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                      Vertical farming, a Parigi il più grande orto “in-store” apre da Metro

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                      Una vertical farm di Infarm (Foto: Infarm)

                      Apre in un punto vendita della catena Metro a Parigi il più grande orto urbano indoor ad essere mai installato in un supermercato: a idearlo e installarlo è la start-up berlinese Infarm, specializzata proprio nel vertical farming applicato al mondo del retail e nell’utilizzo di tecnologia in cloud per la gestione degli impianti a distanza. L’orto urbano in-store si estende su 80 mq e potrà rifornire il punto vendita con circa 4 tonnellate all’anno di erbe aromatiche, verdure a foglia e microgreens. La start-up ha già aperto un centinaio di orti in-store in altrettanti punti vendita di diverse catene – soprattutto Edeka in Germania e Migros in Svizzera – e ora guarda agli Usa

                       

                      di Massimiliano Lollis

                       

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                      L’orto in-store di Infarm nel punto vendita Metro di Nanterre (Foto: pagina Linkedin di Infarm)

                      L’orto urbano indoor pensato per il retail conquista Parigi. Come scrive Tech Crunch, la start-up berlinese Infarm, specializzata in soluzioni vertical farming applicate al mondo distributivo, ha dato il via ad una collaborazione con la catena di cash and carry Metro per installare una piattaforma “in-store farming” in un suo punto vendita parigino, a Nanterre. La vertical farm si estende su 80 mq e una volta a pieno regime produrrà circa 4 tonnellate di erbe aromatiche, verdure a foglia e microgreens all’anno grazie alla tecnologia idroponica, o fuori suolo. Grazie al suo orto al coperto, il punto vendita di Nanterre potrà così offrire ai propri clienti prodotti a km zero tutto l’anno.

                       

                      La filosofia di Infarm – start-up berlinese fondata nel 2013 da Osnat Michaeli e dai fratelli Erez e Guy Galonska – ha come obiettivo l’azzeramento della distanza tra produttore e consumatore e la ristrutturazione del concetto stesso di supply chain in funzione sostenibile grazie alla presenza delle sue vertical farm all’interno di luoghi ad alta frequentazione come negozi, ristoranti e centri commerciali. Il risultato sono prodotti freschi e sani, decisamente “centimetro zero”. Ma ciò che distingue davvero la start-up – giovane e multiculturale – è la tecnologia modulare e scalabile all’infinito, che si basa su dati in cloud. I parametri degli orti in-store vengono così monitorati dalla centrale di controllo di Infarm a Berlino, garantendo la piena funzionalità degli impianti.

                       

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                      Una vertical farm di Infarm (Foto: Infarm)

                      Ed è un business che pare andare a gonfie vele: all’inizio del 2018 Infarm ha raccolto fondi per 25 milioni di dollari e oggi può quindi portare avanti il suo piano di espansione, che ha già all’attivo un centinaio di vertical farm in altrettanti supermercati. Oltre alla partnership con Metro – avviata già un paio di anni fa per quanto riguarda la Germania – , Infarm ha infatti stabilito da tempo un rapporto di collaborazione con la catena connazionale Edeka, che ha fatto installare gli orti Infarm nei suoi punti vendita di Düsseldorf, Francoforte, Stoccarda e Hannover.

                       

                      Il ritmo di crescita della start-up berlinese pare somigliare a quello delle sue piantine, con aperture previste a Zurigo, Amsterdam e Londra, e persino oltreoceano. “Solo in Germania – dichiara Osnat Michaeli della Infarm – apriranno un migliaio di nostre vertical farm in-store. Ci stiamo espandendo ogni giorno in altri mercati europei, collaborando con le principali catene di supermercati. E per il 2019 prevediamo di sbarcare in Usa”.

                       

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