Dalla Redazione
Come sono andate le vendite di mele per VOG in Italia e all’estero nei mesi di aprile e maggio?
Se a marzo, a inizio lockdown, abbiamo registrato una situazione altalenante, con un picco di domanda nel primissimo periodo e conseguente scorta da parte della maggior parte delle insegne della grande distribuzione, sempre a marzo poi la situazione è tornata nella normalità, anche se certamente la dinamicità di questa fase di mercato è poi continuata anche ad aprile e maggio. Il Consorzio VOG registra un calo del 30% di prodotto in stoccaggio rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, dovuto però anche alla presenza di minori quantità, poiché come sappiamo il raccolto di quest’anno è stato ridotto, in Italia così come un po’ in tutta Europa. Aprile e maggio sono comunque stati caratterizzati da un’ottima vivacità, anche se al momento è in atto una fase di rallentamento, anche in coincidenza con l’arrivo della frutta estiva nei reparti ortofrutta.
È aumentata nelle settimane dell’emergenza sanitaria la richiesta di mele confezionate e come avete reagito a questa richiesta?
Indubbiamente il picco di richieste di mele confezionate non è stato facile da gestire, anche se la capacità di reagire agli imprevisti e ai cambiamenti del mercato da parte delle nostre cooperative è sempre molto dinamica. In generale, negli ultimi anni la richiesta di mele confezionate, rispetto a quelle sfuse, ha rappresentato circa il 25% del venduto per il Consorzio VOG, una richiesta che varia da Paese a Paese anche in modo sostanziale. Non è comunque facile fare una reale proporzione fra questo periodo e le annate passate per quanto riguarda il prodotto confezionato. Diversi fattori, infatti, incidono sulle variazioni: calibri piccoli come quest’anno, ad esempio, si prestano maggiormente ad essere venduti in confezione rispetto ai calibri più grandi, che invece prediligono la vendita sfusa.
Qual è stato l’andamento del canale tradizionale fatto di grossisti e dettaglio specializzato? Ha “tirato” più della GDO?
Diciamo che se la GDO è stata particolarmente dinamica in questi ultimi mesi, non da meno il dettaglio specializzato si è difeso con maggior dinamicità rispetto al solito. L’emergenza sanitaria ha portato ad un grande cambiamento nelle modalità di acquisto da parte dei consumatori, che come abbiamo detto ha portato a privilegiare in molti casi il prodotto confezionato. Allo stesso tempo, a causa delle lunghe code nei punti vendita della grande distribuzione e all’e-commerce, andato in crisi a causa dell’inaspettata domanda, il dettaglio tradizionale, sia specializzato che generico, è riuscito ad andare incontro egregiamente alle esigenze dei consumatori.
Come ha impattato il maltempo sulle previsioni di raccolto 2020?
È un po’ presto fare stime in questo momento e sono ancora in atto le verifiche più precise. Per quanto riguarda le gelate di aprile, in particolare, anche quest’anno i nostri frutticoltori hanno utilizzato, per scaldare le piante in fiore e proteggerle dal gelo, sia i sistemi antibrina a irrigazione per la maggior parte che, là dove non c’è abbastanza acqua, le famose candele. Questo auspichiamo abbia contribuito a salvaguardare al meglio le nostre mele.
A novembre torna Interpoma: ci possiamo aspettare novità rilevanti da un punto di vista varietale?
Per quanto riguarda il Consorzio VOG, non possiamo che confermare gli investimenti previsti nella nostra “Programmazione Varietale 2025”. Quindi, focalizzazione e incremento delle mele Club già consolidate – Pink Lady, envy, yello, Crimson Snow, Joya e Sweetango. In più tra qualche mese saranno lanciato alcune novità rilevanti per completare ancora di più il nostro assortimento varietale.
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