi su tutta la linea” e di aver effettuato investimenti significativi nella catena.

                      Anche a livello globale Lidl Stiftung, la holding del colosso tedesco dei supermercati, ha registrato nell’ultimo esercizio finanziario un crollo degli utili da mezzo miliardo, un quarto in meno rispetto al 2021. I motivi – anche a livello generale – vanno ricercati in primis nell’esplosione dei costi per energia, trasporti, approvvigionamento e finanziamenti, per un totale di 3 miliardi di rincari subiti, che la catena non ha trasferito sui consumatori. A peggiorare le cose l’aumento dei tassi di interesse, che sembrano rendere impossibile una rapida ripresa (leggi qui per approfondire).

                      Ryan McDonnell, ad di Lidl in Uk ha dichiarato: “Il gruppo ha “mantenuto la promessa” di mantenere bassi i prezzi per i clienti, spendendo 100 milioni di sterline per i prezzi, mentre ha investito quasi 50 milioni di sterline in aumenti salariali per il personale e ha aperto 50 nuovi negozi in tutto il Regno Unito. L’intero mercato della vendita al dettaglio ha subito un’inflazione e noi non facciamo eccezione. Tuttavia, per noi è importante che il nostro divario di prezzo rispetto ai supermercati tradizionali sia forte come non lo è mai stato. Abbiamo investito per mantenere i prezzi bassi per i clienti in quello che è stato un anno molto difficile per la maggior parte di loro”.

                      Le catene di discount tedesche Lidl e la rivale Aldi hanno beneficiato del passaggio dei consumatori dalle principali insegne alle alternative più economiche per cercare di ridurre la spesa alimentare in un contesto di crisi del costo della vita – come fa sapere anche la BBC -. Gli ultimi dati di Kantar mostrano che Aldi e Lidl rappresentano oggi il 17,7% del settore grocery nel Regno Unito, con Lidl che ha aumentato la sua quota di mercato al 7,6% nelle 12 settimane fino al 3 settembre, rispetto al 7,1% dell’anno precedente.

                      Così, nonostante il calo dei profitti, Lidl Uk ha ricevuto dalla casa madre il via libera all’espansione sul suolo britannico, tanto che a settembre a Luton ha aperto il suo più grande magazzino (automatizzato) al mondo, al costo di 300 milioni di sterline, creando 1.500 posti di lavoro (ne abbiamo parlato qui). Inoltre, sempre nel corso del 2023, ha già aperto 20 nuovi punti vendita a fronte degli oltre 960 negozi già presenti e dei 14 centri di distribuzione in Inghilterra, Scozia e Galles per un totale di 31 mila dipendenti nel Regno Unito.

                      Copyright: Fruitbook Magazine