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                      Violì, il carciofo italiano di fascia premium fa squadra. Ecco il nostro video!

                      Violi-Cericola-11-19
                      Ringiovanire il carciofo, legandolo a un brand forte, con packaging e attività di marketing a supporto, de-stagionalizzarlo – il potenziale produttivo consente di avere offerta sul mercato per 9-10 mesi, garantire la massima qualità, tracciabilità e sostenibilità: ecco gli obiettivi dei protagonisti del progetto Violì, che oggi sono Apofruit Italia, la pugliese Cericola e la siciliana La Mongolfiera. La gamma vanta le principali tipologie di carciofo – Violetto, Morello e Romanesco – selezionate tra le varietà ibride di BASF Vegetables Seeds, che è partner del progetto. Qui sotto il nostro video!

                      Dalla Redazione

                      Siamo in un periodo di grandi cambiamenti. La distribuzione si sta concentrando – vedi l’acquisizione della rete vendita italiana di Auchan da parte di Conad – e sta chiedendo alla produzione di procedere nella stessa direzione – leggi la nostra intervista a Claudio Mazzini di Coop Italia. Più a valle nella filiera c’è il consumatore, che ha sempre meno tempo da dedicare alla cucina e sempre più voglia di mangiare sano e comodo. Con queste premesse “di mercato”, risulta di particolare valore la rete di imprese che è stata costituita nel 2018 da tre aziende leader del settore ortofrutticolo con l’obiettivo di qualificare il carciofo italiano.

                      Le tre aziende in questione sono: Apofruit Italia, cooperativa di produttori ortofrutticoli composta da oltre 4 mila soci su tutto il territorio nazionale e sede principale a Cesena; Cericola, azienda con sede a Ordona (Foggia) nel cuore del tavoliere delle Puglie, costituita dalla famiglia Cericola per valorizzare e sviluppare i migliori prodotti ortofrutticoli pugliesi; La Mongolfiera del gruppo Fratelli Giardina, tra le aziende storiche e di punta della Sicilia, oggi condotta da Salvatore e Silvio Giardina. La rete di imprese è peraltro aperta a nuovi ingressi, sempre finalizzati alla valorizzazione e qualificazione del carciofo italiano.

                      Al fianco delle aziende produttrici, c’è BASF Vegetable Seeds, azienda sementiera che con il suo brand Nunhems è tra i leader mondiali del breeding varietale. L’incrocio tra l’esperienza di coltivazione delle aziende della rete e i prodotti Nunhems permette una calendarizzazione più ampia e di essere presenti con un carciofo italiano sul mercato per un periodo di 9-10 mesi, da ottobre a giugno. “Ringiovanire il prodotto”, legandolo a un brand forte, con packaging e attività di marketing a supporto, destagionalizzarlo e garantire la massima qualità, tracciabilità e sostenibilità per un prodotto, il carciofo, che vede l’Italia fra i primi produttori al mondo e anche fra i primi consumatori, essendo questo ortaggio protagonista assoluto in cucina. Con queste promesse è nato Violì, rete di imprese e brand dedicato al carciofo top di gamma.

                      La partnership siglata tra le tre aziende ha come obiettivo quello di valorizzare e garantire l’eccellenza del carciofo italiano, portando sul mercato standard qualitativi più elevati e uniformi, tracciabilità completa e promozione verso il consumatore, e al contempo promuovendo le caratteristiche salutistiche di questo ortaggio e la tracciabilità della produzione, anche attraverso i mezzi che mette a disposizione la moderna tecnologia: ne è un esempio il sito web dedicato carciofivioli.it che ha tra i numerosi contenuti anche alcune ricette e un video tutorial per puloiremi carciofi, visibili anche dal proprio smartphone leggendo il QR code che si trova dietro ai vassoi con i cuori di carciofo.

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                      (copyright: Fm)

                      Per raggiungere gli obiettivi prefissati, le tre aziende si sono dotate di uno specifico disciplinare di produzione, supportato da un piano di controlli affidato a un’azienda di consulenza esterna, “che verifica che solo i carciofi qualitativamente superiori ottengano il marchio Violì”, ha dichiarato Claudio Bartolini, consigliere delegato di Apofruit Italia e presidente della Rete di Imprese. “Violì – ha spiegato – nasce dall’aggregazione di tre aziende che hanno messo in rete le loro strutture tecniche e commerciali. È un esempio virtuoso di ag-gregazione che ci permette di raggiungere gli standard qualitativi che ci si attende da un’eccellenza simile e a trasferire questi valori al consumatore”.

                      La gamma Violì comprende le principali tipologie di carciofo: Violetto, Morello e Romanesco, selezionate tra l’assortimento delle varietà ibride firmate Nunhems, che consente una calendarizzazione più ampia e la presenza di prodotto italiano per tutta la stagione commerciale, da ottobre fino a giugno, grazie anche ai diversi areali di produzione che oggi vanno dalla Sicilia alla Puglia per risalire fino all’Emilia Romagna e al Veneto. “Grazie all’utilizzo delle piante ibride – ha spiegato Silvio Giardina, responsabile tecnico di OP La Mongolfiera – Violì è in grado di offrire al mercato maggiore qualità e soprattutto standard qualitativi più uniformi durante i diversi mesi dell’anno. I carciofi Violì sono viola e dalle brattee turgide con capolino ben serrato; privi o con limitata presenza di peluria nella superficie interna; coltivati in territorio italiano in tutte le fasi della filiera di produzione, dal vivaio al-la raccolta; prodotti in aziende che seguono tutte le buone pratiche del comportamento etico di lavoro; so-stenibili perché lavorati solo in confezioni 100% riciclabili”.

                      Il pay off di Violì, “Italiani dal cuo-re tenero”, vuole porre attenzione su tre fattori: colore viola, italianità (e quindi tracciabilità) e qualità percepita dal cliente che può così utilizzare solo carciofi teneri per i suoi piatti migliori.  “Non basta mettere un brand per farci scegliere – ha precisato Vito Cifarelli, sales e marketing director di Cericola – ed è proprio per questo che la nostra volontà è quella di differenziarci e farci scegliere sia in ottica trade che consumer in-nanzitutto per la tracciabilità dei nostri prodotti. La differenziazione è oltretutto evidenziata attraverso le lavorazioni e il packaging, che sanno distinguerci dalla attuale offerta di mercato e portare valore aggiunto al prodotto. Il carciofo è un ortaggio italiano, buono e ricco di sostanze nutritive importanti per la salute: con Violì portiamo in primo piano queste caratteristiche di salubrità nella promozione al consumatore, offrendo al contempo un prodotto che rispetti le più elevate aspettative in termini di gusto, aspetto e sicurezza”.

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