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                      Coronavirus, l’impatto sull’economia: previsioni in crescita per ortofrutta, Gdo ed e-commerce

                      Cerved
                      C’è da aspettarsi che il coronavirus segnerà a fondo l’economia italiana, con perdite che nel migliore dei casi toccheranno i 220 miliardi di euro nel 2020, e che nel peggiore dei casi raggiungeranno i 470 miliardi di euro. Nonostante questo, alcuni settori continueranno a crescere. Tra questi c’è l’ortofrutta con una crescita stimata del 2,7% nella migliore delle ipotesi o del 2,5% nella peggiore. L’e-commerce è il settore che ne beneficerà di più, con crescite stimate tra il 26,3% e il 55%, a seconda che si prospetti lo scenario più positivo o più negativo. Anche la GDO sarà tra i 10 settori che più potranno trarre vantaggio economico da questa situazione. A dirlo è la società Cerved, che in uno studio stima l’impatto del Covid-19 sui settori della nostra economia

                      dalla Redazione

                      Coronavirus

                      Il coronavirus – ce lo dobbiamo aspettare – avrà un impatto molto negativo sull’economia italiana in generale, ma produzione ortofrutticola, distribuzione alimentare moderna ed e-commerce saranno tra i settori che reggeranno meglio all’onda d’urto nei prossimi mesi, registrando le migliori performance a livello nazionale. A dirlo è Cerved, società che da anni analizza i bilanci di tutte le imprese italiane e lo stato di salute del sistema Italia, in uno studio dal titolo “L’impatto del Covid-19 sui settori e sul territorio”.

                      L’analisi si concentra sull’impatto stimato del Covid-19 sull’economia italiana, delineando le stime su quali saranno le regioni e i settori più colpiti. Lo studio si basa sui dati di 750 mila imprese italiane, elaborati e integrati con i modelli statistici ed econometrici utilizzati da Cerved per tenere conto delle variabili macroeconomiche e giungere a formulare previsioni relative a 233 diversi settori produttivi.

                      Lo studio ha preso in esame due diversi scenari ipotetici: il primo è quello “base” (più ottimistico), nel quale si stima che l’emergenza coronavirus, pur causando impatti importanti sulle economie mondiali e sull’export del made in Italy, possa durare “solo” fino a maggio 2020. Il secondo è invece quello che in inglese si definirebbe “worst-case scenario”: sei mesi di emergenza necessari per riprendersi – fino a dicembre 2020 -, oltre al completo isolamento e alla chiusura dei Paesi UE al mondo. Nella ricerca, ogni analisi sugli effetti sui singoli settori ha tenuto conto della complessità delle filiere, come ad esempio possibili difficoltà sui settori a monte (materie prime e componenti) e a valle (clienti finali o intermedi), anche alla luce del fatto che per alcuni settori della manifattura esiste la concreta possibilità di perdere, almeno nel breve periodo, posizioni importanti nei confronti dei competitor a livello internazionale. Detto ciò, in generale per le imprese italiane si prospettano perdite importanti nei ricavi se paragonate al periodo precedente all’emergenza coronavirus: nello scenario base saranno 220 i miliardi di euro persi nel 2020, cifra che nel 2021 si prevede ammonterà a 55 miliardi. Nello scenario pessimistico le perdite toccherebbero invece quota 470 miliardi nel 2020 per scendere a 172 nel 2021.

                      Coronavirus

                      Dove si colloca l’ortofrutta in questi scenari? E la GDO? La cosa che balza immediatamente agli occhi consultando i dati della ricerca è che, nonostante questi scenari quasi “bellici”, alcuni settori continueranno a crescere, e non poco. Tra questi c’è senz’altro l’ortofrutta, che nello scenario base è al nono posto tra i dieci settori maggiormente in crescita, con un +2,7% nel 2020 sul 2019, per un valore assoluto di 5,5 miliardi di euro. Al tempo del coronavirus, come prevedibile, al primo posto della top ten c’è l’e-commerce (+26,3% per 5,4 miliardi di euro), al secondo c’è la distribuzione alimentare moderna, con una crescita stimata del +12,9% e un valore assoluto di 122 miliardi di euro. Completa il podio il settore dei prodotti farmaceutici e medicali all’ingrosso.

                      Coronavirus

                      Nello scenario pessimistico, invece, i primi due gradini del podio rimangono invariati con importanti flessioni verso l’alto nel tasso di crescita: l’e-commerce vede un +55% e la distribuzione alimentare moderna un +22,9%. L’ortofrutta invece scende dal nono al decimo posto, con una crescita del +2,5% (stimata a 5,53 miliardi di euro).

                      Per quanto riguarda infine i ricavi delle imprese italiane a livello regionale, il primato negativo spetta alla Lombardia, che nello scenario base vede perdite fino a 80 miliardi di euro nel 2020-21, cifra che nella previsione più pessimistica tocca invece i 182 miliardi di euro per lo stesso periodo.

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