Dalla Redazione
Iniziamo subito dicendo che 20 campioni di fragole presi in altrettanti supermercati o discount o negozi bio danno certamente un segnale ma non possono essere rappresentativi di tutto quello che si trova in vendita in Italia. È vero che già Legambiente nel suo dossier “Stop Pesticidi 2019” indicava le fragole come uno dei frutti più contaminati da pesticidi – o fitofarmaci per chiamarli in modo più gentile – e anche negli Stati Uniti le fragole sono sempre in cima alla lista dei prodotti ortofrutticoli più esposti alla chimica (qui la “sporca dozzina”). È vero anche che l’ortofrutta italiana è notoriamente, secondo EFSA, quella che presenta meno irregolarità quanto a sforamenti dei limiti di residui chimici fissati dalla legge e quindi la più sicura in Europa. Fatta questa premessa invitiamo chi fosse interessato ad acquistare il PDF del Il Salvagente (a questo link) o la rivista stampata direttamente in edicola, al prezzo di 4,90 euro.
Già lo scorso novembre Il Salvagente si era occupato dell’uva da tavola, parlando nel titolo di “pesticidi a grappolo“, suscitando negli addetti ai lavori più di una perplessità. Ci limitiamo in questa occasione ad alcune considerazioni che emergono dall’inchiesta. Prima: su 20 campioni prelevati, solo due non rispettavano la legge, o per la presenza di insetticidi non autorizzati o per lo sforamento dei limiti di legge. Quindi la positività è del 10%: un dato elevatissimo ma su un campione infinitesimale, privo di rilevanza statistica. Seconda: l’unico campione privo di metalli pesanti e principi attivi è stato quello di Coop Italia, per le fragole da agricoltura biologica a marchio ViviVerde Bio, vendute a 10,60 euro al chilo. Terza: il prezzo delle fragole varia da 2,60 euro al chilo delle fragole spagnole vendute da Eurospin (voto: 7,8) ai 12,70 euro al chilo delle fragole con piombo e arsenico (ma prive di pesticidi) vendute da NaturaSì (voto: 9).
Chiudiamo con le ultime considerazioni. Quarta: sfatiamo lo slogan Coldiretti che i prodotti di importazione sono pieni di chimica mentre quelli italiani sono sempre sicuri. Dei 20 campioni prelevati, cinque sono di origine spagnola e in nessun caso ci sono stati residui oltre i limiti di legge. Anzi, le fragole spagnole sono risultate più sane di molte fragole prodotte in Italia. Le pagelle de Il Salvagente parlano chiaro: il range è tra 7,8 (Fresòn De Palos venute da Esselunga a 3,40 euro al chilo, due principi attivi) a 6,3 (Sabor De Huelva vendute da Basko a 4,00 euro al chilo, quattro principi attivi). Quinta: riportiamo la giustificazione data al Salvagente dalla “pecora nera” del lotto, prodotta a Terracina (Latina) perché si commenta da sola: “La presenza delle due molecole riscontrate nell’analisi sul prodotto è conseguenza di una deriva dovuta a un trattamento effettuato su una serra confinante coltivata a pomodoro”.
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