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                      Arancia Rossa di Sicilia IGP, stagione record, in due anni volumi a +50%

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                      L'Arancia Rossa di Sicilia IGP

                      Continua il trend di crescita per l’Arancia Rossa di Sicilia IGP. Nella stagione 2019-2020 ormai conclusa, sono state 26 mila le tonnellate di frutti commercializzati con il bollino di indicazione geografica protetta. Equivale a una crescita del 37% rispetto alla stagione precedente, quanto le tonnellate commercializzate erano state 19 mila. La crescita sale al 51% se il confronto è con la stagione 2017-2018, quando i volumi commercializzati erano stati di 17.200 tonnellate. Tra i fattori più significativi della campagna, l’accordo quinquennale con McDonald’s per fornire i McCafè con 500 tonnellate a stagione di Arancia Rossa di Sicilia IGP per fare 700 mila spremute e il Covid-19 che da una parte ha spinto gli italiani ad aumentare i consumi di frutta ricca di vitamina C, dall’altra ha congelato alcuni progetti come le esportazioni in Paesi lontani

                      Dalla Redazione

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                      L’Arancia Rossa di Sicilia IGP

                      L’Arancia Rossa di Sicilia IGP ha chiuso la campagna 2019-2020 con volumi commercializzati pari a 26 mila tonnellate, vale a dire il 37% in più rispetto alla precedente e il 51% in più rispetto a quella di due anni fa. Lo comunica Elena Albertini, vice presidente del Consorzio Arancia Rossa di Sicilia IGP, in un’intervista pubblicata dal sito dell’EFA – European Food Agency (leggi qui). Il valore alla produzione ha sfiorato i 7 milioni di euro, mentre il valore al consumo è stato di 43 milioni di euro. Cifre di tutto rispetto per una delle IGP più di peso del comparto ortofrutticolo italiano, a tutela di uno dei frutti più distintivi che abbiamo in Italia, anche se ancora poco valorizzato all’estero, a causa della scarsa organizzazione produttiva e commerciale (leggi qui).

                      La campagna da poco conclusa è stata caratterizzata dal Covid-19, che ha rappresentano un acceleratore delle vendite, in particolare nei mesi di marzo e aprile, grazie alle note proprietà salutistiche dell’arancia rossa, a partire dal suo ricco di contenuti di vitamina C. Il Covid-19 ha però anche messo nel congelatore alcuni progetti. Poco prima del lockdown era stato firmato l’accordo con McDonald’s (leggi qui) impegnato nel valorizzare gli ingredienti made in Italy: per cinque anni il consorzio rifornirà i McCafè con 500 tonnellate a stagione di Arancia Rossa di Sicilia IGP per fare 700 mila spremute. C’è poi il rammarico per il blocco di importanti progetti in export, primo fra tutti quello con i Paesi asiatici, Cina e Giappone in testa. Se ne riparlerà nel 2021.

                      Il Consorzio conta su un’areale da 45.000 ettari coltivati ad arancia rossa, di cui 6.500 ettari sono dedicati a produzione IGP: con 450 soci di cui 70 sono confezionatori, vanta 52 prodotti che usano il marchio. Tra questi il recente accordo con Coca Cola Italia che ha portato al lancio sul mercato della Fanta Zero Arancia Rossa di Sicilia IGP. Per combattere le contraffazioni e a tutela del consumatore, il Consorzio è stato tra i primi in Italia a realizzare un percorso di tracciabilità attraverso la blockchain, con il progetto Rouge, Red orange upgrading green economy, una sorta di bollino tecnologico che, apposto sulle cassette di frutta, racconta le caratteristiche e l’origine del prodotto, monitorando anche le condizioni e le temperature delle arance durante il trasporto e lo stoccaggio fino al punto vendita.

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