di Massimiliano Lollis
Tutto il gusto del foie gras senza torcere nemmeno una piuma ad anitre ed oche. Questa è la promessa di Garden Gourmet (gruppo Nestlé) che tramite un comunicato stampa annuncia il lancio di Voie Gras, l’alternativa vegana e plant-based a uno dei più celebri e allo stesso tempo controversi piatti tradizionali francesi di sempre, spesso criticato per la pratica – da molti giudicata crudele – del gavage, o dell’alimentazione forzata, che consiste nell’ingozzare i pennuti all’eccesso fino a riempire loro il fegato di grasso, ottenendo così un paté gelatinoso e calorico quanto costoso.
“Dal 28 novembre – si legge sul comunicato – Voie Gras sarà disponibile in 140 punti vendita Coop in Svizzera e in alcuni punti vendita selezionati in Spagna, in quantità molto limitate”. Si tratta quindi di un lancio pilota per raccogliere un feedback da parte dei consumatori prima dell’eventuale lancio su grande scala, come peraltro dimostra il codice Qr sulla confezione, che permette ai consumatori di accedere ad un questionario per dire la loro sul prodotto.
Voie Gras, che si presenta con una consistenza molto simile a quella del tradizionale paté di fegato d’oca o anitra, è stato sviluppato da Nestlé presso il Centro di Ricerca e Sviluppo di Singen, città tedesca al confine con la Svizzera. La ricetta consiste in una miscela di verdure arricchita con pasta di miso, sale marino e olio di tartufo, e a detta dei suoi produttori presenta un profilo nutrizionale migliore di quello del foie gras tradizionale.
Di foie gras – quello vero – la Svizzera ne importa circa 200 tonnellate l’anno. Tuttavia, il suo consumo è in calo. Secondo uno studio condotto nel 2018/20192 da DemoScope per la fondazione per la protezione degli animali Quatre Pattes e citato nello stesso comunicato, il 70% degli svizzeri dichiara di non consumare foie gras. Una delle ragioni addotte, oltre agli attuali trend di consumo che vedono lo stile di vita flexitariano sempre più popolare, è la crescente attenzione al benessere degli animali.
Una sensibilità che è molto probabilmente alla base della scelta di re Carlo III d’Inghilterra – riportata nei giorni scorsi dalla Bbc – di bandire il foie gras da tutte le tavole delle residenze reali, da Balmoral a Sandringham, dal Castello di Windsor a quello di Hillsborough fino a Buckingham Palace. Il provvedimento, che è stato reso noto con una lettera inviata dal Palazzo agli attivisti per i diritti degli animali, segna una presa di posizione netta della casa reale nei confronti della pratica dell’alimentazione forzata. Pratica che è da tempo illegale in Uk – come peraltro in ben 22 Paesi del mondo, compresa l’Italia -, mentre vendita e importazione del paté rimangono autorizzate.
Ultimo, ma non ultimo, il prezzo: Voie Gras viene proposto sul mercato svizzero al prezzo di 7,95 franchi (poco più di 8 euro) in vasetti da 180 g per circa 6 porzioni nel reparto freschi dei negozi Coop. Voie Gras rimane quindi ben al di sotto dei prezzi abituali del foie gras, il che non guasta in tempi di crisi energetica. Se però il paté cruelty-free sostituirà la tradizione sotto l’albero di Natale dei francesi resta tutto da vedere.
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