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                      Ally, la pellicola da scarti vegetali che allunga la shelf life dell’ortofrutta

                      Si chiama Ally ed è un rivestimento commestibile di origine vegetale, derivante a sua volta da sottoprodotti agricoli, che allunga la vita di scaffale di frutta e verdura fino a tre volte in più. L’innovativa soluzione anti spreco è stata progettata dalla startup Agree ed è in concorso ai Green Alley Award, premio europeo per le migliori idee nel ramo della Circular Economy. L’auspicio dei tre giovani fondatori di Agree è di brevettare il progetto nella metà del 2022

                      di Carlotta Benini

                      Ally Agree team

                      I tre giovani studiosi e ricercatori fondatori della startup Agree

                      Una nuova startup si affaccia sul mercato italiano con una proposta innovativa e sostenibile per ridurre gli sprechi in ortofrutta. Si chiama Agree e nasce dall’incontro di tre studenti e ricercatori universitari, Arianna Sica, Gustavo Gonzalez e Irene Masante. Insieme i tre giovani startupper hanno progettato Ally, un rivestimento protettivo di origine vegetale che, applicato su frutta e verdura, è in grado di rallentare il loro processo di deperimento, allungando la loro shelf life, fino a triplicarla.

                      Ally AgreeAlly è un composto naturale derivante a sua volta da sottoprodotti della filiera agroalimentare. Viene nebulizzato sui frutti e funge da barriera protettiva, come una seconda buccia, inodore, insapore e commestibile. I benefici in termini di sostenibilità ambientale e riduzione del food waste sono doppi: allungando la shelf life dell’ortofrutta Ally permette di ridurre significativamente gli sprechi, inoltre gli scarti agricoli vengono a loro volta valorizzati e non diventano rifiuti. Un perfetto esempio di economia circolare.

                      “In questo modo conserviamo la freschezza di frutta e verdura per più tempo e riduciamo le perdite nella fase distributiva – spiega Gustavo Gonzalez, co-founder e Ceo di Agree, in una lettera alla nostra redazione -. Inoltre in questo modo valorizziamo le risorse necessarie per la produzione dell’ortofrutta come acqua, suolo ed energia”.

                      Ora i tre giovani fondatori di Agree lanciano una call to action. “Siamo stati selezionati tra le prime 20 startup europee su 177 partecipanti al Green Alley Award, concorso internazionale che premia le migliori idee nel ramo della Circular Economy – prosegue Gonzales -. In sette edizioni nessun progetto italiano è mai giunto in finale a Berlino. Ora ci serve il supporto di tutti per accedere all’ultimo step del concorso. Sarebbe un’opportunità unica per concretizzare la nostra idea contro lo spreco in ortofrutta, as soon as possibile!”. L’auspicio, infatti, è quello di riuscire a brevettare il progetto nella metà del 2022.

                      Per poter accedere alla gran finale del concorso Agree con la sua pellicola Ally deve essere fra i progetti maggiormente votati: chi vuole sostenere la startup italiana può farlo cliccando al link sul sito dei Green Alley Award.

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